Post operazione frenuloplastica con asportazione parziale del frenulo bianco e grosso
Gentili dottori,
Pochi giorni fa ho eseguito un piccolo intervento di frenuloplastica (diagnosi: frenulo corto e prepuzio esuberante). Il frenulo prima dell' intervento si presentava interamente di colore biancastro e più grosso del "normale". L' urologo mi detto che la continua tensione può aver provocato lesioni al frenulo (piccoli lesioni erano difatti già visibili anche a occhio nudo su tutto il frenulo) che, col passare del tempo, si è ricostruito naturalmente in malo modo provocando quindi una cicatrizzazione ipertrofica esuberante.
In seguito all' intervento, 2/3 del frenulo sono stati asportati, ma è rimasto quell' 1/3 che non è stato toccato per niente (più precisamente, la parte del frenulo attaccata al glande).
L' intervento è andato a buon fine e il post operatorio sembra andare bene e senza intoppi; tuttavia, adesso l' inestetismo è davvero molto evidente e fastidioso alla vista, perché quella parte di frenulo ingrossata, dalla consistenza gommosa e di colore biancastro risalta all' occhio.
L' urologo durante l' intervento mi disse di non voler tagliare quella parte di frenulo per non danneggiare il glande.
La mia domanda è: che Voi sappiate, quella parte di frenulo attaccata al glande è asportabile? Vorrei capirlo sinceramente, perché se il mio urologo dovesse insistere (fra pochi giorni dovrò fare una visita di controllo) che non vuole toccarlo (mentre io gli proporrò di asportarlo come è stato fatto con i restanti 2/3), cambierei specialista.
Mi serve soltanto capire, da Voi professionisti, se quella parte di frenulo si può togliere o no senza danneggiare effettivamente il glande.
Grazie in anticipo.
Saluti.
P.S. Per il post-intervento sto semplicemente applicando, su indicazione dell' urologo, gentamicina+betametasone due volte al dì sui punti, dopo aver accuratamente disinfettato e pulito tutta la zona operata.
Pochi giorni fa ho eseguito un piccolo intervento di frenuloplastica (diagnosi: frenulo corto e prepuzio esuberante). Il frenulo prima dell' intervento si presentava interamente di colore biancastro e più grosso del "normale". L' urologo mi detto che la continua tensione può aver provocato lesioni al frenulo (piccoli lesioni erano difatti già visibili anche a occhio nudo su tutto il frenulo) che, col passare del tempo, si è ricostruito naturalmente in malo modo provocando quindi una cicatrizzazione ipertrofica esuberante.
In seguito all' intervento, 2/3 del frenulo sono stati asportati, ma è rimasto quell' 1/3 che non è stato toccato per niente (più precisamente, la parte del frenulo attaccata al glande).
L' intervento è andato a buon fine e il post operatorio sembra andare bene e senza intoppi; tuttavia, adesso l' inestetismo è davvero molto evidente e fastidioso alla vista, perché quella parte di frenulo ingrossata, dalla consistenza gommosa e di colore biancastro risalta all' occhio.
L' urologo durante l' intervento mi disse di non voler tagliare quella parte di frenulo per non danneggiare il glande.
La mia domanda è: che Voi sappiate, quella parte di frenulo attaccata al glande è asportabile? Vorrei capirlo sinceramente, perché se il mio urologo dovesse insistere (fra pochi giorni dovrò fare una visita di controllo) che non vuole toccarlo (mentre io gli proporrò di asportarlo come è stato fatto con i restanti 2/3), cambierei specialista.
Mi serve soltanto capire, da Voi professionisti, se quella parte di frenulo si può togliere o no senza danneggiare effettivamente il glande.
Grazie in anticipo.
Saluti.
P.S. Per il post-intervento sto semplicemente applicando, su indicazione dell' urologo, gentamicina+betametasone due volte al dì sui punti, dopo aver accuratamente disinfettato e pulito tutta la zona operata.
