Infezione da klebsiella
Gentilissimo Dott. vorrei chiederLe un consulto per mia sorella che è affetta da infezione da klabsiella, in base ai risultati delle analisi dell'urinocultura appena ritirati. Tali valori indicano la presenza del suddetto batterio con 100.000 U/ml. Ora, le mie richiesta erano diverse: tale valore è indice di cosa(che io sappia può indicare la presenza di cistiti)? Tale batterio può influenzare altri organi? come mia sorella ha preso tale infezione (mi viene da pensare che più volte recentemente ci siamo recati in ospedale a fare visita a mia mamma ricoverata, può averla presa lì)? Le volevo chiedere quale secondo Lei dovrebbe essere la cura antibiotica più forte perchè ho letto che è efficace in monuril, l'agumentin o il Virkon (se dall'antibiogramma non risulta resistente a nessuno di questi o altri quale somministrare?); è il caso di fare secondo Lei altri esami più approfonditi o tamponi vaginali?La ringrazio anticipatamente per la Sua disponibilità e cortesia e Le auguro una buona giornata:-)
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Caro lettore,
la Klebsiella è un microrganismo che è caratterizzato da numerose "famiglie" . Questo elemento è importante per stabilirne l'origine e per impostare la terapia che generalmente richiede sempre la presenza di un antibiogramma , cioè l'indicazioni esatte di quale antibiotico è efficace per quel ceppo particolare di Klebsiella. Altre indagini , prima della loro esecuzione, è bene richiederle dopo una rivalutazione in diretta da parte dell'urologo.
Un cordiale saluto.
Giovanni Beretta
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la Klebsiella è un microrganismo che è caratterizzato da numerose "famiglie" . Questo elemento è importante per stabilirne l'origine e per impostare la terapia che generalmente richiede sempre la presenza di un antibiogramma , cioè l'indicazioni esatte di quale antibiotico è efficace per quel ceppo particolare di Klebsiella. Altre indagini , prima della loro esecuzione, è bene richiederle dopo una rivalutazione in diretta da parte dell'urologo.
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Giovanni Beretta M.D.
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Utente
La ringrazio di avermi risposto così velocemente!!!Sò che esistono varie "famiglie" di Klebsiella, ma dal laboratorio di analisi non è stata specificata quale sia il sottotipo di klbsiella interessato. La ringrazio comunque dell'attenzione che mi ha dato, seguirò i suoi consigli, Buona Giornata!!!
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Ci aggiorni comunque , se lo desidera.
Un cordiale saluto
Giovanni Beretta
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Utente
Genilissimo Dott. mia sorella ha effettualo dinuovo l'urinocoltura con l'antibiogramma (il quale però non era stato fato la priamvolta) solo che il microrganismo trovato non è più il Klebsiella ma il Proteus mirabilis (promir) con una incidenza di 50.000 UFC/ml,è un valore per il quale mi devo preoccupure, di cosa è indicativo e inoltre il batterio Klabsiella dove è andato a finire? Possibile che l'infezione da Klabsiella è stata subito debellata (senza l'utilizzo di alcun antibiotico!!!) e al contempo è sopraggiunta un'infezione da Proteus mirabilis (promir), o è più porobabile un errore da parte del laboratorio d'analisi (dato che ho letto che entrambi i batteri sono di origine intestinale)?Chiedo qualche chiarimento, se è possibile, ringraziandola anticipatamante per la Sua disponibilità, La saluto augurandole una buona serata!!!
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Caro lettore,
è possibile che sua sorella abbia risposto in modo autonomo, attraverso il suo sistema immunitario, e quindi ha da sola eliminato il ceppo prima presente. Per la presenza del Proteus poi dobbiamo ricordare che una carica batterica come quella da lei indicata, in assenza di sintomi o disturbi significativi, di solito indica semplicemente una contaminazione esterna del campione considerato(generalmente durante la raccolta) e non una infezione delle vie urinarie. Tuttavia in certi casi anche un numero di colonie inferiore a 100.000 per ml non esclude del tutto la presenza di una infezione e tutto questo deve essere valutato in rapporto al quadro clinico complessivo della signora (sintomi, storia clinica, leucociti nelle urine , ecc, ecc). A questo punto comunque si ritorna alla necessità di una diretta ed attenta valutazione clinica da parte di un esperto urologo.
Ancora un cordiale saluto.
Giovanni Beretta
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è possibile che sua sorella abbia risposto in modo autonomo, attraverso il suo sistema immunitario, e quindi ha da sola eliminato il ceppo prima presente. Per la presenza del Proteus poi dobbiamo ricordare che una carica batterica come quella da lei indicata, in assenza di sintomi o disturbi significativi, di solito indica semplicemente una contaminazione esterna del campione considerato(generalmente durante la raccolta) e non una infezione delle vie urinarie. Tuttavia in certi casi anche un numero di colonie inferiore a 100.000 per ml non esclude del tutto la presenza di una infezione e tutto questo deve essere valutato in rapporto al quadro clinico complessivo della signora (sintomi, storia clinica, leucociti nelle urine , ecc, ecc). A questo punto comunque si ritorna alla necessità di una diretta ed attenta valutazione clinica da parte di un esperto urologo.
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Ci tenga sempre aggiornati comunque , se lo desidera.
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Questo consulto ha ricevuto 8 risposte e 25.3k visite dal 01/08/2008.
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