Neoplasia vescicale conviene attendere?
Salve, dopo episodi di ematuria nelle urine e dopo una prima cura con medicinali, l'urologo ha prescritto a mio padre una cistoscopia dalla quale risulta :
INDICAZIONE ALLA CISTOSCOPIA : Macroematuria
URETRA: Allungata la sezione prostatica
COLLO VESCICALE: Beante
MEATI ERETERALI: In sede
VESCICA: Neoformazione di aspetto superficiale
DIAMETRO MAX: 50mm
SEDE: Collo vescicake
TERAPIA CONSIGLIATA: Intervento chirurgico di resezione endoscopica di neoplasia uroteliale. Si consiglia eseguire Uro- TAC
CONCLUSIONI: Neoformazione vescicale
Effettuata TAC addome completo con mdc
Referto
Follow-up in paziente sottoposto a Turbt per neoplasia vescicale con presenza all'attuale uterocistoscopia di neoformazione di aspetto superficiale al collo vescicale.
Vescica: distesa, senza evidenti lesioni espansive aggettantidi parete anche in relazione alla ipertrofia prostatica che determina impronta sul fondo vescicale.
Collo vescicale non valutabile.
Non evidenti difetti endoluminali a carico degli ureteri.
Non si osservano sostanziali variazioni rispetto al precedente esame eseguito in data 06/03/2013; in particolare non evidenti localizzazioni secondarie a carico degli organi parenchimatosi dell'addome.
Non evidenti linfoadenopatie nei piani in esame ne versamento libero.
Non evidenti, nei limiti consentiti dalla metodica, lesioni ossee focali a carico dei segmenti esaminati.
Tornato dall'urologo, questo dice che dalla TAC non risulta alcuna neoplasia e che comunque risulta dalla cistoscopia e quindi va rimossa ma senza fretta.
Quindi mio padre sarà contattato a settembre o ad ottobre. Nel caso di ulteriore e forte ematuria il suo consiglio è quello di rivolgersi al pronto soccorso.
Ora la mia domanda è: Si puo' stare tranquilli e aspettare? Questa calma non ci fa stare tranquilli dato che una neoplasia non va in ferie.
Cosa si deve fare?
Ringrazio anticipatamente.
INDICAZIONE ALLA CISTOSCOPIA : Macroematuria
URETRA: Allungata la sezione prostatica
COLLO VESCICALE: Beante
MEATI ERETERALI: In sede
VESCICA: Neoformazione di aspetto superficiale
DIAMETRO MAX: 50mm
SEDE: Collo vescicake
TERAPIA CONSIGLIATA: Intervento chirurgico di resezione endoscopica di neoplasia uroteliale. Si consiglia eseguire Uro- TAC
CONCLUSIONI: Neoformazione vescicale
Effettuata TAC addome completo con mdc
Referto
Follow-up in paziente sottoposto a Turbt per neoplasia vescicale con presenza all'attuale uterocistoscopia di neoformazione di aspetto superficiale al collo vescicale.
Vescica: distesa, senza evidenti lesioni espansive aggettantidi parete anche in relazione alla ipertrofia prostatica che determina impronta sul fondo vescicale.
Collo vescicale non valutabile.
Non evidenti difetti endoluminali a carico degli ureteri.
Non si osservano sostanziali variazioni rispetto al precedente esame eseguito in data 06/03/2013; in particolare non evidenti localizzazioni secondarie a carico degli organi parenchimatosi dell'addome.
Non evidenti linfoadenopatie nei piani in esame ne versamento libero.
Non evidenti, nei limiti consentiti dalla metodica, lesioni ossee focali a carico dei segmenti esaminati.
Tornato dall'urologo, questo dice che dalla TAC non risulta alcuna neoplasia e che comunque risulta dalla cistoscopia e quindi va rimossa ma senza fretta.
Quindi mio padre sarà contattato a settembre o ad ottobre. Nel caso di ulteriore e forte ematuria il suo consiglio è quello di rivolgersi al pronto soccorso.
Ora la mia domanda è: Si puo' stare tranquilli e aspettare? Questa calma non ci fa stare tranquilli dato che una neoplasia non va in ferie.
Cosa si deve fare?
