carcinoma alla prostata

Buona sera
Vi chiedo un cortese riscontro sulla malattia di mio padre (84 anni) al quale, dopo biopsia, è stato diagnosticato un carcinoma prostatico:
IL medico specialista gli ha prescritto una "cura ormonale". Il piano terapeutico prevede per il primo anno, una pastiglia al giorno per 15 gg di DECAPEPTYL AHCL ed una puntura di BICALUTAMIDE AHCL.
L'oggetto del consulto riguarda le possibile interazione con altri farmaci che mio padre sta prendendo per altre patologie:
TAMSULOSIN
AVODART
TOTALIP
CARDIOSAPIRINA
VALPRESSION
Mio padre vorrebbe, logicamente, cominciare subito la cura ma si è dimenticato di chiedere all'urologo che prendeva anche queste medicine.
Ha provato oggi a telefonare in clinica ma lo specialista è andato in ferie e, a quanto sembra, al momento non c'era nessun altro urologo che potesse rispondere. Inoltre, il suo medico curante è anche lui in ferie ed il medico che lo sostituisce ha detto di non saper rispondere e di rivolgersi alla clinica che lo ha assistito (anche se, a questo punto, ho qualche dubbio che anche il medico curante non sia in grado di rispondere).
Vi chiedo, pertanto, anche a titolo informativo, se le medicine per la cura del tumore possono interagire con quelle che mio padre sta già assumendo.

Grazie

Cordiali saluti
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Dr. Paolo Piana Urologo 43k 1.9k
Gentile Signore,
l'opportunità di curare attivamente un tumore della prostata rilevato ad 84 anni dipende molto dalla sua estensione e dalla sua aggressività, nonché dalle condizioni generali del soggetto, con la relativa aspettativa di vita. Buona parte di questi tumori sono infatti destinati ad avere una evoluzione talmente lenta da dover considerare se possa essere maggiore l'impatto degli effetti collaterali della terapia. D'ogni modo, immaginiamo che queste considerazioni siano state fatte dal nostro Collega che ha prescritto la cura. Per intanto, la triptorelina (Decapeptyl) è in fiale e la bicalutamide in compresse, generalmente si inizia appunto con le compresse per 15 giorni, quindi si esegue la prima iniezione. Si prosegue quindi con le iniezioni, con frequenza mensile o trimestrale a seconda della formulazione adottata. In casi particolari si prosegue anche con le compresse di bicalutamide, ma questo non ci pare evidente da quello che ci riferisce, anche se in termini un poco confusi. Per quanto riguarda le interazioni con gli altri farmaci, diremmo non ci sia da attendersi problemi significativi, la cura ormonale ha dei suoi effetti collaterali propri che vi saranno stati spiegati, che in linea di massima non dovrebbero sovrapporsi più di tanto con i disturbi per cui suo padre è già in cura. Unicamente, ci pare che la contemporanea somministrazione della dutasteride (Avodart) diventi ridondante, perché la triptorelina agisce sulla prostata in modo ben più energico. In ogni caso, iniziare la terapia ora o fra 2-3 settimane non ha una differenza sostanziale, se giustamente preferite che questi chiarimenti siano condivisi anche dal vostro urologo di riferimento.

Saluti

Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it

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Utente
Utente
Desidero ringraziarLa di cuore per la tempestività e l'utilità della risposta.
Le confermo che la terapia ormonale è stata valutata, tre le diverse alternative, come quella più opportuna alla luce dell'età del paziente e dello stato della malattia.

Cordiali saluti
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