Coito prolungato/"reservatus" - risentimento prostata?
Salve sono un'uomo di 50 anni, in salute, normopeso. La mia alimentazione è equilibrata. Ho smesso di fumare 10 anni fa e pasteggio con alcolici solo in compagnia.
Sono stato afflitto da eiaculazione precoce fino a tempi recenti, quando ho finalmente deciso di affrontare il problema con un sessuologo, previa visita andrologica che non ha riscontrato problemi. PSA e prostata in regola.
I consulti sessuologici mi hanno aiutato molto a vivere con più calma e serenità il rapporto sessuale che evidentemente era dominato dall'ansia.
Una maggior frequenza dei rapporti con una maggiore consapevolezza e dunque una maggiore serenità, hanno portato a degli ottimi risultati.
Quest'estate mi sono dilettato, prima con la masturbazione, poi con la mia compagna, a praticare il sesso con dei "ritmi" e movimenti molto lenti, per verificare quanto fosse possibile rimanere nella fase del Plateau ritardando il più possibile l'eiaculazione, senza però adottare alcun tipo di impedimento "meccanico" (pressione alla punta del glande, pressione sul perineo), ma semplicemente arrestando i movimenti per poi riprenderli nel momento più favorevole.
E' stata un'esperienza incredibile! Sia masturbandomi che con la mia compagna i tempi si sono prolungati a circa un'ora per "sessione".
Fatto in un weekend, 15gg fa, per poter avere più rapporti con la mia compagna nell'arco di una giornata, ho evitato di eiaculare, ottenendo la possibilità di avere molteplici e prolungati rapporti sessuali nell'arco della giornata, per circa dieci ore, ovviamente non in maniera continuata.
La soddisfazione fisica e mentale è stata pazzesca, anche in virtù del mio passato di eiacultaore precoce. In quell'occasione non ho eiaculato, volontariamente, anche se il grado di eccitazione è stato altissimo.
Fatto sta che dopo una settimana da quell'esperienza, ho cominciato ad avvertire un fastidio in prossimità del perineo e il primo giorno il tutto si è accompagnato con difficoltà di minzione.
Leggendo qua e là ho riscontrato che i rapporti sessuali prolungati e il coitus reservatus, possono creare una congestione delle vie seminali, tale da arrecare disturbi alla prostata.
Ho quindo avuto un rapporto sessuale per eliminare il seme "accumulato" nella speranza che fosse risolutivo, ma a distanza di 20gg dal primo sintomo, l'indolenzimento è presente anche se non continuato e comunque in diminuzione.
Le domande sono:
- Ritenete opportuna una visita urologica?
- i rapporti così prolungati, senza eiaculare, sono sconsigliabili o è solo una questione di abitudine? Forse ci sono delle accortezze nel praticarli?
Grazie
Sono stato afflitto da eiaculazione precoce fino a tempi recenti, quando ho finalmente deciso di affrontare il problema con un sessuologo, previa visita andrologica che non ha riscontrato problemi. PSA e prostata in regola.
I consulti sessuologici mi hanno aiutato molto a vivere con più calma e serenità il rapporto sessuale che evidentemente era dominato dall'ansia.
Una maggior frequenza dei rapporti con una maggiore consapevolezza e dunque una maggiore serenità, hanno portato a degli ottimi risultati.
Quest'estate mi sono dilettato, prima con la masturbazione, poi con la mia compagna, a praticare il sesso con dei "ritmi" e movimenti molto lenti, per verificare quanto fosse possibile rimanere nella fase del Plateau ritardando il più possibile l'eiaculazione, senza però adottare alcun tipo di impedimento "meccanico" (pressione alla punta del glande, pressione sul perineo), ma semplicemente arrestando i movimenti per poi riprenderli nel momento più favorevole.
E' stata un'esperienza incredibile! Sia masturbandomi che con la mia compagna i tempi si sono prolungati a circa un'ora per "sessione".
Fatto in un weekend, 15gg fa, per poter avere più rapporti con la mia compagna nell'arco di una giornata, ho evitato di eiaculare, ottenendo la possibilità di avere molteplici e prolungati rapporti sessuali nell'arco della giornata, per circa dieci ore, ovviamente non in maniera continuata.
La soddisfazione fisica e mentale è stata pazzesca, anche in virtù del mio passato di eiacultaore precoce. In quell'occasione non ho eiaculato, volontariamente, anche se il grado di eccitazione è stato altissimo.
Fatto sta che dopo una settimana da quell'esperienza, ho cominciato ad avvertire un fastidio in prossimità del perineo e il primo giorno il tutto si è accompagnato con difficoltà di minzione.
Leggendo qua e là ho riscontrato che i rapporti sessuali prolungati e il coitus reservatus, possono creare una congestione delle vie seminali, tale da arrecare disturbi alla prostata.
Ho quindo avuto un rapporto sessuale per eliminare il seme "accumulato" nella speranza che fosse risolutivo, ma a distanza di 20gg dal primo sintomo, l'indolenzimento è presente anche se non continuato e comunque in diminuzione.
Le domande sono:
- Ritenete opportuna una visita urologica?
- i rapporti così prolungati, senza eiaculare, sono sconsigliabili o è solo una questione di abitudine? Forse ci sono delle accortezze nel praticarli?
Grazie
[#1]
Caro signore,
lei è il tipico esempio del fai da te che "si incasina" le cose. Il medico più consultato è al solito "google".
Pertanto abbia i rapporti sessuali che preferisce e come preferice e si faccia vedere da collega per vedere se è un problema prostaico o del pavimenyto pelvico o del perineo.
lei è il tipico esempio del fai da te che "si incasina" le cose. Il medico più consultato è al solito "google".
Pertanto abbia i rapporti sessuali che preferisce e come preferice e si faccia vedere da collega per vedere se è un problema prostaico o del pavimenyto pelvico o del perineo.
[#2]
Utente
Dottore grazie della risposta.
Mi rivolgerò dunque a un urologo (o andrologo?) sei lei è d'accordo.
Lo so che è difficile esprimere un parere, ma se la sentirebbe di sbilanciarsi sulla pratica di rapporti sessuali prolungati?
Nel senso che, in assenza di sintomatologia o di disturbi,, ci sono preclusioni nella pratica del "coitus reservatus"?
Grazie ancora
Mi rivolgerò dunque a un urologo (o andrologo?) sei lei è d'accordo.
Lo so che è difficile esprimere un parere, ma se la sentirebbe di sbilanciarsi sulla pratica di rapporti sessuali prolungati?
Nel senso che, in assenza di sintomatologia o di disturbi,, ci sono preclusioni nella pratica del "coitus reservatus"?
Grazie ancora
Questo consulto ha ricevuto 4 risposte e 4.1k visite dal 04/09/2014.
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