Post-gonorrea
Salve,
a seguito di rapporto orale passivo non protetto avvenuto il 14/08 sono stato infettato da MTS. Sopravvenuti i primi sintomi, il 21/08 mi sono recato in pronto soccorso dal momento che il centro MTS di zona era chiuso per ferie. Riscontrata un'uretrite con perdita di secrezione giallastra abbondante, prurito e dolore, i medici hanno diagnosticato un'infezione da clamidia o gonorrea. In seguito, contattando il partner, abbiamo constatato che, seppur senza dolori, presentava delle piccole escrescenze alla base del glande. Il partner, trattato con medicinale specifico per gonorrea, ne è ora guarito. In pronto soccorso, data l'urgenza a seguito di una partenza imminente, si è avviata terapia con l'assunzione orale di Cefixoral 400mg in monodose e Azitromicina 500mg in due dosi. Dopo due giorni di evidenti miglioramenti, un'inaspettata perdita di secrezione mi ha spinto, per paura, all'assunzione ulteriore di Azitromicina (3 dosi in giorni differenti). Il 01/09, data di riapertura del centro MTS, mi sono recato per la visita. Causa l'avvio della terapia non si è potuto effettuare alcun test ma, data la partenza il giorno seguente, i medici hanno preferito somministrarmi una cura per gonorrea inframuscolo di Fidato 500mg. Inoltre, data l'infiammazione al glande, mi è stata prescritta una pomata da applicare, Ceramol Beta. I miglioramenti sono pervenuti nei giorni seguenti. Considerata pressoché debellata e con solo lievissimo indolenzimento, già il 05/09 supponevo di essere guarito. Mi sono quindi ritenuto libero di masturbarmi. In seguito alla masturbazione - avvenuta ripetutamente e assiduamente nei giorni seguenti - il dolore è man mano riapparso come lieve prurito o indolenzimento. Oltre a tali lievi sintomi si sono aggiunti secchezza della pelle che circonda il membro e il 12/09 si è poi ripresentata una lieve secrezione trasparente come filamento dalla punta del pene durante la masturbazione. Il 15/09 appare desquamazione del glande in maniera abbondante, non più ripresentatasi nei giorni seguenti in seguito alla mia decisione di terminare l'applicazione di Ceramol Beta. Dato il protrarsi della situazione sintomatica, benché lieve e più sporadica, di indolenzimento e prurito, dopo i tempi di attesa necessari in data 19/09 sono stato visitato dal centro STD della nazione in cui mi trovo (Svezia). I test sono stati effettuati a tutto tondo: sangue, mucosa orale, mucosa rettale e uretra. I risultati sono pervenuti quest'oggi, 25/09, e sono tutti negativi. Permangono ancora i lievi sintomi di prurito e indolenzimento. Il centro svedese consiglia di attendere altri giorni prima di ulteriore visita.
Dal momento che non sono più infetto da alcun batterio, quali potrebbero essere le cause di questo protrarsi dei sintomi? La mia speranza è che siano dei "dolori di assestamento", dovuti magari all'eccessiva attività masturbatoria. L'ipotesi è avvalorata da un'eiaculazione con dolore provata ieri.
Grazie per la risposta.
