Ricaduta della prostatite
Salve mi chiamoi Marco e sono di Torino, vi chiedo un consulto, per quanto riguarda una mia ricaduta della prostatite, tre mesi fa ho iniziato ad avvertire dolore nella minzione, credevo fosse un problema di cistite, e ho trascurato i sintomi, continuando a fare le stesse cose che facevo prima, quindi bevendo aime' la mia birra, mangiando disordinatamente ecc ecc...
dopo una settimana circa avvertii una grossa difficolta' a urinare e sensazione di corpo estraneo nell'uretra, alche' prenotai subito una visita dallo stesso urologo che opero' di IPB mio padre, e di tumore i miei zii, la diagnosi e' stata prostatite acuta, ecografia ok, esame urine tutto ok mi e' stato prescritto Ciproxim 1000 e supposte di niflam e pastiglie di prostaplant, e mi disse che nel caso non fosse passato dopo questo avrei dovuto fare l'esame della spermiocultura, per quasi due mesi non ho avuto problemi, ora cinque giorni fa, ho avuto una ricaduta, leggermente minore della prima volta, ma sempre con sensazione di corpo estraneo e difficolta di minzione, tra due giorni parto per il Brasile, e staro' un mese li', l'esame della spermiocultura andra' a ritirarlo mio padre il 5 agosto, perche' purtroppo la ricaduta mi si e' presentata a 10 giorni dalla partenza, ora sto prendendo supposte sempre consigliate dal mio urologo di Topster, e spero che mi sparisca quel gonfiore che si alterna a picchi di grandezza, per poi tornare accettabile e continuo a sentire tra lo scroto e l'ano, quello che volevo chiedere a voi, io sono una persona abbastanza ansiosa, posso stare tranquillo in Brasile, premetto che mi portero' dietro ciproxin topster e tutto cio' che mi puo' servire in caso di fastidi insopportabili, potrebbe esserci il rischio che io non riesca piu' a urinare? il mio urologo ora e' andato in ferie, puo' peggiorare a tal punto da dover rischiare di finire sotto i ferri laggiu'?
Vi ringrazio in anticipo e auguro nel frattempo buone ferie a tutti
Marco
dopo una settimana circa avvertii una grossa difficolta' a urinare e sensazione di corpo estraneo nell'uretra, alche' prenotai subito una visita dallo stesso urologo che opero' di IPB mio padre, e di tumore i miei zii, la diagnosi e' stata prostatite acuta, ecografia ok, esame urine tutto ok mi e' stato prescritto Ciproxim 1000 e supposte di niflam e pastiglie di prostaplant, e mi disse che nel caso non fosse passato dopo questo avrei dovuto fare l'esame della spermiocultura, per quasi due mesi non ho avuto problemi, ora cinque giorni fa, ho avuto una ricaduta, leggermente minore della prima volta, ma sempre con sensazione di corpo estraneo e difficolta di minzione, tra due giorni parto per il Brasile, e staro' un mese li', l'esame della spermiocultura andra' a ritirarlo mio padre il 5 agosto, perche' purtroppo la ricaduta mi si e' presentata a 10 giorni dalla partenza, ora sto prendendo supposte sempre consigliate dal mio urologo di Topster, e spero che mi sparisca quel gonfiore che si alterna a picchi di grandezza, per poi tornare accettabile e continuo a sentire tra lo scroto e l'ano, quello che volevo chiedere a voi, io sono una persona abbastanza ansiosa, posso stare tranquillo in Brasile, premetto che mi portero' dietro ciproxin topster e tutto cio' che mi puo' servire in caso di fastidi insopportabili, potrebbe esserci il rischio che io non riesca piu' a urinare? il mio urologo ora e' andato in ferie, puo' peggiorare a tal punto da dover rischiare di finire sotto i ferri laggiu'?
