Forse è prostatite.

A seguito di un psa passato da 4.5 a 6,5 in 3 mesi il mio urologo mi ha programmato una biopsia.
Però in questi giorni sto accusando bruciore forte al pene e senso di pesantezza, dolore al perineo e ai testicoli. Inoltre soffro di emorroidi e risultano insieme all'ano decisamente infiammate.
In questi giorni mi sto sentendo molto debole.
Sono super preoccupato per l'esito della biopsia.
In compenso spulciando su internet molte volte vengono associati i miei sintomi ad una prostatite che sarebbe grave ma non incurabile.
Vi ringrazio per anticipatamente per la risposta.
ps il giorno in cui il psa è risultato cosi alto la notte avevo avuto una polluzione notturna.
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Dr. Paolo Piana Urologo 43k 1.9k
Gentile Signore,
in effetti vi sono molti fattori che concorrono nel definire l'ipotesi di una situazione infiammatoria in corso, a partire dai suoi sintomi, al rialzo del PSA in così breve tempo, per finire con l'eiaculazione del tutto a ridosso del prelievo per il PSA. Tutto questo depone per un rialzo non specifico del PSA, cosa peraltro molto comune, dovuta alle caratteristiche tutt'altro che perfette di questo marcatore, che anche ultimamente sono causa di infinite discussioni nell'ambiente specialistico. In queste situazioni specialisti diversi possono reagire in modo differente, in base alle loro abitudini, cultura o linee guida della struttura in cui lavorano. Il nostro parere deporrebbe in un atteggiamento meno aggressivo, pur nei dovuti limiti della prudenza. Pensiamo che il PSA dovrebbe essere ripetuto ancora un paio di volte nel corso dei prossimi 3 mesi, valutandone le variazioni. Nel frattempo dovrebbe essere instaurata una terapia genericamente anti-infiammatoria eventualmente associata a cicli di antibiotico. Se viene eseguita una coltura sul liquido seminale, tanto meglio. In ogni caso, se il PSA non dovesse scendere, in un uomo della sua giovane età oggi lo studio di una prostata francamente sospetta dovrebbe passare per l'esecuzione di una risonanza magnetica nucleare ed eventuali biopsie dovrebbero essere eseguite in modo mirato. Sappiamo che non si tratta di procedure ancora molto diffuse, ma certamente in grado dimaumentare notevolmente la sensibilità e la precisione, ai fini di una diagnosi migliore.
Ci chiediamo infine se nella sua famiglia vi siano stati altri casi di tumore della prostata.

Saluti

Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it

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Utente
Utente
Dottore la ringrazio per la solerte risposta. In quanto a terapie il mio Urologo mi ha dato il Permixon (di cui ho avvertito qualche beneficio all'inizio, mentre in questi giorni il bruciore al pene è aumentato, inoltre mi sento a certi orari debole è stanco (potrebbe essere un sintomo di un infezione in atto?) . Invece per quanto riguarda gli analisi rivolgendomi al mio medico di base mi ha fatto fare una urino coltura con questo risultato:
Esame
UROCOLTURA
Campione biologico: urina (da mitto intermedio)

Risultato
Ricerca batteri e miceti Flora polimicrobica

Non so cosa significhi.

Comunque sono in attesa della biopsia a fine mese.

Insieme al dolore-bruciore al senso di debolezza sono preoccupato e piuttosto insonne.
la ringrazio ancora.

