La seguente terapia

Egregi dottori, vi riassumo brevemente la mia storia clinica del problema oggetto della mia richiesta di consulto:
10 luglio: bruciore post minzione trattato per 3 giorni con ciproxin 500 con remissione dei sintomi fino al 16 luglio.
17 luglio: disturbi della minzione notturna (intermittenza del getto e gocciolamento). Il problema si accentuava durante il giorno successivo.
19 luglio: ecografia dell'addome dalla quale si evidenziava un ingrossamento della prostata. Il medico che mi ha effettuato l'ecografia (specialista in ecografia diagnostica e cardiologia, mi segue anche dal punto di vista cardiologico) consigliava al mio medico di base di prescrivermi la seguente terapia: Tavanic 500 per 10 gg una cps al giorno, Doxazosina da 4 mg (farmaco che io già utilizzo per l'ipertensione) 1 cps al giorno per sempre, Avodart da 0,5 mg 1 cps al giorno per sempre.
30 luglio: ritenzione urinaria acuta che veniva trattata al PS dell'ospedale con inserimento di catetere vescicale semirigido da portare per 3 giorni.
2 agosto: rimozione del catetere vescicale e ripresa della normale minzione (con flusso molto veloce e abbondante) Nei giorni successivi il flusso era regolare e veloce ma soprattutto il pomeriggio mi devo recare ogni ora in bagno per urinare.
7 agosto: visita urologica con ecografia sovrapubica che ha dato i seguenti risultati: PROSTATA TRILOBARE CON DIAMETRI 48mm LL 35mm AP 41mm CC PESO STIMATO 35 GR. L'urologo mi ha consigliato la seguente terapia: UROREC 8mg dopo colazione per sempre, FORPROST 400mg dopo pranzo per 90 gg, AVODART 0,5 mg dopo cena per sempre. Inoltre mi ha consigliato di eliminare DOXAZOSINA 4mg dalla terapia antipertensiva (prendo anche CONGESCOR 1,25 mg 2 cps al giorno) e di farlo sostituire dal cardiologo che mi segue con un altro farmaco. Vengo alle domande:
1) visto che l'UROREC fa parte degli alfa bloccanti e che quindi ha un effetto ipotensivo, secondo il vostro parere, prendendo 3 farmaci al giorno con effetto simile non c'è il rischio di un abbassamento elevato della pressione arteriosa?
2) Il FORPROST ha come componente la Serenoa Repens che ha lo stesso meccanismo di azione dell'AVODART, è possibile secondo voi l'associazione tra i 2 farmaci o si possono creare effetti collaterali nocivi?
Ho espresso queste mie perplessità per quanto riguarda il punto 1) e l'urologo mi ha detto che UROREC ha un effetto ipotensivo minimo e che quindi potevo stare tranquillo. Per quanto riguarda il punto 2) non conoscevo la composizione del FORPROST e quindi non ho chiesto nulla. Gradirei conoscere il vostro parere in proposito in attesa di sottoporre gli stessi quesiti al mio cardiologo di fiducia.
Mi scuso se mi sono dilungato molto nell'esposizione. Vi saluto cordialmente e vi ringrazio per la cortese attenzione.
angelo.
[#1]
Dr. Paolo Piana Urologo 43.7k 1.9k
Gentile Signore,
valutata all'ecografia, la sua prostata non è poi così grande anche se non viene definita la presenza e le dimensioni di un probabile nodo di iperplasia centrale (il cosiddetto adenoma). Per questo motivo, crediamo che il recente episodio ritentivo sia stato causato da una fase di infiammazione o congestione, di dubbia origine infettiva. Come tutte le manifestazioni acute, spesso sono destinate a guarire senza lasciare strascichi importanti, lei stesso ci dice di aver ripreso ad urinare in modo soddisfacente già subito dopo la rimozione del catetere. Pertanto, noi non siamo così convinti che lei abbia davvero bisogno di assumere tutti quei farmaci. D'ogni modo, cercando di rispondere sinteticamente alle sue domande:
1) Gli effetti ipotensivi della silodosina (Urorec, Sylodix), come di tutti gli alfa-litici, sono molto variabili da soggetto a soggetto. Diciamo che in linea di massima potrebbe sostituire la doxazosina in una terapia anti-ipertensiva. Questo va però sottoposto al giudizio del cardiologo e valutato con controlli frequenti nelle prime settimane di terapia.
2) La dutasteride (Avodart) ha un meccanismo d'azione ben più definito dell'estratto vegetale, è potenzialmente più efficace ma anche gravata di qualche effetto collaterale. A nostro parere, l'assunzione contemporanea dei due prodotti non ha interazioni pericolose, ma è indiscutibilmente ridondante.

Saluti

Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it

[#2]
Utente
Utente
Egregio dottor Piana,
La ringrazio per la sua cortese e celere risposta. Stamattina sono stato dal mio medico di base, anche lui ha espresso perplessità sulla sostituzione della doxazosina con l'Urorec; si chiedeva infatti se val la pena cambiare una terapia antiipertensiva che si sta rivelando abbastanza efficace (stamattina i valori erano 120/80, di solito oscillano tra i 120/70 del mattino ai 140/80 della sera) con un farmaco che ha, tutto sommato, effetti terapeutici abbastanza sovrapponibili a quello che prendo sull'ipertrofia prostatica? Lei cosa ne pensa? Inoltre volevo approfittare della Sua cortese disponibilità per chiederle se esiste un sito dove posso attingere notizie univoche e attendibili sul tipo di alimentazione da seguire nella mia situazione. Purtroppo in rete ho trovato notizie molto contrastanti tra di loro.
La ringrazio per la cortese attenzione e La saluto cordialmente
Angelo.
[#3]
Dr. Paolo Piana Urologo 43.7k 1.9k
Gentile Signore,
dubitiamo veramente che l'alimentazione abbia un ruolo sostanziale, una dieta moderata e ragionevolmente variata non può che essere favorevole. D'ogni modo, anche nel nostro sito, si è fatto ripetutamente riferimento a questo libro:

Paolo Giordo. Prostata: cure naturali e alimentazione. Terra Nuova Edizioni 2012

posto che possa servire come fonte di ispirazione e non pretenda l'ubbidienza del Corano!

Saluti
[#4]
Utente
Utente
Grazie per i preziosi consigli.
Cordiali saluti
Angelo
Prostata

La prostata è la ghiandola dell'apparato genitale maschile responsabile della produzione di liquido seminale: funzioni, patologie, prevenzione della salute prostatica.

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