Ringrazio anticipatamente.
[#1]
Gentile Signore,
la contraddizione è evidente, poiché una neoformazione di 50 mm (cinque centimetri) non può sfuggire alla TAC, Invece, in condizioni di cattiva visibilità endoscopica o di un "occhio" non molto allenato, l'ingrossamento del lobo medio della prostata, chi impronta il labbro posteriore del collo vescicale può essere scambiato per una neoformazione. La situazione meriterebbe comunque di essere definitivamente chiarita con una ecografia appena possibile ed una endoscopia, con maggiore calma.
Saluti
la contraddizione è evidente, poiché una neoformazione di 50 mm (cinque centimetri) non può sfuggire alla TAC, Invece, in condizioni di cattiva visibilità endoscopica o di un "occhio" non molto allenato, l'ingrossamento del lobo medio della prostata, chi impronta il labbro posteriore del collo vescicale può essere scambiato per una neoformazione. La situazione meriterebbe comunque di essere definitivamente chiarita con una ecografia appena possibile ed una endoscopia, con maggiore calma.
Saluti
Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it
[#4]
Utente
Ci siamo rivolti ad un altro urologo per una ulteriore opinione e lui ci ha confermato (guardando il cd della TAC) che la neoformazione di 50 mm c'è ed è da asportare.
Ha confermato anche l'ipertrofia prostatica.
L' intervento presso quest'altra struttura sarà possibile fra due mesi circa.
Cosa dobbiamo fare? Aspettare? Non è rischioso perdere altro tempo?
Ha confermato anche l'ipertrofia prostatica.
L' intervento presso quest'altra struttura sarà possibile fra due mesi circa.
Cosa dobbiamo fare? Aspettare? Non è rischioso perdere altro tempo?
[#7]
La scelta di rivolgersi a strutture private, ovvero intrattenere un rapporto libero professionale con il proprio specialista di riferimento (cosiddetta libera professione intra-muraria) e ovviamente a vostra totale discrezione e porterebbe asd una soluzione senz'altro più rapida. Come abbiamo detto però, in qusto caso non sarebbe corretto far pesare eccessivamente un'urgenza assoluta. Senz'altro, nella vostra zona vi sono nostri Colleghi certamente in grado di gestire questa situazione nel migliore dei modi.
[#8]
Utente
Salve, siamo arrivati al 24 novembre e mio padre non ha ancora subito l'asportazione della neoplasia...
Effettuata nuovamente, in data 04/11/14, una endoscopia urologica dove viene indicata: presenza di neoplasia di aspetto solido di 2 cm retrovescicale.
A questo punto puo' essere che la neoplasia si sia ridotta da 5 a 2 cm?
Può essere che una cura erboristica di potenti antiossidanti abbia fatto regredire la neoplasia?
Possiamo procedere ad una ecografia per verificare effettivamente a quanti centimetri corrisponda?
Dobbiamo ancora spettare?
Saluti
Effettuata nuovamente, in data 04/11/14, una endoscopia urologica dove viene indicata: presenza di neoplasia di aspetto solido di 2 cm retrovescicale.
A questo punto puo' essere che la neoplasia si sia ridotta da 5 a 2 cm?
Può essere che una cura erboristica di potenti antiossidanti abbia fatto regredire la neoplasia?
Possiamo procedere ad una ecografia per verificare effettivamente a quanti centimetri corrisponda?
Dobbiamo ancora spettare?
Saluti
[#9]
Diremmo che ad oggi sia trascorso il tempo per il quale poteva essere ragionevole attendere. D'ora in avanti l'intervento dovrebbe essere eseguito in modo sollecito, per qualunque via praticabile. Non possiamo ammettere che la neoformazione si sia ridotta nel frattempo grazie alle cure erboristiche, molto più facile che si tratti di stime differenti della misura, che sempre e comunque vengono effettuate "ad occhio" e quindi sono molto soggettive.
Questo consulto ha ricevuto 11 risposte e 3.9k visite dal 02/08/2014.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.
Approfondimento su Prostata
La prostata è la ghiandola dell'apparato genitale maschile responsabile della produzione di liquido seminale: funzioni, patologie, prevenzione della salute prostatica.