Relazione tra comportamenti sessuali e sintomi minzione

Gentili dottori,

Sono un ragazzo di 27 anni. Volevo sapere se ci può essere una correlazione tra una intensa attività sessuale negli ultimi anni, diciamo una volta al giorno nelle diverse forme, e alcuni sintomi relativi alla minzione che ho iniziato ad avere da alcuni mesi:
-sensazione di perdita di gocce di urina dall'uretra post minzione
-pressione del gettito dell'urina basso
-sensazione di blocco della regione pubica e estrema difficoltà a iniziare la minzione, che dopo pochi ml si blocca
-senso di vescica che non si svuota completamente
-senso di lieve bruciore non appena la vescica comincia a riempirsi nuovamente e voglia di svuotarla anche se non è piena

Alcune volte poi capita che in seguito a un piccolo sforzo nell'andare di corpo, nelle successive due ore devo andare in bagno urgentemente (tipo senso di bruciore) ma faccio tanta urina trasparente, a più riprese, finchè la situazione si calma. Questo mi succede anche se bevo quantità elevate d'acqua in poco tempo.

grazie

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Dr. Paolo Piana Urologo 43.1k 1.9k
Gentile Giovanotto,
tutte le manifestazioni di cui ci riferrisce si corelano ad una condizione irriattiva o comunque alterata delle basse vie urinarie, segnatamente la prostata ed il collo della vescica. Questi andranno ovviamente accertati nei modi più opportuni, partendo dalla visita diretta di un nostro Collega specialista in urologia. Quanto questi disturbi siano correlati con l'attività sessuale è difficile dire, anche se solo un vero eccesso continuato potrebbe al limite esserne la causa indiscussa. Non ci pare che sia così, da quanto ci racconta, anche se una certa "calma" ragjonevole potrebbe comunque contribuire a non accentuare ulteriormente i disturbi.

Saluti

Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it

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Attivo dal 2009 al 2019
Ex utente
Grazie per la risposta Dr. Piana.
Certamente ho già prenotato una visita e farò tutti gli esami del caso mi saranno consigliati.

In quali termini un eccesso continuato potrebbe esserne la causa? Potrebbe l'intensa attività portare a modificazioni dei muscoli oppure a infiammazioni/ingrossamenti della prostata tali da procurare sintomi ostruttivi, od a limite infiammazioni di tutto il tratto urinario?

Se questa fosse la causa, è possibile aver provocato danni "irreparabili"? Quali accorgimenti è meglio utilizzare in questo caso in attesa degli accertamenti?
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Dr. Paolo Piana Urologo 43.1k 1.9k
Nulla di irreparabile, per carità! Rifugga da pericolosi quanto assolutamente ingiustificati sensi di colpa"
Per il resto, l'apparato genitale - come tutto il resto del corpo umano - non è un apparecchio meccanico, fatto di catene ed ingranaggi. Inoltre, non tutti possono dimostrare la stessa resistenza e modelli di vita e comportamento del tutto inadeguati possono spingere a pensare che sia normale, ciò che normale non è. Il buon senso, più che il consiglio del medico debbono portare a riportare tutto entro i limiti della ragionevolezza.

Saluti
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Attivo dal 2009 al 2019
Ex utente
Salve ancora.

Ho effettuato una ecografica vescico prostatica che ha evidenziato la presenza di numerose calcificazioni prostatiche, oltre a struttura disomogenea della prostata e pareti della vescica leggermente ispessite.
A questo punto aspettando la visita mi chiedevo quali esami sarebbero consigliati in questo momento per verificare che non ci sia una infiammazione/infezione in atto che possa quantomeno concorrere ai sintomi che ho descritto.
Possono le calcificazioni, in sede centrale, rappresentare un ostacolo al normale flusso dell'urina e quindi dei sintomi ostruttivi che ho menzionato?
grazie
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Dr. Paolo Piana Urologo 43.1k 1.9k
Le calcificazioni prostatiche sono evidente segno di infiammazioni precedenti e ormai stabilizzate. In genere non causano ostruzione urinaria.
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Attivo dal 2009 al 2019
Ex utente
Buongiorno, se di interesse aggiorno la situazione.
Il medico urologo che mi ha visitato non ha trovato segni di infiammazioni prostatiche/congestione alla palpazione e ha detto che svuoto bene la vescica (mi ha fatto urinare giusto prima della visita).
Mi ha dunque prescritto un alfalitico (Xatral) da prendere fino a nuovo ordine in attesa degli esami di urinocoltura, del liquido seminale e flussimetria. Non ho però ancora iniziato il farmaco per i timori legati agli effetti collaterali: il quadro generale dei sintomi è migliorato da solo praticamente interrompendo l'attività sessuale, anche se il mitto resta un po 'debole (è cosi da un bel po' e mi accorgo di aver realizzato la cosa soltanto adesso). La notte non mi sto svegliando più per urinare o comunque, se succede l'orario si è spostato di molto in avanti e l'urgenza non è più cosi impellente. No variazioni nell'assunzione di liquidi pre-notte.

I miei dubbi al momento sono:
- perchè il quadro è migliorato smettendo l'attività sessuale (1 volta in 11 gg)
- L'ecografia ha mostrato un residuo di 150cc. Può essere dovuto alla "coercizione" provocata dall'esame (0,8 litri di acqua in un'ora)?
- Se positive le colture evidentemente ci sarà una infezione latente da curare, ma se negative si può star certi che non ci sia alcuna infiammazione al momento?
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Dr. Paolo Piana Urologo 43.1k 1.9k
Gentile Giovanotto,
se lei ritiene di urinare in modo accettabile, assumere l'alfuzosina (Xatral) non è indispensabile, d'ogni modo gli effetti collaterali non sono certo così pericolosi come lei li ritiene. Per venire ai suoi dubbi:
1) Questo è difficile da spiegare con gli elementi a nostra disposizione, d'altronde i comportamenti e le reazioni del corpo umano sono perlopiù abbastanza imprevedibili:
2) La valutazione del residuo effettuata dopo l'ecografia va sempre presa con moltissimo senso critico, il più delle volte è ampiamente sovrastimata per le cause che lei ha ben compreso;
3) Anche i risultati delle colture, specialmente sul liquido seminale e tampone uretrale vanno sempre prese molto "con le molle" poiché le possibilità di contaminazione sono piuttosto elevate e si rischia di scatenare la battaglia degli antibiotici senza alcun motivo. Nel senso che tutti i risultati devono essere attentamente rapportati ai suoi sintomi reali ed a quanto rilevato dalla visita diretta e dagli altri accertamenti.

Saluti
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Attivo dal 2009 al 2019
Ex utente
Grazie mille dr. Piana.
Le mie sensazioni mi portano a pensare che i meccanismi che agiscono sugli sfinteri (muscoli o valvole o quello che siano) durante l'attività sessuale, messi sotto sforzo, abbiano potuto in qualche modo consumarli oppure renderli non più performanti come dovrebbe essere naturale. Non sono un medico e quindi parlo solo per istinto, ma chissà se quel che penso abbia un qualche riscontro scientifico nella realtà.
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Dr. Paolo Piana Urologo 43.1k 1.9k
Alla sua bella età. stia pur tranquillo che nulla è consumato, anzi bi sono delle ottime possibilità che tutto rientri nei limiti, magari per molti anni.