Gli è risultato un adenocarcinoma ben differenziato
Salve
Mi chiamo Simone
Scrivo per mio padre 73 anni
A fine maggio dopo un esame di controllo gli è stato riscontrato un valore del PSA pari a 9 ng/ml.
Dalle biopsie effettuate subito dopo gli è risultato un adenocarcinoma ben differenziato con punteggio di Gleason pari a 3 (3 biopsie su 9 sono risultate positive).
La scintigrafia ossea è risultata negativa, mentre il referto della TAC mi preoccupa molto in quanto sono stati trovati i linfonodi celiaci delle dimensioni max di circa 1 cm.
Volevo sapere se questo è segno certo di metastasi linfonodale, nonostante dalle biopsie e dal PSA sembrerebbe che il tumore fosse ancora localizzato, oppure se l’ingrossamento può essere dovuto ad altre cause anche di vecchia data (15 anni fa è stato operato 3 volte x una appendicite a causa di complicanze da rigetto col filo di sutura).
In caso di certa metastasi quale sarebbe la terapia più indicata?
La brachiterapia della quale ho letto molto bene, in questo caso sarebbe applicabile in concomitanza ad altre terapie oppure è solo utilizzata nei casi di tumori localizzati?
La visita dall’urologo ce l’ha tra 3 settimane e sono parecchio preoccupato ed in ansia.
Vorrei sapere quali sono i centri più specializzati in Veneto per la cura di tale patologia in modo magari da poterli contattare prima possibile.
Grazie
Simone
Mi chiamo Simone
Scrivo per mio padre 73 anni
A fine maggio dopo un esame di controllo gli è stato riscontrato un valore del PSA pari a 9 ng/ml.
Dalle biopsie effettuate subito dopo gli è risultato un adenocarcinoma ben differenziato con punteggio di Gleason pari a 3 (3 biopsie su 9 sono risultate positive).
La scintigrafia ossea è risultata negativa, mentre il referto della TAC mi preoccupa molto in quanto sono stati trovati i linfonodi celiaci delle dimensioni max di circa 1 cm.
Volevo sapere se questo è segno certo di metastasi linfonodale, nonostante dalle biopsie e dal PSA sembrerebbe che il tumore fosse ancora localizzato, oppure se l’ingrossamento può essere dovuto ad altre cause anche di vecchia data (15 anni fa è stato operato 3 volte x una appendicite a causa di complicanze da rigetto col filo di sutura).
In caso di certa metastasi quale sarebbe la terapia più indicata?
La brachiterapia della quale ho letto molto bene, in questo caso sarebbe applicabile in concomitanza ad altre terapie oppure è solo utilizzata nei casi di tumori localizzati?
La visita dall’urologo ce l’ha tra 3 settimane e sono parecchio preoccupato ed in ansia.
Vorrei sapere quali sono i centri più specializzati in Veneto per la cura di tale patologia in modo magari da poterli contattare prima possibile.
Grazie
Simone
[#1]
Gentile utente,
Lei scrive da Treviso che è sede di una prestigiosa Unità Urologica che saprà certemente curare il problema oncologico di Suo padre. Si affidi con tranquilità alle cure degli Urologi della Sua città.
Cordialmente
Lei scrive da Treviso che è sede di una prestigiosa Unità Urologica che saprà certemente curare il problema oncologico di Suo padre. Si affidi con tranquilità alle cure degli Urologi della Sua città.
Cordialmente
Dott. Andrea MOISO
www.amandrologia.it
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 1.9k visite dal 04/08/2008.
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