Uretrite abatterica?

Buongiorno,

Sono alle prese con l'ennesimo episodio di uretrite che mi affligge con una frequenza quasi annuale ahimè.

Ogni qual volta ho effettuato esami clinici (urinocultura, spermiocoltura, tamponi) non è stato trovato nulla di rilevante.

Nell'ultima occasione (come in altre), ai dolori uretrali si è associata una secrezione mucosa alla quale l'urinocoltura non ha dato rilevanza clinica, fatta eccezione per una quantità di leucociti pari a 150/microlitro.

Molto spesso questi episodi si associano a disturbi gastrointestinali da colon irritabile. Possibile che esista una relazione tra i due eventi (gastrointestinali e uretrali)? E come si spiega la quantità di leucociti rilevata a fronte dell'urinocoltura negativa?

Ho prenotato l'ennesima visita urologica fra una settimana, ma sarebbe gradita anche una consulenza telematica, visto che a fronte di tante visite non ho mai concluso granchè.

Grazie, cordiali saluti
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Dr. Paolo Piana Urologo 43.6k 1.9k
Gentile Signore,
innanzi tutto bisogna fare molta chiarezza sui termini, poiché la vera "uretrite" è una manifestazione molto caratteristica e perlopiù acuta, accompagnata da segni e sintomi evidenti, primo fra tutti l'emissione di secrezione uretrale al di fuori della minzione. Buona parte dei sintomi irritativi delle basse vie urinarie nel maschio sono in effetti legate in qualche modo alla prostata, che seppure viene materialmente attraversata dall'uretra nel suo primo tratto sotto la vescica, merita attenzioni e terapie diverse rispetto ad una più banale uretrite. La descrizione dei suoi sintomi, i precedenti di secrezione "mucosa" e la spiccata tendenza alla recidiva, non fanno che confermare il nostro sospetto. Il legame tra i disturbi prostatici e la malfunzione intestinale sono sostanziali, al punto che spesso merita più attenzione il versante gastro-enterologico, poiché la prostata e le basse vie urinarie non non che la vittima innocente dello scompiglio funzionale, con relativa alterazione della flora batterica, che avviene nell'ultimo tratto del tubo digerente. Il nostro Collega che la valuterà direttamente dovrà mettere insieme tutti questi elementi e decidere come affrontare la situazione nel migliore dei modi.

Saluti

Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it

[#2]
Attivo dal 2014 al 2014
Ex utente
Grazie mille per la pronta e cortese risposta.

Posso solo farle una domanda "accademica"? La negatività di tutti i test colturali fatti in passato (su urine, liquido seminale, tamponi, pcr e chi più ne ha più ne metta) è compatibile con l'interazione prostata-intestino? In altre parole, una disbiosi intestinale deve comportare necessariamente il passaggio di germi alla prostata per causarne l'infiammazione, o l'infiammazione può avvenire anche solo per "contiguità", senza passaggio di germi?

Grazie ancora, cordiali saluti
[#3]
Dr. Paolo Piana Urologo 43.6k 1.9k
Gentile Signore,
la dimostrazione oggettiva di una infezione a livello delle vie seminali è perlopiù difficile, anche perché oggi molto sovente vengono prescritti antibiotici in modo empirico e questo di fatto "decàpita" ogni situazione sul nascere. Comunque l'interessamento "per contiguità" è certamente presente, le associazioni tra prostatite ad andamento cronico ed emorroidi sono molto frequenti. D'ogni modo queste situazioni, più che dei farmaci, si avvantaggiano di uno stile di vita più controllato, in cui primeggiano l'alimentazione, l'idratazione, la funzione intestinale (appunto), l'attività fisica e quella sessuale.

Saluti
[#4]
Attivo dal 2014 al 2014
Ex utente
Grazie mille per le spiegazioni, gentilissimo.

Cordiali saluti
Prostata

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