Le volte che vado la minzione è normale mai poca
buongiorno a tutti..vorrei chiedere un consulto riguardo un sintomo che sta diventando fastidioso per la mia vita sociale.sono stato in cura per una prostatite per parecchio tempo con dolori inguinali,testicolari e minzioni frequenti. ad oggi le minzioni frequenti non sono sparite anzi puntualmente mi tornano a giorni alterni,appena finisco una minzione ho come la sensazione di avere un incompleto svuotamento e tensione alla vescica.dopo poco tempo entro 1/2 ore devo tornare in bagno e mingere abbondante di nuovo,tutte le volte che vado la minzione è normale mai poca.il numero di minzioni nell'arco della giornata è normale dalle 4/6 volte solo che capita nel corso della stessa di andare di "seguito" per svuotarmi.
di notte non mi alzo quasi mai.quando vado,ogni volta, il getto risulta forte e abbondante(senza impedimenti.).ho notato che le minzioni aumentano se bevo anche solo mezzo bicchiere di vino(non bevo mai).il mese scorso l'urologo che mi ha visitato mi ha detto che la prostata è normale e non infiammata è la mia è solo ansia o stress. altri sintomi che non sono stati presi in considerazione sono fastidio testicoli al tatto e dolore internocoscia sotto inguini.cosa potrebbe essere?? che esami possso fare??grazie
di notte non mi alzo quasi mai.quando vado,ogni volta, il getto risulta forte e abbondante(senza impedimenti.).ho notato che le minzioni aumentano se bevo anche solo mezzo bicchiere di vino(non bevo mai).il mese scorso l'urologo che mi ha visitato mi ha detto che la prostata è normale e non infiammata è la mia è solo ansia o stress. altri sintomi che non sono stati presi in considerazione sono fastidio testicoli al tatto e dolore internocoscia sotto inguini.cosa potrebbe essere?? che esami possso fare??grazie
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Gentile Signore,
se lei è stato visitato direttamente solo alcune settimane fa da un nostro Collega ed i riscontri sono stati quelli che ci ha riferito, certamente noi oggi non possaimo che prender atto della persistenza di taluni suoi disturbi, ma ben poco possiamo aggiungere. Diremmo che in assenza di sospette ostruzioni ed alzate notturne, con un flusso urinario buono, la presenza di una certa "irritabilità" vescicale potrebbe senz'altro rientrare nell'ambito di un problema prostatico cronico, sul quale ci ha a lungo intrattenuti in passato. Non deve stupire che questo non produca alterazioni evidenziabili alla visita ed anche i riscontri ecografici siano piuttosto vaghi. Anche i fastidi incostanti irradiati ai testicoli rientrano in quest'ambito nel quale, per sua fortuna, paiono invece assenti i dolori anche importanti al perineo che caratterizzano le sindromi dolorose pelviche croniche nelle loro espressioni più tipiche. Le ripetiamo che a distanza non si può dire molto di più, certamente non vi sono accertamenti o terapie particolari da consigliarle, facendo un attento bilancio tra i vantaggi che potrebbe realmente trarne e gli effetti collaterali. Il contatto con l'urologo curante deve rimanere comunque sempre aperto, poiché queste situazioni sono in continuo divenire e nulla esclude che in un futuro più o meno prossimo vi sia necessità di prendere altri provvedimenti. Cosa che oviamente noi non le auguriamo!
Saluti
se lei è stato visitato direttamente solo alcune settimane fa da un nostro Collega ed i riscontri sono stati quelli che ci ha riferito, certamente noi oggi non possaimo che prender atto della persistenza di taluni suoi disturbi, ma ben poco possiamo aggiungere. Diremmo che in assenza di sospette ostruzioni ed alzate notturne, con un flusso urinario buono, la presenza di una certa "irritabilità" vescicale potrebbe senz'altro rientrare nell'ambito di un problema prostatico cronico, sul quale ci ha a lungo intrattenuti in passato. Non deve stupire che questo non produca alterazioni evidenziabili alla visita ed anche i riscontri ecografici siano piuttosto vaghi. Anche i fastidi incostanti irradiati ai testicoli rientrano in quest'ambito nel quale, per sua fortuna, paiono invece assenti i dolori anche importanti al perineo che caratterizzano le sindromi dolorose pelviche croniche nelle loro espressioni più tipiche. Le ripetiamo che a distanza non si può dire molto di più, certamente non vi sono accertamenti o terapie particolari da consigliarle, facendo un attento bilancio tra i vantaggi che potrebbe realmente trarne e gli effetti collaterali. Il contatto con l'urologo curante deve rimanere comunque sempre aperto, poiché queste situazioni sono in continuo divenire e nulla esclude che in un futuro più o meno prossimo vi sia necessità di prendere altri provvedimenti. Cosa che oviamente noi non le auguriamo!
Saluti
Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it
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Gentile Signore,
è ovvio che la persistenza o l'evoluzione di un certo tipo di disturbi potrebbe indurre il suo urologo curante a seguire altre strade, fermo restando che queste situazioni irritative a partenza dalla prostata e dalle strutture cisrcostanti restano sempre molto difficili da caratterizzare e pertanto altrettanto difficili da curare in modo mirato.
Saluti
è ovvio che la persistenza o l'evoluzione di un certo tipo di disturbi potrebbe indurre il suo urologo curante a seguire altre strade, fermo restando che queste situazioni irritative a partenza dalla prostata e dalle strutture cisrcostanti restano sempre molto difficili da caratterizzare e pertanto altrettanto difficili da curare in modo mirato.
Saluti
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 1.9k visite dal 17/08/2014.
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