tampone uretrale con test di stamey
Gentili dottori,
Sono un ragazzo di 23 anni e domani da un urologo dovrò eseguire il tampone indicato nell'oggetto. L'urologo mi ha detto che la mattinata del tampone non devo urinare ma non mi ha dato indicazioni riguardo la masturbazione. Ho letto su internet che non bisogna masturbarsi nelle 24 ore precedenti. Io stamattina alle 6.30 mi sono masturbato, visto che domani è alle 9.00 il tampone posso tranquillamente farlo rispettando le regole? O devo aspettare un altro giorno?
Grazie.
Sono un ragazzo di 23 anni e domani da un urologo dovrò eseguire il tampone indicato nell'oggetto. L'urologo mi ha detto che la mattinata del tampone non devo urinare ma non mi ha dato indicazioni riguardo la masturbazione. Ho letto su internet che non bisogna masturbarsi nelle 24 ore precedenti. Io stamattina alle 6.30 mi sono masturbato, visto che domani è alle 9.00 il tampone posso tranquillamente farlo rispettando le regole? O devo aspettare un altro giorno?
Grazie.
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Stia sereno, nessun problema.
Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it
[#2]
Ex utente
Gentile dottore, grazie per la sua cordiale risposta. Il tampone è stato significativo. Innanzitutto le spiego che da mesi lamentavo disturbi quali minzione frequente, minzione con leggera sensazione di bruciore e screpolatura e arrossamento del glande.
Sono risultato positivo allo stafilococco aureo, il mio specialista urologo mi ha detto che non è nulla di serio ma è fastidiosa e devo avere un pò di pazienza. Dall'antibiogramma è risultato che, tra tutti i principi attivi provati, i più sensibili sono la levofloxacina ( <= 0.12 ) e la benzilpennicillina ( <= 0.03 ). Da come ho capito la benzilpennicillina è sensibilissima in confronto alla levofloxacina, tutta via il mio urologo mi ha prescritto la levofloxacina perchè ha detto "non credo che la benzilpennicillina esista in compresse". Mi ha assegnato la seguente terapia: tavanic 500 mg 1 cp al giorno per dieci giorni. Ripetere il ciclo il mese successivo con lo stesso dosaggio e tempo. Oggi è l'ultimo giorno di terapia del primo ciclo, ma fino a qualche giorno fa mi pareva come se migliorasse ma da due, tre giorni i sintomi sono peggiorati leggermente. Tuttavia, noto che non ho più quel bruciore leggero durante la minzione che le ho citato all'inizio di questo messaggio e lo stesso dicasi per la screpolatura e arrossamento al glande. Il prossimo 26 ottobre ricomincierò la stessa terapia antibiotica, ma le chiedo cortesemente se può delucidarmi questo mio dubbio: da quanto vedo la terapia attuale è stata efficace solo nel 20% (nonostante la sensibilità). Nei mesi passati il mio medico curante mi diede la ciprofloxacina col medesimo insuccesso. Visto che sembra che la benzilpennicillina si dimostri molto efficace (una sensibilità prossima allo zero) non ne vale la pena provare questo principio attivo? Sarei disposto pure a farmi fare iniezioni pur di sbarazzarmi di questa fastidiosa prostatite. A gennaio venni ricoverato per un PNX spontaneo (non patologico) e mi diedero una cura di meno di 6 gg di antibiotici per via endovenosa (credo fosse proprio pennicillina), quella terapia mi fece passare quasi del tutto i disturbi (per il 90%), questo è il motivo per cui insisto su questa pennicillina. Secondo lei è il caso che in primis faccia il secondo ciclo di levofloxacina vedendo come prosegue il quadro clinico e poi contattare il mio urologo o è meglio fare prima il secondo ciclo e poi parlarne con l'urologo?
La ringrazio nuovamente per la sua disponibilità. Buona domenica.
