Informazioni su terapia PROSTIVA-TUNA.
Soffrendo di Ipertrofia Prostatica Benigna e non sopportando la terapia medica, desideravo sapere se la terapia PROSTIVA-TUNA può essere una buona alternativa (ho letto delle altre forme di chirurgia che provocano effetti collaterali sulla vita sessuale) anche se da quanto ho letto deve essere ripetuta dopo 5 anni.
Grazie
Grazie
[#1]
Gentile Signore,
il trattamento "T.U.N.A." (Trans-urethral needle ablation) è un'applicazione locale di calore, rilasciato attravero due piccoli aghi inseriti endoscopicamente nei lobi prostatici ingrossati. Il calore crea delle alterazioni nel tessuto circostante, che andando incontro alla cicatrizzazione si riduce anche parzialmente di volume. E' da considerare un approccio scarsamente invasivo (necessita comunque di anestesia, seppure locale), privo di sanguinamento, ma dal significato sostanzialmente palliativo e limitato ad ingrossamenti sintomatici di lieve/media entità. Per questi motivi, quindi per la variabililità dei risultati e a discutibilità dell'efficacia, pur essendo stato presentato almeno 20 anni fa, non ha mai riscosso un grosso successo. Più recentemente la diffusione delle ben più efficaci procedure basate sul laser ha ulteriormente ridotto la diffusione di questa tecnica.
Saluti
il trattamento "T.U.N.A." (Trans-urethral needle ablation) è un'applicazione locale di calore, rilasciato attravero due piccoli aghi inseriti endoscopicamente nei lobi prostatici ingrossati. Il calore crea delle alterazioni nel tessuto circostante, che andando incontro alla cicatrizzazione si riduce anche parzialmente di volume. E' da considerare un approccio scarsamente invasivo (necessita comunque di anestesia, seppure locale), privo di sanguinamento, ma dal significato sostanzialmente palliativo e limitato ad ingrossamenti sintomatici di lieve/media entità. Per questi motivi, quindi per la variabililità dei risultati e a discutibilità dell'efficacia, pur essendo stato presentato almeno 20 anni fa, non ha mai riscosso un grosso successo. Più recentemente la diffusione delle ben più efficaci procedure basate sul laser ha ulteriormente ridotto la diffusione di questa tecnica.
Saluti
Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it
[#3]
Gentile Signore,
purtroppo non esiste un valido compromesso tra ottenere un buon risultato "idraulico" e mantenere inalterata l'eiaculazione. Qualsiasi intervento che tende ad aumentare il flusso dell'urina aprendo il collo vescicale, inevitabilmente induce l'eiaculazione retrograda, di entità variabile e non completamente prevedibile. È però doveroso precisare che la riduzione dell'emissione esterna del liquido seminale non induce alcuna alterazione nella funzione sessuale a livello di potenza e sensibilità, pertanto influisce solo sulla fertilità, cosa che a 62 anni non dovrebbe più costituire una priorità. L'intervento endoscopico disostruttivo con il "laser verde" è oggi sulla cresta dell'onda, poiché permette di eseguire disotruzioni genereose con minimo sanguinamento e soprattutto con possibilità di riprendere la minzione spontanea in tempi brevissimi, quindi con ricoveri ospedalieri non superiori alle 24 ore. i risultati a distanza sono peraltro del tutto simili ad interventi eseguiti con altre tecniche, come la TURP classica oppure l'impiego di altri tipi di laser (olmio, tullio).
Saluti
purtroppo non esiste un valido compromesso tra ottenere un buon risultato "idraulico" e mantenere inalterata l'eiaculazione. Qualsiasi intervento che tende ad aumentare il flusso dell'urina aprendo il collo vescicale, inevitabilmente induce l'eiaculazione retrograda, di entità variabile e non completamente prevedibile. È però doveroso precisare che la riduzione dell'emissione esterna del liquido seminale non induce alcuna alterazione nella funzione sessuale a livello di potenza e sensibilità, pertanto influisce solo sulla fertilità, cosa che a 62 anni non dovrebbe più costituire una priorità. L'intervento endoscopico disostruttivo con il "laser verde" è oggi sulla cresta dell'onda, poiché permette di eseguire disotruzioni genereose con minimo sanguinamento e soprattutto con possibilità di riprendere la minzione spontanea in tempi brevissimi, quindi con ricoveri ospedalieri non superiori alle 24 ore. i risultati a distanza sono peraltro del tutto simili ad interventi eseguiti con altre tecniche, come la TURP classica oppure l'impiego di altri tipi di laser (olmio, tullio).
Saluti
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 6.9k visite dal 31/07/2014.
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