Vi ringrazio in anticipo e auguro nel frattempo buone ferie a tutti
Marco
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Gentile Signore,
senza alcun dubbio in Brasile più che dei farmaci (che sarà comunque opportuno avere appresso) lei avrà necessità di fare molto attenzione allo stile di vita, cosa che da quelle parti e (presumibilmente) in vacanza potrebbe non essere così facile ... Come ci pare lei abbia già percepito, la prostatite risente spesso molto di più delle attenzioni mirate alle abitudini di vita piuttosto che ad antibiotici prescritti perlopiù empiricamente ed altri integratori dall'efficacia tanto variabile quanto imprevedibile. Ricordi quindi di porre comunque molta attenzione, o quantomeno la massima ragionevolmente possibile, all'alimentazione, all'idratazione, alla funzione intestinale, al tipo di attività fisica (non troppo sedentaria) e sessuale (evitando ogni eccesso ...). Ricordi che gli antibiotici debbono essere assunti solo in caso di febbre o disturbi molto intensi e che l'eventuale risultato della spermiocoltura dovrà comunque essere valutato in modo realistico e molto critico.
Saluti
senza alcun dubbio in Brasile più che dei farmaci (che sarà comunque opportuno avere appresso) lei avrà necessità di fare molto attenzione allo stile di vita, cosa che da quelle parti e (presumibilmente) in vacanza potrebbe non essere così facile ... Come ci pare lei abbia già percepito, la prostatite risente spesso molto di più delle attenzioni mirate alle abitudini di vita piuttosto che ad antibiotici prescritti perlopiù empiricamente ed altri integratori dall'efficacia tanto variabile quanto imprevedibile. Ricordi quindi di porre comunque molta attenzione, o quantomeno la massima ragionevolmente possibile, all'alimentazione, all'idratazione, alla funzione intestinale, al tipo di attività fisica (non troppo sedentaria) e sessuale (evitando ogni eccesso ...). Ricordi che gli antibiotici debbono essere assunti solo in caso di febbre o disturbi molto intensi e che l'eventuale risultato della spermiocoltura dovrà comunque essere valutato in modo realistico e molto critico.
Saluti
Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it
[#3]
Utente
B uonasera dottore come avevo previsto si è avverato tutto, cioè : i fastidi che avevo alla vescica e all' uretra sono peggiorati col passare dei giorni in Brasile a Salvador, nel frattempo mi sono arrivati gli esiti della spermiocoltura assolutamente negativi, per fortuna dottore mi sono portato dietro il ciproxin da 1000 perché i dolori erano diventati insopportabili durante la minzione e poi dopo ancora per un pò di ore, assieme al ciproxin presi anche Il Topster , perché a causa del uretrite e della cistite ho accusato un' infiammazione anche della prostata fatto sta che dopo tutto questo i dolori hanno cominciato ad attenuarsi, il problema dottore è che l'uretra mi continua spesso a bruciare, è inoltre urino storto, potrebbe trattarsi di stenosi uretrale? e poi le volevo anche chiedere può avere un nesso aver sofferto per tanti anni di emorroidi di terzo grado e quindi sempre prolassate? avendo grandi infiammazioni generali il fatto della stenosi?
da dopo aver preso l'antibiotico i dolori sono alternanti, ma il fatto di urinare storto e a spray all'inizio soprattutto mi preoccupa
attendo una sua risposta la ringrazio e buonasera dottore
da dopo aver preso l'antibiotico i dolori sono alternanti, ma il fatto di urinare storto e a spray all'inizio soprattutto mi preoccupa
attendo una sua risposta la ringrazio e buonasera dottore
[#4]
Gentile Signore,
il rapporto tra problemi emorroidari e prostatici è strettissimo, poiché entrambe le manifestazioni sono perlopiù effetto di un eccessivo ristagno di sangue (congestione) nella zona più bassa dell'addome. Inoltre, viene molto facilitato il passaggio di batteri intestinali verso le vie urinarie. Questo semplificando molto, comunque almeno all'inizio le cose dovrebbero andare così, poi l'infiammazione prostatica potrebbe proseguire per fatti suoi, con manifestazioni diverse e particolari (es. formazione di calcificazioni, sensibilizzazione dell'innervazione locale, eccetera). Per quanto ci riferisce sul getto urinario è difficile giudicare, certo che è sufficiente una piccola alterazione del profilo prostatico per modificare portata e caratteristiche del flusso urinario. La,situazione merita ovviamente di essere valutata direttamente da un nostro Collega specialista in urologia.
