Ormai sono convinta non si tratti di cistite

Sono una ragazza di 23, vivo sola con il mio ragazzo e le responsabilità e gli impegni sono molti ma ultimamente non riesco più a far nulla.
É da dicembre che è iniziato il mio calvario tra dolori lancinanti pelvici ed una montagna di antibiotici che sono diventati "acqua"per me.
Ho assunto diverse volte e a lungo tempo ciproxin, tavanic, integratori alimentari a base di uva ursina e mirtillo rosso, ma dopo un mese sono punto a capo.
Il mio medico di base non sa come gestire la situazione continua a prescrivermi antibiotici ma puntualmente sono innocui.
Ho fatto moltissime visite da urologi, test dell urina, ecografia all addome completo e trans vaginale, risultando tutto negativo o nelle norme, forse solo qualche leucocita in più.
Questi dolori non sono sempre costanti.
Provo sollievo solo immergendomi in vasca con acqua calda, non mi sono mai spiegata il perché ma è così....quando esco per un oretta circa mi pare di essere rinata.
Ho continuo stimolo di urinare, fortissimi dolori continui che si intensificano dopo aver urinato e che mi abbandonano per qualche ora a meno che non vada ancora in bagno.
Ho avuto difficoltà nei rapporti a causa di dolori in questi ultimi giorni.
Devo continuare a curarmi con antibiotico o non si tratta di vera e propria cistite?
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Dr. Paolo Piana Urologo 43k 1.9k
Gentile Signora,
se i risultati degli accertamenti sono sproporzionati all'entità dei disturbi si tratta molto probabilmente di una condizione di dolore pelvico cronico, non dirtettamente correlato ad una infezione delle vie urinarie. La situazione è molto complessa da caratterizzare, eppure tutti i passaggi devono essere effettuati per poter escludere con sicurezza ogni altra possibile causa. Parrebbe quindi indispensabile che lei esegua ancora una endoscopia delle basse vie urinarie (cistoscopia) ed una valutazione funzionale delle basse vie urinarie (indagine urodinamica). Nel frattempo il suo dolore dovrà essere verosimilmente trattato ricorrendo agli antidolorifici maggiori, non solo quelli comunemente utilizzati nelle cistiti. Tutto questo comporta che il suo caso venga preso in carico da un nostro Collega o da un centro che abbia specifiche competenze nell'urologia ginecologica, o meglio la neuro-urologia, unico ambito nel quale queste situazioni possono essere affrontate con la speranza di ottenere un risultato. Ancora, ci permetttiamo di chiederle sel lei abbia qualche disturbo ginecologico, cicli irregolari, eccetera, ovvero assuma la pillola o ne abbia cambiato recentemente il tipo.

Saluti

Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it

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Utente
Utente
Ho cominciato ad assumere la pillola a marzo ma i miei problemi sono cominciati a dicembre.
In passato ho sempre avuto cicli irregolari con ritardi di anche più di due settimane.
Il ciclo prima della pillola è stato sempre abbondante.
Io abito a treviso se avete nominati di qualcuno che si occupi delle neuro urologia sarei ben felice di annotarmeli.
Grazie
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Dr. Paolo Piana Urologo 43k 1.9k
Le irregolarità ormonali sono senz'altro da considerare, ma non è verosimile che siano di per loro causa di disturbi così intensi. Noi non possiamo consigliare direttamente singoli professionisti o centri di cura, ma certamente tutte le strutture urlogiche di riferimento quantomeno provinciale dovrebbero essere in grado di disporre di questo tipo di competenze.
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