Prurito anale: può essere una prostatite?
Da quattro anni soffro di prurito anale in seguito alla defecazione
Esso appare come un irritazione: dopo 10 min dalla defecazione, comincia il prurito, aumenta di intensità nell'ora successiva e dopo 4-5 ore cessa.
All' inizio mi è bastato eliminare gli alcolici, poi il caffè, poi ho cominciato a prendere una pastiglia di arvenum, poi ho dovuto spalmare la crema Ruscoroid (senza arvenum) e alla fine Ruscoroid + Arvenum che di fatto elimina i sintomi. Questo però ogni giorno, e la sensazione che la cosa sia progressiva.
Ho fatto 2 analisi rettali che hanno escluso ragadi anali ed emorroidi.
Una visita urologica ha riscontrato alla palpazione una prostata moderatamente ingrossata, ho fatto diversi esami: ricerca clamidia, spermiogramma, spermiografia, uroflussometria, tutti nella norma tranne forse lo spermiogramma:
(motilità: rap.progressivi 38%, lent.progressivi 24, non progressivi 1, immobili 37 - valutazione morfocitologica: forme normali 34%, anom.testa 22%, anom.collo 28%, anom.coda 16%)
Quindi unici dati anomali: prostata ingrossata e leggera (si dice così?) teratozoospermia.
Lo specialista a cui mi sono rivolto, pur riconoscendo di non avere elementi oggettivi per procedere ad una terapia, mi ha proposto una terapia a base di 28 gg di Tavanic (levofloxacina) 250 g 1 volta/die come tentativo di risolvere i sintomi.
L'ipotesi batterica non si può certo escludere, perchè ho avuto rapporti a rischio nel passato, ma non anali e l'unico fastidio è quello descritto sopra, più un infiammazione da miceti sul glande curata (e risolta) con una crema (ci ho pensato solo dopo 3 anni)
Una sola domanda: 28 gg di levofloxacina è una terapia, a vostro avviso, pesante?
Lo specialista mi ha rassicurato, però il mio medico di famiglia è rimasto sorpreso dalla pesantezza della cura, e sarebbe triste giocarsi le caviglie per fare una... prova
Esso appare come un irritazione: dopo 10 min dalla defecazione, comincia il prurito, aumenta di intensità nell'ora successiva e dopo 4-5 ore cessa.
All' inizio mi è bastato eliminare gli alcolici, poi il caffè, poi ho cominciato a prendere una pastiglia di arvenum, poi ho dovuto spalmare la crema Ruscoroid (senza arvenum) e alla fine Ruscoroid + Arvenum che di fatto elimina i sintomi. Questo però ogni giorno, e la sensazione che la cosa sia progressiva.
Ho fatto 2 analisi rettali che hanno escluso ragadi anali ed emorroidi.
Una visita urologica ha riscontrato alla palpazione una prostata moderatamente ingrossata, ho fatto diversi esami: ricerca clamidia, spermiogramma, spermiografia, uroflussometria, tutti nella norma tranne forse lo spermiogramma:
(motilità: rap.progressivi 38%, lent.progressivi 24, non progressivi 1, immobili 37 - valutazione morfocitologica: forme normali 34%, anom.testa 22%, anom.collo 28%, anom.coda 16%)
Quindi unici dati anomali: prostata ingrossata e leggera (si dice così?) teratozoospermia.
Lo specialista a cui mi sono rivolto, pur riconoscendo di non avere elementi oggettivi per procedere ad una terapia, mi ha proposto una terapia a base di 28 gg di Tavanic (levofloxacina) 250 g 1 volta/die come tentativo di risolvere i sintomi.
L'ipotesi batterica non si può certo escludere, perchè ho avuto rapporti a rischio nel passato, ma non anali e l'unico fastidio è quello descritto sopra, più un infiammazione da miceti sul glande curata (e risolta) con una crema (ci ho pensato solo dopo 3 anni)
Una sola domanda: 28 gg di levofloxacina è una terapia, a vostro avviso, pesante?
Lo specialista mi ha rassicurato, però il mio medico di famiglia è rimasto sorpreso dalla pesantezza della cura, e sarebbe triste giocarsi le caviglie per fare una... prova
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Spesso il prurito anale può essere provocato da un prolasso mucoso occulto, ovvero visibile solo in anoscopia. In poche parole, durante lo sforzo defecatorio la mucosa rettale tende a scivolare verso l'esterno del canale anale, rendendo la cute circostante umida e facile sede di dermatite. Il consiglio è di rivolgersi ad un centro di proctologia o chirurgia anorettale, e se il problema è quello valutare se è risolvibile con un ciclo di legature elastiche. Sarei perplesso sulla terapia antibiotica, anche se non ho tutti i dati per poterne valutare bene l'indicazione. Auguri, Stefano Enrico.
Dott. Stefano Enrico
https://www.chirurgo-stefanoenrico.it
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 41.8k visite dal 30/11/2005.
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