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Dr. Paolo Piana Urologo 43k 1.9k
Sappia che circa l'80% delle biopsie eseguite per la prima volta risultano essere negative. Speriamo che questo la possa tranquillizzare. Questo fatto costituisce comunque un grosso problema di tipo economico-sanitario, che oggi è oggetto di continue discussioni in ambito specislistico. Non ci ha detto di altri eventuali casi di tumore prostatico nella sua famiglia.
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Utente
Utente
Dottore scusi il tempo lungo di risposta. Chiarisco subito che sulla familiarità non ho notizie in quanto mio padre é venuto a mancare per un incidente a 55 anni. Di altri familiari non ho notizie. Per quanto riguarda me ho fatto la biopaia e sto aspettando più o meno preoccupato e speranzoso insieme. Però, c'é un però, da una settimana sto soffrendo di dolori diffusi alle ossa (colonna, scapola, piccole ossa delle mani e dei piedi) che nonostante nipotina reticolo non smettono. Spaventato, ne ho in occasione della biopsia comunicato all'urologo, il quale mi ha tranquillizzato dicendo che con un psa come il mio (6,6) questo problema non centra niente con la prostata. Fatto sta che i dolori persistono, anzi con l'umido della pioggia di stanotte sono più presenti. Ieri sono andato dal medico di base che mi ha prescritto solo una PER che dovrebbe segnalare la presenza di una infiammazione. Anche se io gli avevo chiesto anche una ves (ho la rettocolite ulcerosa) e il reumatest (mia madre soffriva di artritre rreumatoide). Grazie per la disponibilita. Saluti cordiali.
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Dr. Paolo Piana Urologo 43k 1.9k
Gentile Signore,
se lei soffre di una malattia infiammatoria cronica dell'intestino già accertata, diremmo che anche questi dolori articolari diffusi potrebbero facilmente essere correlati ad una causa simile causa infiammatoria di tipo "reumatico". Confermiamo che non vi possa ragionevolmente essere una correlazione con la prostata ed insuoi problemi. Piuttosto invece il contrario! È infatti evidente che chi soffre di disturbi intestinali di qualsiasi natura è di gran lunga più esposto alla prostatite ed a fastidi alle basse vie urinarie. Attendiamo comunque l'esito delle biopsie eseguite.

Saluti
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Dr. Diego Pozza Andrologo, Endocrinologo, Chirurgo generale, Oncologo, Urologo 16.1k 474
caro lettore,

non posso che riconfermarle quanto detto dal dottor Piana.
Uno stato infiammatorio prostatico-pelvico può alterare i valori del PSA .
Quindi, ad un soggetto giovane con tale aspetto, prima di consigliare una biopsia prostatica bisognerebbe escludere l'esistenza di una infiammazione, prostatite e, poi, consigliare una biopsia prostatica solo nel sospetto di una neoplasia.
Purtroppo da parte di molti medici, specialisti e no, esiste la tendenza a consigliare biopsie prostatiche al minimo accenno di variazioni del PSA, magari creando ansie o timori esagerati rispetto alla realtà del problema ( questo è uno dei rischi della così detta Medicina Difensivistica per cui ti chiedo tutte le indagini per non essere accusato di aver trascurato tutte le ipotesi...).
E' chiaro che un giudizio medico via web è difficile rispetto a chi può conoscere e visitare il paziente
cari saluti

Dott. Diego Pozza
www.andrologia.lazio.it
www.studiomedicopozza.it
www.vasectomia.org