Sono risultato positivo allo stafilococco aureo, il mio specialista urologo mi ha detto che non è nulla di serio ma è fastidiosa e devo avere un pò di pazienza. Dall'antibiogramma è risultato che, tra tutti i principi attivi provati, i più sensibili sono la levofloxacina ( <= 0.12 ) e la benzilpennicillina ( <= 0.03 ). Da come ho capito la benzilpennicillina è sensibilissima in confronto alla levofloxacina, tutta via il mio urologo mi ha prescritto la levofloxacina perchè ha detto "non credo che la benzilpennicillina esista in compresse". Mi ha assegnato la seguente terapia: tavanic 500 mg 1 cp al giorno per dieci giorni. Ripetere il ciclo il mese successivo con lo stesso dosaggio e tempo. Oggi è l'ultimo giorno di terapia del primo ciclo, ma fino a qualche giorno fa mi pareva come se migliorasse ma da due, tre giorni i sintomi sono peggiorati leggermente. Tuttavia, noto che non ho più quel bruciore leggero durante la minzione che le ho citato all'inizio di questo messaggio e lo stesso dicasi per la screpolatura e arrossamento al glande. Il prossimo 26 ottobre ricomincierò la stessa terapia antibiotica, ma le chiedo cortesemente se può delucidarmi questo mio dubbio: da quanto vedo la terapia attuale è stata efficace solo nel 20% (nonostante la sensibilità). Nei mesi passati il mio medico curante mi diede la ciprofloxacina col medesimo insuccesso. Visto che sembra che la benzilpennicillina si dimostri molto efficace (una sensibilità prossima allo zero) non ne vale la pena provare questo principio attivo? Sarei disposto pure a farmi fare iniezioni pur di sbarazzarmi di questa fastidiosa prostatite. A gennaio venni ricoverato per un PNX spontaneo (non patologico) e mi diedero una cura di meno di 6 gg di antibiotici per via endovenosa (credo fosse proprio pennicillina), quella terapia mi fece passare quasi del tutto i disturbi (per il 90%), questo è il motivo per cui insisto su questa pennicillina. Secondo lei è il caso che in primis faccia il secondo ciclo di levofloxacina vedendo come prosegue il quadro clinico e poi contattare il mio urologo o è meglio fare prima il secondo ciclo e poi parlarne con l'urologo?
La ringrazio nuovamente per la sua disponibilità. Buona domenica.
[#3]
Gentile Giovanoto,
noi crediamo poco o nulla ai tamponi uretrali positivi per batteri Gram positivi, a meno che esista una uretrite conclamata con abbondante secrezione attiva. In tutti gli altri casi, a nostro sommesso parere, si tratta di contaminazione da parte di batteri "innocui" che frequentemente colonizzano la pelle dell'area genitale e l'ultimo tratto dell'uretra. Questo giustifica l'efficacia solo parziale di una terapia antibiotica energica e teoricamente mirata. Ora la somministrazione dell'antibiotico avrà comuque "mescolato le carte", pertanto prima di fare alcunché le consiglieremmo di ripetere tra qualche settimana la spermiocoltura (non il tampone) e farne valutare i risultati al suo urologo di riferimento, cosa che deve essere fatta sempre in modo molto critico, rapportandola al tipo ed all'intensità dei suoi disturbi. Beva moltissima acqua, ovviamente.
Saluti
noi crediamo poco o nulla ai tamponi uretrali positivi per batteri Gram positivi, a meno che esista una uretrite conclamata con abbondante secrezione attiva. In tutti gli altri casi, a nostro sommesso parere, si tratta di contaminazione da parte di batteri "innocui" che frequentemente colonizzano la pelle dell'area genitale e l'ultimo tratto dell'uretra. Questo giustifica l'efficacia solo parziale di una terapia antibiotica energica e teoricamente mirata. Ora la somministrazione dell'antibiotico avrà comuque "mescolato le carte", pertanto prima di fare alcunché le consiglieremmo di ripetere tra qualche settimana la spermiocoltura (non il tampone) e farne valutare i risultati al suo urologo di riferimento, cosa che deve essere fatta sempre in modo molto critico, rapportandola al tipo ed all'intensità dei suoi disturbi. Beva moltissima acqua, ovviamente.
Saluti
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 6.2k visite dal 19/09/2014.
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