Saluti
il rapporto tra problemi emorroidari e prostatici è strettissimo, poiché entrambe le manifestazioni sono perlopiù effetto di un eccessivo ristagno di sangue (congestione) nella zona più bassa dell'addome. Inoltre, viene molto facilitato il passaggio di batteri intestinali verso le vie urinarie. Questo semplificando molto, comunque almeno all'inizio le cose dovrebbero andare così, poi l'infiammazione prostatica potrebbe proseguire per fatti suoi, con manifestazioni diverse e particolari (es. formazione di calcificazioni, sensibilizzazione dell'innervazione locale, eccetera). Per quanto ci riferisce sul getto urinario è difficile giudicare, certo che è sufficiente una piccola alterazione del profilo prostatico per modificare portata e caratteristiche del flusso urinario. La,situazione merita ovviamente di essere valutata direttamente da un nostro Collega specialista in urologia.
Saluti
[#5]
Utente
Buonasera, dopo aver fatto urocistografia retrograda, e flussometria sono arrivato col mio urologo alla conclusione, sclerosi del collo vescicale, sono esausto, sembra non finire più questo calvario, dottore, ora sto prendendo xatral da 2,5 mg ma i fastidi di non svuotamento li ho ancora, c'è una possibilità di guarigione con questo xatral? Oppure alla lunga sarò obbligato ad essere operato, e se così fosse a quali rischi vado incontro? Prefetto che la depressione mi sta cominciando a invadere
[#6]
La alfuzosina (Xatral ed altri) influisce solo sui disturbi, ma non modifica la situazione anatomica di sclerosi del collo vescicale, così come è stata diagnosticata. La terapia, se efficace, può essere protratta indefinitamente, ma se i disturbi sono veramente importanti, la necessità di un intervento endoscopico disostruttivo deve essere senz'altro presa in considerazione.
[#7]
Utente
I fastidi che ho dottore li riscontro sopratutto quando bevo tanta acqua e ho la vescica piena, poi un'ultima cosa dottore, questi farmaci da prendere indefinitamente tipo lo xatral, alla lunga non possono creare altri scompensi, e poi un'ultima cosa un'eventuale intervento chirurgico, è vero che può portare eiaculazione retrograda? La ringrazio dottore e buona serata
[#8]
I farmaci alfa-litici, che faciltano l'apertura del collo vescicale non hanno effetti collaterali significativi a lungo termine. Quelli a breve termine sono noti e sono l'abbassamento della pressione arteriosa e l'eiacuazione retrograda. Infatti, in qualsiasi modo si cerchi di dilatare il collo vescicale, con farmaci o con un intervento, all'atto dell'eiaculazione il liquido seminale trova più libero sfogo per via retrograda verso la vescica, piuttosto che incanalarsi lungo l'uretra verso l'esterno. Questo non comporta alcun problema fisico e non influisce sul resto dell'attività sessuale (sensibilità, erezione, orgasmo), unicamente viene ridotta od azzerata la fertilità. Questo è lo "storico" ostacolo che fa sì che le indicazioni ad un eventuale intervento debbano sempre essere discusse in modo molto aperto, esaustivo e ponderato. Dal punto di vista medico si tratta fondamentalmente di un falso problema, poiché quand'anche fosse, oggigiorno gli spermatozoi possono essere facilmente recuperiati dall'urina. Comprendiamo comunque che per taluni maschi non eiaculare più costituisca un handicap psicologico insormontabile. Tutto è comunque rapportato alla gravità dell'ostruzione ed all'efficacia della terapia farmacologica.
Questo consulto ha ricevuto 9 risposte e 3.8k visite dal 28/07/2014.
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