Cordiali saluti,
Gabriele
a seguito di rapporto orale passivo non protetto avvenuto il 14/08 sono stato infettato da MTS. Sopravvenuti i primi sintomi, il 21/08 mi sono recato in pronto soccorso dal momento che il centro MTS di zona era chiuso per ferie. Riscontrata un'uretrite con perdita di secrezione giallastra abbondante, prurito e dolore, i medici hanno diagnosticato un'infezione da clamidia o gonorrea. In seguito, contattando il partner, abbiamo constatato che, seppur senza dolori, presentava delle piccole escrescenze alla base del glande. Il partner, trattato con medicinale specifico per gonorrea, ne è ora guarito. In pronto soccorso, data l'urgenza a seguito di una partenza imminente, si è avviata terapia con l'assunzione orale di Cefixoral 400mg in monodose e Azitromicina 500mg in due dosi. Dopo due giorni di evidenti miglioramenti, un'inaspettata perdita di secrezione mi ha spinto, per paura, all'assunzione ulteriore di Azitromicina (3 dosi in giorni differenti). Il 01/09, data di riapertura del centro MTS, mi sono recato per la visita. Causa l'avvio della terapia non si è potuto effettuare alcun test ma, data la partenza il giorno seguente, i medici hanno preferito somministrarmi una cura per gonorrea inframuscolo di Fidato 500mg. Inoltre, data l'infiammazione al glande, mi è stata prescritta una pomata da applicare, Ceramol Beta. I miglioramenti sono pervenuti nei giorni seguenti. Considerata pressoché debellata e con solo lievissimo indolenzimento, già il 05/09 supponevo di essere guarito. Mi sono quindi ritenuto libero di masturbarmi. In seguito alla masturbazione - avvenuta ripetutamente e assiduamente nei giorni seguenti - il dolore è man mano riapparso come lieve prurito o indolenzimento. Oltre a tali lievi sintomi si sono aggiunti secchezza della pelle che circonda il membro e il 12/09 si è poi ripresentata una lieve secrezione trasparente come filamento dalla punta del pene durante la masturbazione. Il 15/09 appare desquamazione del glande in maniera abbondante, non più ripresentatasi nei giorni seguenti in seguito alla mia decisione di terminare l'applicazione di Ceramol Beta. Dato il protrarsi della situazione sintomatica, benché lieve e più sporadica, di indolenzimento e prurito, dopo i tempi di attesa necessari in data 19/09 sono stato visitato dal centro STD della nazione in cui mi trovo (Svezia). I test sono stati effettuati a tutto tondo: sangue, mucosa orale, mucosa rettale e uretra. I risultati sono pervenuti quest'oggi, 25/09, e sono tutti negativi. Permangono ancora i lievi sintomi di prurito e indolenzimento. Il centro svedese consiglia di attendere altri giorni prima di ulteriore visita.
Dal momento che non sono più infetto da alcun batterio, quali potrebbero essere le cause di questo protrarsi dei sintomi? La mia speranza è che siano dei "dolori di assestamento", dovuti magari all'eccessiva attività masturbatoria. L'ipotesi è avvalorata da un'eiaculazione con dolore provata ieri.
Grazie per la risposta.
Cordiali saluti,
Gabriele
[#1]
Gentile Giovanotto,
la sua descrizione della situazione è piuttosto confusa, in particolare sulle modalità di ipotetica infezione. Questo comunque ormai non ha molto interesse, poiché gli esami batteriologici sono oggi negativi, mentre non pare siamo stati eseguitio in precedenza, quindi tutte le cure effettuate sono state di tipo empirico. Senz'altro un'attività sessuale eccessiva, di qualsiasi tipo, in un momento in cui l'apparato genitale e le basse vie urinarie sono verosimilmente reduci da qualche forma di infiammazione acuta può aver casusato un certo protrarsi dei disturbi. Le raccomanderemmo di prendere le cose con un po' più di calcma, rammentando che il suo apparato genitale non è un instancabile assieme di elementi meccanici, come lei forse auspicherebbe. In ogni caso, tutti gli accertaenti saranno da ripetere tra alcune settimane, anche in completa assenza di sintomi.
Saluti
la sua descrizione della situazione è piuttosto confusa, in particolare sulle modalità di ipotetica infezione. Questo comunque ormai non ha molto interesse, poiché gli esami batteriologici sono oggi negativi, mentre non pare siamo stati eseguitio in precedenza, quindi tutte le cure effettuate sono state di tipo empirico. Senz'altro un'attività sessuale eccessiva, di qualsiasi tipo, in un momento in cui l'apparato genitale e le basse vie urinarie sono verosimilmente reduci da qualche forma di infiammazione acuta può aver casusato un certo protrarsi dei disturbi. Le raccomanderemmo di prendere le cose con un po' più di calcma, rammentando che il suo apparato genitale non è un instancabile assieme di elementi meccanici, come lei forse auspicherebbe. In ogni caso, tutti gli accertaenti saranno da ripetere tra alcune settimane, anche in completa assenza di sintomi.
Saluti
Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it
[#2]
Utente
Gentile dr. Piana, sono piacente per la confusione, dovuta anche al limite di caratteri.