[#1]
Caro Utente,essendo trascorso troppo poco tempo dall'intervento,non resta che seguire le indicazioni del chirurgo operatore,evitando pareri personali che,mi creda, possono solo portare ad inutili complicazioni.Altro,da questa postazione telematica,non é possibile ipotizzare.Cordialità.
Dr. Pierluigi Izzo
www.studiomedicoizzo.it
info@studiomedicoizzo.it
[#3]
Utente
Egr. Dott. Izzo,
Dopo 7 giorni dall' intervento di frenuloplastica, sono andato oggi all' ospedale (reparto urologia) per la visita di controllo (e lì che mi sono operato), come indicatomi dall' urologo.
La visita è andata bene per quel che concerne la parte di frenulo operata, non sono state registrate anomalie. La ferita si sta pian piano rimarginando, anche se gran parte dei punti sono ancora attaccati, nonostante siano trascorsi i suddetti 7 giorni.
Per la parte di frenulo restante, l' urologo ha effettivamente notato (di nuovo) il "callo fibroso piuttosto grosso" (così l' ha chiamato) sulla parte di frenulo che non aveva operato la prima volta, perché -a suo dire- doveva escludere che l' azione del cortisone (tramite la pomata che applicavo "gentamicina e betametasone") potesse rimediare alla situazione, sgonfiando quella piccola parte di frenulo attaccata alla parte superiore del glande. Così -purtroppo- non è stato e quindi mi ha detto che ad ottobre ci sarà un nuovo intervento un po' più delicato vista la vicinanza al glande.
Tutto come avrei desiderato. La domanda che mi son dimenticato di chiedergli è: visto che sono già passati 7 giorni ed ho applicato due volte al dì la pomata "gentamicina e betametasone" sulla zona operata, devo continuare ancora per i prossimi giorni (14 per l' esattezza a partire da oggi) fino al 14 settembre (data in cui dovrò recarmi di nuovo all' ospedale per stabilire definitivamente il giorno del nuovo intervento con il medico) ad applicare la pomata, oppure a partire da oggi non devo applicarla più? Non vorrei che ci siano controindicazioni nel continuare il trattamento con gentamicina+betametasone dopo oltre 7 giorni!
A voi la risposta.
Saluti.
Dopo 7 giorni dall' intervento di frenuloplastica, sono andato oggi all' ospedale (reparto urologia) per la visita di controllo (e lì che mi sono operato), come indicatomi dall' urologo.
La visita è andata bene per quel che concerne la parte di frenulo operata, non sono state registrate anomalie. La ferita si sta pian piano rimarginando, anche se gran parte dei punti sono ancora attaccati, nonostante siano trascorsi i suddetti 7 giorni.
Per la parte di frenulo restante, l' urologo ha effettivamente notato (di nuovo) il "callo fibroso piuttosto grosso" (così l' ha chiamato) sulla parte di frenulo che non aveva operato la prima volta, perché -a suo dire- doveva escludere che l' azione del cortisone (tramite la pomata che applicavo "gentamicina e betametasone") potesse rimediare alla situazione, sgonfiando quella piccola parte di frenulo attaccata alla parte superiore del glande. Così -purtroppo- non è stato e quindi mi ha detto che ad ottobre ci sarà un nuovo intervento un po' più delicato vista la vicinanza al glande.
Tutto come avrei desiderato. La domanda che mi son dimenticato di chiedergli è: visto che sono già passati 7 giorni ed ho applicato due volte al dì la pomata "gentamicina e betametasone" sulla zona operata, devo continuare ancora per i prossimi giorni (14 per l' esattezza a partire da oggi) fino al 14 settembre (data in cui dovrò recarmi di nuovo all' ospedale per stabilire definitivamente il giorno del nuovo intervento con il medico) ad applicare la pomata, oppure a partire da oggi non devo applicarla più? Non vorrei che ci siano controindicazioni nel continuare il trattamento con gentamicina+betametasone dopo oltre 7 giorni!
A voi la risposta.
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Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 3.2k visite dal 28/08/2014.
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