Cistite persistente e clamidia
Buongiorno,
scrivo in merito a un problema che mi sta affliggendo da circa un anno, da cui purtroppo non riesco a venirne fuori. Iniziò tutto con una forte cistite che se in un primo momento ero riuscita a far passare con mannosio e fermenti lattici, si ripresenta in modo persistente (urinocultura dava nuovamente 1 milione di carica batterica di esterichia coli) cerco di curarla con la stessa terapia naturale ma questa volta non passa, fino a sfociare in pielonefrite con tremori e febbre a 40 per giorni.
Da lì, 15 giorni di ciproxin 1000mg, sembra passare ma poi torna nuovamente, faccio diversi cicli di antibiotici, cure naturali, apparenti leggeri miglioramenti ma si ripresenta puntualmente, sopratutto la notte, da non riuscire a dormire e a portarmi a uno stato di nervosismo e malessere cronico.
Dopo diversi mesi, viene fuori da un tampone uretrale la positività alla clamidia, son quasi sollevata sperando di aver trovato la causa delle mie sofferenze(due anni prima avevo avuto rapporti con un partner con clamidia, avevo fatto senza neanche far l'esame il ciclo di 2 settimane di bassado e dal tampone cervicale e vaginale risultava negativa, quindi la ginecologa mi aveva detto che ero fuori pericolo, invece..) A quel punto prendo due giorni di azitromicina, faccio l'esame delle urine con PCR e risulta negativo, ma purtroppo la cistite rimane. Ho fatto un paio di volte l'uricultura in presenza di fastidi acuti ma negativa.
Poi faccio uroflussometria e mi fa flusso continuo di entità ridotta e residuo post minzionale sopra i limite del tollerabile. Ecografia renovescicale rileva pareti leggermente inspessite e cristalluria iperecogena. L'urologo che ora dovrò risentire con i risultati dell'ecografia, dopo aver visionato l'uroflussometria proponeva di fare un esame urodinamico e una cistografia e volevo chiedere una parare in merito. Finora ho avuto fastidi notevoli dopo il tampone uretrale e quando mi è stato messo il catetere, non oso immaginare dopo un esame più invasivo e volevo sapere se potevano esserci delle alternative.
Inoltre ho una formazione cistica in contenuto in parte liquido e in parte solido e corpuscolato a limiti netti che nell'ultima eco aveva diametro di 3,5 cmq (pochi mesi fa era inferiore ai 2 cm) può essere una causa della cistite?
Grazie infinite a chi mi risponderà, sono veramente preoccupata ed esasperata,sto problema mi sta condizionando in tutto e mi sta rovinando la mia vita sociale,il rapporto con il mio ragazzo..tutto.. a trentanni non è possibile star così
scrivo in merito a un problema che mi sta affliggendo da circa un anno, da cui purtroppo non riesco a venirne fuori. Iniziò tutto con una forte cistite che se in un primo momento ero riuscita a far passare con mannosio e fermenti lattici, si ripresenta in modo persistente (urinocultura dava nuovamente 1 milione di carica batterica di esterichia coli) cerco di curarla con la stessa terapia naturale ma questa volta non passa, fino a sfociare in pielonefrite con tremori e febbre a 40 per giorni.
Da lì, 15 giorni di ciproxin 1000mg, sembra passare ma poi torna nuovamente, faccio diversi cicli di antibiotici, cure naturali, apparenti leggeri miglioramenti ma si ripresenta puntualmente, sopratutto la notte, da non riuscire a dormire e a portarmi a uno stato di nervosismo e malessere cronico.
Dopo diversi mesi, viene fuori da un tampone uretrale la positività alla clamidia, son quasi sollevata sperando di aver trovato la causa delle mie sofferenze(due anni prima avevo avuto rapporti con un partner con clamidia, avevo fatto senza neanche far l'esame il ciclo di 2 settimane di bassado e dal tampone cervicale e vaginale risultava negativa, quindi la ginecologa mi aveva detto che ero fuori pericolo, invece..) A quel punto prendo due giorni di azitromicina, faccio l'esame delle urine con PCR e risulta negativo, ma purtroppo la cistite rimane. Ho fatto un paio di volte l'uricultura in presenza di fastidi acuti ma negativa.
Poi faccio uroflussometria e mi fa flusso continuo di entità ridotta e residuo post minzionale sopra i limite del tollerabile. Ecografia renovescicale rileva pareti leggermente inspessite e cristalluria iperecogena. L'urologo che ora dovrò risentire con i risultati dell'ecografia, dopo aver visionato l'uroflussometria proponeva di fare un esame urodinamico e una cistografia e volevo chiedere una parare in merito. Finora ho avuto fastidi notevoli dopo il tampone uretrale e quando mi è stato messo il catetere, non oso immaginare dopo un esame più invasivo e volevo sapere se potevano esserci delle alternative.
Inoltre ho una formazione cistica in contenuto in parte liquido e in parte solido e corpuscolato a limiti netti che nell'ultima eco aveva diametro di 3,5 cmq (pochi mesi fa era inferiore ai 2 cm) può essere una causa della cistite?
Grazie infinite a chi mi risponderà, sono veramente preoccupata ed esasperata,sto problema mi sta condizionando in tutto e mi sta rovinando la mia vita sociale,il rapporto con il mio ragazzo..tutto.. a trentanni non è possibile star così
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Cara lettrice,
con una sintomatologia come la sua diventa importante effettuare una cistoscopia (esame semplice ambulatoriale, una urodinamica e chiarire la natura delle sue "cistiti"
si rivolga ad un centro ospedaliero di urologia ginecologica
cari saluti
con una sintomatologia come la sua diventa importante effettuare una cistoscopia (esame semplice ambulatoriale, una urodinamica e chiarire la natura delle sue "cistiti"
si rivolga ad un centro ospedaliero di urologia ginecologica
cari saluti
Dott. Diego Pozza
www.andrologia.lazio.it
www.studiomedicopozza.it
www.vasectomia.org
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 4.7k visite dal 28/08/2014.
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Approfondimento su Cistite
La cistite è un'infiammazione della vescica che si avverte con frequente bisogno di urinare, con bruciore o dolore. Si può curare con farmaci o rimedi naturali.