Ciononostante no, non auspico che il mio apparato genitale sia un instancabile assieme di elementi meccanici; semplicemente tutti i dottori consultati hanno sempre dichiarato che POTEVO svolgere attività sessuale e che non ci sarebbero stati problemi.
Il vero problema è che la situazione iniziale è stata molto mal gestita in Italia, dove, come ho ormai compreso, i medici curanti non avrebbero dovuto avviare alcuna terapia prima dei test clinici. Ciò ha prolungato i tempi e mi ha messo nella difficile posizione di dovermi occupare da solo della mia salute, con conseguente paura e insicurezza, dato che ovviamente non ho una laurea in medicina come avrà compreso da sé.
Grazie comunque per la sua risposta che, in parte, mi ha calmato.
Cordiali saluti,
Gabriele
Ciononostante no, non auspico che il mio apparato genitale sia un instancabile assieme di elementi meccanici; semplicemente tutti i dottori consultati hanno sempre dichiarato che POTEVO svolgere attività sessuale e che non ci sarebbero stati problemi.
Il vero problema è che la situazione iniziale è stata molto mal gestita in Italia, dove, come ho ormai compreso, i medici curanti non avrebbero dovuto avviare alcuna terapia prima dei test clinici. Ciò ha prolungato i tempi e mi ha messo nella difficile posizione di dovermi occupare da solo della mia salute, con conseguente paura e insicurezza, dato che ovviamente non ho una laurea in medicina come avrà compreso da sé.
Grazie comunque per la sua risposta che, in parte, mi ha calmato.
Cordiali saluti,
Gabriele
[#3]
Utente
In tal sede, dato che questi messaggi sono pubblici e spesso consultati da pazienti con medesimi problemi che sono spesso impauriti o presi dal panico (come alcuni dottori sembrano non sapere) provvederò io ad informarli su alcune prassi da svolgere in tali casi, dal momento che molti medici italiani danno per scontato che i loro pazienti sappiano come curarsi da soli.
Nel caso di un'infezione da MTS non avviate alcuna terapia prima dei risultati dei test clinici, neanche se i dottori che vi curano vi pagano per farlo, mi raccomando. So che è imbarazzante chiedere informazioni; per settimane sono stato nel panico, dovuto in parte alla mancanza di un'adeguata educazione sessuale suppongo ma anche a un mancante dialogo con i medici e gli infermieri italiani. Ho visto la differenza con la Svezia, ed è tutta lì: il rapporto medico-paziente.
Sarò un idiota, ma credo che non sarei stato nel panico per tutto questo tempo con la dovuta attenzione da parte di chi mi avrebbe dovuto assistere e soprattutto spiegare.
Quindi, se non potete andare in Svezia a curarvi, buttateci un occhio, cercate di non pensare al fatto che una decina di persone vi toccheranno le parti intime; l'unica vostra accortezza deve essere di richiedere una cura specifica a quello che avete. La maggior parte delle MTS sono curabili, ma solo se trattate specificamente.
In bocca al lupo.
Nel caso di un'infezione da MTS non avviate alcuna terapia prima dei risultati dei test clinici, neanche se i dottori che vi curano vi pagano per farlo, mi raccomando. So che è imbarazzante chiedere informazioni; per settimane sono stato nel panico, dovuto in parte alla mancanza di un'adeguata educazione sessuale suppongo ma anche a un mancante dialogo con i medici e gli infermieri italiani. Ho visto la differenza con la Svezia, ed è tutta lì: il rapporto medico-paziente.
Sarò un idiota, ma credo che non sarei stato nel panico per tutto questo tempo con la dovuta attenzione da parte di chi mi avrebbe dovuto assistere e soprattutto spiegare.
Quindi, se non potete andare in Svezia a curarvi, buttateci un occhio, cercate di non pensare al fatto che una decina di persone vi toccheranno le parti intime; l'unica vostra accortezza deve essere di richiedere una cura specifica a quello che avete. La maggior parte delle MTS sono curabili, ma solo se trattate specificamente.
In bocca al lupo.
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 6.2k visite dal 25/09/2014.
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