Rapporto anale e cistite = escherichia coli?
Buongiorno, dopo 2 giorni di sesso molto intenso (circa 10 ore complessivamente con rapporti di circa 1 ora ciascuno) la mia compagna di anni 48 lamentava i sintomi della cistite: stimolo alla minzione con difficoltà di espulsione delle urine, e bruciore. Lei sostiene che a seguito di intensa attività sessuale, le era già accaduto.
Nel valutare le possibili concause della cistite, oltre alla sindrome della luna di miele, ho letto che la penetrazione dopo un rapporto anale (cosa che è successa) è veicolo ad alto rischio dell'escherichia coli.
La cosa mi preoccupa non poco. Mi sento molto responsabile a posteriori per un comportamento sessuale che andava assolutamente evitato.
Ma ormai la frittata è fatta.
A questo punto mi chiedevo cosa conviene fare: aspettiamo per vedere cosa succede oppure è meglio far subito un prelievo delle urine con antibiogramma?
Attendo con pazienza un vostro cortese parere.
Grazie
Nel valutare le possibili concause della cistite, oltre alla sindrome della luna di miele, ho letto che la penetrazione dopo un rapporto anale (cosa che è successa) è veicolo ad alto rischio dell'escherichia coli.
La cosa mi preoccupa non poco. Mi sento molto responsabile a posteriori per un comportamento sessuale che andava assolutamente evitato.
Ma ormai la frittata è fatta.
A questo punto mi chiedevo cosa conviene fare: aspettiamo per vedere cosa succede oppure è meglio far subito un prelievo delle urine con antibiogramma?
Attendo con pazienza un vostro cortese parere.
Grazie
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Gentile Signore,
è ovvio che certi tipi di comportamento censurabile portino con sè, più che il rischio, quasi la certezza di incorrere in qualche problema sia nel maschio (se il rapporto non è protetto) sia nella femmina. In effetti ennla femmina è il trauma stesso del coito a predisporre alla proverbiale cistite "da luna di miele". E' però evidente la sovrapposizione di una contaminazione non può che amplificare a dismisura i fattori scatenanti. D'ogni modo, immaginiamo che la sua partner non sia totalmente ignara di come comportarsi in caso di cistite, se come pare ne è già stata affetta. In linea di massima, il primo provvedimento da prendere è quello di bere moltissima acqua. In assenza di febbre o disturbi eccezionalmente intensi non è il caso di assumere immediatamente degli antibiotici. Questo andrà fatto se i disturbi non si avviano alla riduzione nel giro di 24-48 ore. A questo punto è consuetudine consigliare l'esecuzione di una urocoltura, ma di iniziare anche contemporaneamente con un antibiotico mirato per le vie urinarie. tutto questo andrà ovviamente fatto con l'avvallo e sotto il controllo del medico curante.
Saluti
è ovvio che certi tipi di comportamento censurabile portino con sè, più che il rischio, quasi la certezza di incorrere in qualche problema sia nel maschio (se il rapporto non è protetto) sia nella femmina. In effetti ennla femmina è il trauma stesso del coito a predisporre alla proverbiale cistite "da luna di miele". E' però evidente la sovrapposizione di una contaminazione non può che amplificare a dismisura i fattori scatenanti. D'ogni modo, immaginiamo che la sua partner non sia totalmente ignara di come comportarsi in caso di cistite, se come pare ne è già stata affetta. In linea di massima, il primo provvedimento da prendere è quello di bere moltissima acqua. In assenza di febbre o disturbi eccezionalmente intensi non è il caso di assumere immediatamente degli antibiotici. Questo andrà fatto se i disturbi non si avviano alla riduzione nel giro di 24-48 ore. A questo punto è consuetudine consigliare l'esecuzione di una urocoltura, ma di iniziare anche contemporaneamente con un antibiotico mirato per le vie urinarie. tutto questo andrà ovviamente fatto con l'avvallo e sotto il controllo del medico curante.
Saluti
Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 64.7k visite dal 24/08/2014.
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Approfondimento su Cistite
La cistite è un'infiammazione della vescica che si avverte con frequente bisogno di urinare, con bruciore o dolore. Si può curare con farmaci o rimedi naturali.