Cateterismo vescicale in paziente tetraplegico

Gentili Dottori,
Mio padre ha 72 anni e ha subito un'emorragia cerebrale. è rimasto completamente tetraplegico per circa un mese e ha ricominciato a muovere leggermente il braccio da circa 20 giorni.

Al momento è tracheostomizzato e ha il catetere vescicale. Oggi mi hanno detto che le urine erano nere, hanno quindi aumentato la dose di antibiotico ma mi hanno anche fatto notare che ha provato a togliersi il catetere.

Ho letto che il catetere è una fonte di infezione abbastanza frequente. Già dopo i primi giorni mi avevano detto che aveva una buona capacità urinaria. è lecito aspettarsi che il catetere si possa togliere entro un tempo non troppo lungo?

Perchè viene mantenuto il catetere?
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Dr. Giovanni Beretta Andrologo, Urologo, Patologo della riproduzione, Sessuologo 56.8k 1.2k
Gentile lettore,

se suo padre in questo momento ha in atto una tetraplegia anche tutte le funzioni viscerali autonome sono alterate e difficilmente può essere gestito senza un catetere vescicale e quindi finché il problema neurologico è questo il catetere è necessario per permettere alla vescica di svuotarsi.

Le urine nere fanno poi pensare che ci sia del sangue in vescica secondario al traumatismo causato dal tentativo, da parte di suo padre, di togliersi da solo il catetere.

Un cordiale saluto


Giovanni Beretta M.D.
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