Calcificazioni prostata in sede periuretrale

Buongiorno, sono stato bene per circa 4 mesi prendendo Licoser (serenoa + licopene) e D-mannosio. Inoltre ogni 2 mesi faccio una cura di 1 settimana di bustine Oki (le supposte non le tollero, mi creano molta aria intestinale).
Dopo una pausa, ho ripreso a fare degli esami avendomi il mio medico di base prescritto una ecografia prostatica sovrapubica (meno invasiva ma che da alcune informazioni).
Negli ultimi due anni di fastidi che vanno e vengono (ricordo…fastidio a stare seduto nella zona tra ano e testicoli, bruciore inguinale, di notte mi devo alzare 2 volte per urinare, Psa Tot che oscilla tra 1,77 e 2,35 , mentre il Psa free 0,25 ho già effettuato due visite diverse urologiche che non hanno evidenziato nulla di rilievo e non hanno ritenuto di farmi fare eco transrettale..
Esito dell’ecografia: vescica marcatamente distesa e a pareti regolari. Valido lo svuotamento vescicole con residuo post-minzionale trascurabile.
Non masse patologiche in pelvi. Non falde di versamento.
Prostata di dimensioni nei limiti della norma, per quanto valutabile per via sovrapubica, finemente disomogenea, senza riconoscibilità di masse anomale nel suo contesto; sono invece riconoscibili alcune calcificazioni intraparenchimali, più evidenti in sede periuretrale. Non edema tissutale apprezzabile con la metodica.
Mi potrebbe dare un parere sull’esito? Queste calcificazioni cosa vogliono dire? Sono gravi? Cosa posso fare? Proseguo con la cura che sto facendo o devo cambiare qualcosa? Conviene fare eco transrettale anche se non prescritta? Le calcificazioni potrebbero essere lesioni tumorali? Lo possono diventare? Cosa indicano? Se sospendo assunzione Serenoa (ho provato sospendere 10 giorni in estate e riprendo ad alzarmi di notte a urinare, mentre ora prendendola no), posso andare avanti a prenderla all'infinito?. Il fatto che la Prostata non risulta ingrossata è buon segno e vuol dire ora non è infiammata o può essere tumore ugualmente?
Grazie in anticipo della risposta.
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Dr. Paolo Piana Urologo 43.6k 1.9k
Gentile Signore,
le calcificazioni della prostata sono residuo di precedenti infiammazioni acute di un certo rilievo. Non hanno alcun significato tumorale, ovviamente, ma costituiscono l'evidenza più tangibile di una prostatite cronica. Non possono essere eliminate in alcun modo. L'efficacia della serenoa repens, come quello di tutti gli integratori, è assolutamente variabile ed imprevedibile. Per contro, si tratta di prodotti molto tollerabili, che possono essere assunti a tempo indeterminato, a patto che se ne tragga un reale vantaggio. La sua situazione dovrà quindi essere seguita in tempi lunghi, è prevedibile che si possano alternare periodi migliori ad altri con qualche disturbo in più, ma sempre senza una possibile tendenza a sviluppare malattie più pericolose.

Saluti

Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it

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