Giuntopatia e gravidanza?
Buongiorno, ad aprile 2013 sono stata ricoverata per una pielonefrite e dopo svariati esami mi hanno diagnosticato una probabile giuntopatia (sebbene il giunto non si vedesse chiaramente dall'ecografia, ma sono andati per esclusione dopo aver effettuato TAC, scinti e URS--> quest'ultima, in particolare, riferisce: "si esegue URS che giunge fino alle cavità senza incontrare ostacoli. La pelvi renale appare ectasica"). Mi hanno dimessa con uno stent che ho tenuto 3 mesi, e dopo averlo tolto non ho più avuto disturbi. Eseguivo urinocoltura regolarmente e solo in un caso ho avuto batteri che ho trattato con antibiotico (purtroppo mi è molto difficile auto-diagnosticarmi una cistite perché non ho quasi mai sintomi, e quelli che ho sono molto lievi e facilmente fraintendibili). A luglio di quest'anno ho effettuato nuova scintigrafia di controllo che è risultata leggermente migliore per quanto riguarda la funzionalità renale rispetto a quella precedente (maggio 2013: rene dx 25% - luglio 2014: rene dx 37%), ma il rene dx a causa dell'eccessivo carico idrico si è gonfiato ed è rimasto tale anche dopo somministrazione di lasix. I medici mi hanno un po' spaventata e prospettato di rimettere velocemente lo stent. Dopo consulto con il mio urologo ho rifiutato, e l'ecografia a distanza di un mese ha dimostrato che anche senza stent il rene è tornato nella norma come dimensioni.
La mia domanda è questa: in assenza di febbre o dilatazioni, è possibile programmare una gravidanza o sarebbe comunque consigliato l'intervento chirurgico correttivo preventivo?
Grazie in anticipo per eventuali risposte.
La mia domanda è questa: in assenza di febbre o dilatazioni, è possibile programmare una gravidanza o sarebbe comunque consigliato l'intervento chirurgico correttivo preventivo?
Grazie in anticipo per eventuali risposte.
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Gentile Signora,
se alla ureteroscopia, pertanto sotto l'inequivocabile visione diretta, non è stato riscontrato alcun ostacolo .... molto banalmente vuol dire che ... l'ostacolo non c'è (!) e quindi non vi è nulla da rimuovere o modificare chirurgicamente. Se le cavità del rene sono un poco "rilasciate" (o meglio "atoniche" come si dice in gergo medico) questa è una sua condizione costituzionale e non vi è alcun intervento che la possa modificare. Anche l'inserimento dello stent, in assenza di complicazioni, non ha sostanzialmente alcuna utilità. C'è da dire che queste condizioni si ritrovano abbastanza comunemente nelle fanciulle un po' sottopeso come lei, poiché il rene tende un poco ad abbassarsi quando si sta molto in piedi, in quanto non sufficientemente sostenuto dall'involucro di grasso che si ritrova nei soggetti normali. Consigliare di ingrassare è molto difficile, ben lo sappiamo. Quindi sono queste situazioni con le quali bisogna imparare a convivere, non vi sono i presupposti per cui le cose debbano necessariamente peggiorare nel tempo.
Saluti
se alla ureteroscopia, pertanto sotto l'inequivocabile visione diretta, non è stato riscontrato alcun ostacolo .... molto banalmente vuol dire che ... l'ostacolo non c'è (!) e quindi non vi è nulla da rimuovere o modificare chirurgicamente. Se le cavità del rene sono un poco "rilasciate" (o meglio "atoniche" come si dice in gergo medico) questa è una sua condizione costituzionale e non vi è alcun intervento che la possa modificare. Anche l'inserimento dello stent, in assenza di complicazioni, non ha sostanzialmente alcuna utilità. C'è da dire che queste condizioni si ritrovano abbastanza comunemente nelle fanciulle un po' sottopeso come lei, poiché il rene tende un poco ad abbassarsi quando si sta molto in piedi, in quanto non sufficientemente sostenuto dall'involucro di grasso che si ritrova nei soggetti normali. Consigliare di ingrassare è molto difficile, ben lo sappiamo. Quindi sono queste situazioni con le quali bisogna imparare a convivere, non vi sono i presupposti per cui le cose debbano necessariamente peggiorare nel tempo.
Saluti
Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it
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Gentile Signora,
quando l'ostacolo giuntale esiste, vuoi per restringimento congenito che per incrocio da vasi sanguigni accessori (la dizione "anomalo" non è corretta), la visione endoscopica è inequivocabile. Non abbiamo motivo per non fidarci di che cosa ha osservato il nostro Collega e su questo ci basiamo per giudicare. Ovviamente la persistenza dei disturbi od una evoluzione funzionale sfavorevole rilevata dalla scintigrafia spingerebbero ad un atteggiamento maggiormente critico, ma se così non è assumere un atteggiamento positivo non ci pare fuori luogo.
Saluti
quando l'ostacolo giuntale esiste, vuoi per restringimento congenito che per incrocio da vasi sanguigni accessori (la dizione "anomalo" non è corretta), la visione endoscopica è inequivocabile. Non abbiamo motivo per non fidarci di che cosa ha osservato il nostro Collega e su questo ci basiamo per giudicare. Ovviamente la persistenza dei disturbi od una evoluzione funzionale sfavorevole rilevata dalla scintigrafia spingerebbero ad un atteggiamento maggiormente critico, ma se così non è assumere un atteggiamento positivo non ci pare fuori luogo.
Saluti
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 2.4k visite dal 03/09/2014.
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