Referto esame citologico delle urine

Buongiorno,
nel mese scorso mio padre è dovuto recarsi due volte al pronto soccorso per dei fortissimi dolori addominali che rispondevano anche verso la spalla destra. Dai numerosi esami effettuati è emersa quantomeno una prostatite che andrà sicuramente curata (lo specialista gli ha già assegnato dei medicinali in proposito, specificando che la cura sarà lunga) mentre il dolore è stato messo a tacere mediante Toradol.

I sintomi percepiti, in particolare la seconda volta, facevano pensare anche a dei calcoli renali, che però non sono stati rilevati in nessuna delle ecografie effettuate. Di fatto quando mio padre ha improvvisamente sentito, durante la notte, come un fluido doloroso che andava verso le vie urinarie subito dopo il dolore è scomparso.

Oggi sono arrivati i risultati di un esame che gli è stato prescritto tra i tanti, quello citologico delle urine, che ovviamente non riesco ad interpretare da solo.

Questo il referto su 3 campioni di urine:
"elementi uroteliali in preda a fenomeni reattivi - numerosi eritrociti, detriti cellulari e cellule squamose delle basse vie urinarie"

Di cosa si tratta esattamente? E' un quadro preoccupante?

Il medico di famiglia disse a suo tempo che il dolore percepito era dovuto alla scarsa idratazione (mio padre beve pochissima acqua durante la giornata, questo è assolutamente vero) ed alla cardio aspirina presa senza associazione di un adeguato protettore per lo stomaco (che comunque avrebbe dovuto prescrivere lo stesso lui no?).

Grazie dell'attenzione.

Marco
[#1]
Dr. Paolo Piana Urologo 43.5k 1.9k
Gentile Signore,
questo esito dell'esame citologico è compatibile con una situazione infiammatoria od il passaggio di calcoli, nulla più, non vi sono evidenti sospetti di malattia tumorale. La,presenza di tracce di sangue è certamente più giustificabile in chi assume continuamente aspirina per motivi cardio-circolatori. Dai sintomi che ci riferisce, il sospetto di qualche ostruzione delle alte vie urinarie è abbastanza concreto. L'ecografia potrebbe essere l'indagine migliore e risolutiva. In casi di persistenza o ripresa dei disturbi sarebbe senz'altro opportuno eseguire una TAC dell'addome.

Saluti

Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it

[#2]
Utente
Utente
Grazie mille per la celere risposta, mi ha rincuorato!

Cordiali saluti.

Marco