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Utente
Utente
Gentili dottor Piana e dottor Pozza , vi ringrazio per le solerti risposte e soprattutto per le incoraggianti considerazioni riguardo una possibile diagnosi di prostatite. Riscrivo l'esame prescritto dal medico di famiglia PCR e le terapie provate per i dolori ossei Tachipirina e Ketodoll perché la scrittura facilitata del telefono me le ha modificate. Nel contempo vi chiedo in merito agli esami possibili anche una vostra opinione, fermo restando l'attesa dei risultati della biopsia, come anche possibili terapie antidolorifiche o ant'infiammatorie visto il persistere dei dolori.Grazie ancora.
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Utente
Utente
Gentili dottori purtroppo sto avendo dei problemi nel Post Biopsia.
Terminata la cura di 5 giorni di antibiotici, la pipi è regolare, anche se ancora con residui marrone.
Però oggi sto avendo un fastidio al testicolo destro: dolore intenso e senso di pesantezza. Inoltre il testicolo è più grosso e duro al tatto. Potrebbe questo fastidio essere una conseguenza della biopsia?
In più ho anche una sensazione di pesantezza alla vescica.
Vi ringrazio anticipatamente per la risposta.
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Dr. Paolo Piana Urologo 43k 1.9k
Senz'altro sì, una infiammazione delle vie seminali è una delle più comuni complicazioni delle biopsie prostatiche. Nel suo caso si tratta verosimilmente di una epididimite, nulla di grave, ma merita di essere curata nei modi più opportuni. Le consigliamo di rivolgersi allo specialista od alla struttura dove sono state eseguite le biopsie.
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Utente
Utente
Si dottore la sua ipotesi di diagnosi é giusta, di tratta proprio di epididimite acuta, sono reduce dal pronto soccorso. Mi hanno prescritto ceftriaxone 1g mattino e sera per 4 giorni e Ibruprofene 200 mg mattino e sera. Approfitto per porle anche qualche quesito che stupidamente ho tralasciato di porre alla dr.ssa di turno al p.s 1) é trasmissibile ? 2) é trasmissibile sessualmente? 3) mia moglie é gravida corre qualche rischio? La ringrazio per le cortesi risposte. Cordiali saluti.
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Dr. Paolo Piana Urologo 43k 1.9k
Anche se i rischi di trasmissione per via sessuale dal maschio alla femmina di una infezione genitale di questo tipo sono molto bassi, sarebbe opportuno astenersi dall'attività sessuale fino a risoluzione completa ed in ogni caso proteggere i rapporti con il profilattico.
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Utente
Utente
La ringrazio dottore buona serata.
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Utente
Utente
Gentili dottori, sono decisamente preoccupato. Al momento non ho ancora i risultati della biopsia. Però i dolori alla spina dorsale, ai gomiti, al dorso della mano, alle ossicine delle dita, alle ossa del piede, alle scapole, sono presenti quotidianamente dal 22 settembre. Il pcr fatto prima dellèpididimite era normale. Che faccio, mi faccio prescfivere la ves e gli altri esami per verificare l'eventuale presenza diun tattore reumatoide. Oppure vado da un reumatologo a pagamento e mo faccio visitare e prescrivere gli analisi specifici per escludere la presenza della malattia artrite reumatoidd di cui come ho già scritto soffriva mia madre? Oppure nella malaugurata ipotesi sono già in una fase avanzata del tumore prostatico? Per favore datemi qualche indicazione. Scusate il tono disperato, ma non ricevo risposte ne dal mio medico curante, ne dal mio urologo, e il dolore alle ossa é subdolamente presente.
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Dr. Paolo Piana Urologo 43k 1.9k
Gentile Signore,
senz'altro la valutazione specialistica reumatologica sarebbe opportuna. La seconda ipotesi che lei paventa non è verosimile per molti motivi, a partire dai valori del PSA, alla sua età, alla diffusione dei dolori, assolutamente tipica per una manifestazione reumatica.

Saluti
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Utente
Utente
Grazie dr Piana, io ora mi attivo per indagare su questi dolori dal pinto di vista reumatologico, so che é essenziale cercare di fare in minor tempo possiibile la diagnosi.
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Utente
Utente
Gentile dr Piana questa volta le scrivo per comunicarle una buona nuova questo è il referto della biopsia:
"L’esito istologico depone per tessuto prostatico con iperpiasia ed atrofia ghiandolare
Si consiglia dosaggio del PSA sierico fra 7 mesi e rivalutazione urologica ambulatoriale allegando anche ecografia renovescicale".

Ieri quando mi è stata comunicata la notizia mi è sembrato di rinascere.

La saluto e la ringrazio ancora.
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Dr. Paolo Piana Urologo 43k 1.9k
Non ne avevamo alcun dubbio. L'80% delle biopsie prostatiche sono negative.
Prostatite

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