Fitte fianco sinistro
Salve. Mi chiamo Borsatti Sergio e sono di bergamo. Vi scrivo perchè mio padre è da ormai 4 anni che soffre di dolori al fianco sinistro, con fitte che talvolta arrivano a portarload avere conati di vomito; ha eseguito vari esami relativi ai muscoli, ai nervi e alle ossa e persino un esame dei reni dove purtroppo però non è stato riscontrato nulla(dico purtroppo percè è ormai 4 anni che si presentano questi dolori e non sappiamo ancora cosa sia).
Infine una decina di giorni fa gli hanno consigliato di fare un esame, la cistouretrografia retrograda ascendente e minzionale. Il referto è stato il seguente:
Esame eseguito previa introduzione di catetere vescicale e somministrazione di mdc iodato trans-catetere.
all'esame radiografico diretto si evidenziano fleboliti nello scavo pelvico.
la fase retrograda dimostra regolare distensione dell'uretra peniena e bulbare.
regolare progressione del mdc iodato attraverso le restanti porzioni dell'uretra.
a piccolo e medio riempimento si apprezza a destra un reflusso vasco-ureterale passivo di primo grado che determina opacizzazione del tratto distale dell'uretere destro che non appare ectasico.
nelle proiezioni a pieno riempimento non si apprezzano difetti di riempimento endoluminali.
durante la fase minzionale non apprezzabile reflusso vescico-ureteraleda ambo i lati.
regolare distensione del collo vescicale, dell' uretra prostatica e delle restanti porzioni uretrali.
post minzione apprezza minimo residuo vescicale 8ml.
Chiedo per cortesia una delucidazione su questo referto; se qualcosa può essere riscontrato causante dei dolori e delle fitte che prima vi ho descritto e che se, non è cosi, cosa potrebbe essere che causa questi dolori e queste fitte cosi intense da ben 4 anni??
vi ringrazio in anticipo della risposta, nel frattempo porgo cordiali saluti.
Infine una decina di giorni fa gli hanno consigliato di fare un esame, la cistouretrografia retrograda ascendente e minzionale. Il referto è stato il seguente:
Esame eseguito previa introduzione di catetere vescicale e somministrazione di mdc iodato trans-catetere.
all'esame radiografico diretto si evidenziano fleboliti nello scavo pelvico.
la fase retrograda dimostra regolare distensione dell'uretra peniena e bulbare.
regolare progressione del mdc iodato attraverso le restanti porzioni dell'uretra.
a piccolo e medio riempimento si apprezza a destra un reflusso vasco-ureterale passivo di primo grado che determina opacizzazione del tratto distale dell'uretere destro che non appare ectasico.
nelle proiezioni a pieno riempimento non si apprezzano difetti di riempimento endoluminali.
durante la fase minzionale non apprezzabile reflusso vescico-ureteraleda ambo i lati.
regolare distensione del collo vescicale, dell' uretra prostatica e delle restanti porzioni uretrali.
post minzione apprezza minimo residuo vescicale 8ml.
Chiedo per cortesia una delucidazione su questo referto; se qualcosa può essere riscontrato causante dei dolori e delle fitte che prima vi ho descritto e che se, non è cosi, cosa potrebbe essere che causa questi dolori e queste fitte cosi intense da ben 4 anni??
vi ringrazio in anticipo della risposta, nel frattempo porgo cordiali saluti.
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Gentile Giovanotto,
sostanzialmente l'ultimo accertamento non segnala nulla di significativo in particolare correlabile con dei sintomi così evidenti. Il modesto reflusso individuato non può essere colpevolizzato più di tanto, anche perché, se mai fosse, sarebbe evidente un legame diretto tra l'urinare e la comparsa del dolore, cosa che lei non ci ha evidenziato. Senz'altro il pensiero va più facilmente ad una causa di tipo genericamente "ortopedico" e ben si sa quanto in questo campo sia molto difficile evidenziare chiaramente l'origine del disturbo. Talora una visita diretta molto attenta può dire di più di molti accertamenti. Dal nostro punto di vista possiamo dire che mancherebbe solo una TAC alla catena di esami tendenti ad escludere con certezza ogni causa urologica. Le indicazioni andranno però calibrate da un nostro Collega specialista in urologia che abbia la pazienza e la sensibilità di riprendere il filo del discorso.
Saluti
sostanzialmente l'ultimo accertamento non segnala nulla di significativo in particolare correlabile con dei sintomi così evidenti. Il modesto reflusso individuato non può essere colpevolizzato più di tanto, anche perché, se mai fosse, sarebbe evidente un legame diretto tra l'urinare e la comparsa del dolore, cosa che lei non ci ha evidenziato. Senz'altro il pensiero va più facilmente ad una causa di tipo genericamente "ortopedico" e ben si sa quanto in questo campo sia molto difficile evidenziare chiaramente l'origine del disturbo. Talora una visita diretta molto attenta può dire di più di molti accertamenti. Dal nostro punto di vista possiamo dire che mancherebbe solo una TAC alla catena di esami tendenti ad escludere con certezza ogni causa urologica. Le indicazioni andranno però calibrate da un nostro Collega specialista in urologia che abbia la pazienza e la sensibilità di riprendere il filo del discorso.
Saluti
Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 1.3k visite dal 05/08/2014.
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