Tumore vie uro- genitali con infiltrazioni intestino
Buonasera, mia madre ha 66 anni e da alcuni mesi rimetteva anche i liquidi perdendo molto peso e da qualche settimana ha iniziato ad avvertire dolori addominali.Abbiamo effettuato una visita dal gastroenterologo che dalla palpazione ha rilevato una massa tra intestino e utero per cui ha consigliato una TAC addominale con contrasto. Dalla TAC è emerso quanto segue:
l' esame eseguito prima e dopo somministrazione di m.d.c. e. v.
Non lesioni a focolaio a carico di fegato e milza. Regolari pancreas, surreni e reni . Non immagini di calcoli radio- opachi in sede colecistica. Regolari i grossi vasi retroperitoneali senza segni di adenopatia.
In corrispondenza del tetto della vescica, in sede anteriore, si apprezza formazione espansiva parenchimale con diametro di 41 mm, margini marcatamente irregolari e netto incremento di densità dopo somministrazione di m.d.c. e.v..
Tale formazione non presenta piani di clivaggio nei confronti delle strutture adiacenti con netto e disomogeneo ispessimento della parete vescicale al settore corrispondente, verosimile infiltrazione di anse intestinali e del sigma. Non apprezzabile piano di clivaggio neppure nei confronti del settore adiacente dell'utero. Non apprezzabile adenopatia pelvica. Non lesioni strutturali a focolaio di tipo evolutivo ai segmenti ossei esaminati.
Gradirei un consiglio su come procedere, a quale specialista rivolgermi (urologo, ginecologo, oncologo). Se è possibile vorrei ricevere un Vs parere sul referto della TAC. Su internet ho letto che potrebbe essere necessario un intervento di equipe ( chirurgo, ginecologo, urologo), è vero? Sapreste indirizzarmi? Adesso mia madre è a Lecce, io vivo a Modena. Ho scoperto che il centro tumori di Milano è il primo in Italia, è possibile che non ci siano altrettante valide alternative che ci aiutino a livello logistico?
Vi ringrazio anticipatamente.
l' esame eseguito prima e dopo somministrazione di m.d.c. e. v.
Non lesioni a focolaio a carico di fegato e milza. Regolari pancreas, surreni e reni . Non immagini di calcoli radio- opachi in sede colecistica. Regolari i grossi vasi retroperitoneali senza segni di adenopatia.
In corrispondenza del tetto della vescica, in sede anteriore, si apprezza formazione espansiva parenchimale con diametro di 41 mm, margini marcatamente irregolari e netto incremento di densità dopo somministrazione di m.d.c. e.v..
Tale formazione non presenta piani di clivaggio nei confronti delle strutture adiacenti con netto e disomogeneo ispessimento della parete vescicale al settore corrispondente, verosimile infiltrazione di anse intestinali e del sigma. Non apprezzabile piano di clivaggio neppure nei confronti del settore adiacente dell'utero. Non apprezzabile adenopatia pelvica. Non lesioni strutturali a focolaio di tipo evolutivo ai segmenti ossei esaminati.
Gradirei un consiglio su come procedere, a quale specialista rivolgermi (urologo, ginecologo, oncologo). Se è possibile vorrei ricevere un Vs parere sul referto della TAC. Su internet ho letto che potrebbe essere necessario un intervento di equipe ( chirurgo, ginecologo, urologo), è vero? Sapreste indirizzarmi? Adesso mia madre è a Lecce, io vivo a Modena. Ho scoperto che il centro tumori di Milano è il primo in Italia, è possibile che non ci siano altrettante valide alternative che ci aiutino a livello logistico?
Vi ringrazio anticipatamente.
[#1]
Gentile Signora,
l'intervento che si prevede è senz'altro piuttosto complesso e da eseguire forzatamente a cielo aperto con approccio "tradizionale", molti dettagli saranno definiti in corso d'opera, poiché la TAC non riesce a definire perfettamente la situazione. E' difficile definire una competenza chirurgica specifica, molto dipende dalla versatilità e dall'esperienza del chirurgo operatore, si può presumere che la collaborazione più efficace sia quella tra un nostro Collega urologo ed uno specialista in chirurgia generale/intestinale. La necessità di una stomia intestinale parrebbe inevitabile, mentre per le vie urinarie potrebbe essere sufficiente solo una resezione parziale della vescica.
Noi non possiamo fornire indicazioni dirette, comunque la complessità del caso troverebbe certamente miglior riscontro in un centro oncologico multispecialistico,
Ci tenga informati, se lo desidera.
l'intervento che si prevede è senz'altro piuttosto complesso e da eseguire forzatamente a cielo aperto con approccio "tradizionale", molti dettagli saranno definiti in corso d'opera, poiché la TAC non riesce a definire perfettamente la situazione. E' difficile definire una competenza chirurgica specifica, molto dipende dalla versatilità e dall'esperienza del chirurgo operatore, si può presumere che la collaborazione più efficace sia quella tra un nostro Collega urologo ed uno specialista in chirurgia generale/intestinale. La necessità di una stomia intestinale parrebbe inevitabile, mentre per le vie urinarie potrebbe essere sufficiente solo una resezione parziale della vescica.
Noi non possiamo fornire indicazioni dirette, comunque la complessità del caso troverebbe certamente miglior riscontro in un centro oncologico multispecialistico,
Ci tenga informati, se lo desidera.
Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it
[#3]
Utente
Buongiorno, lo specialista ha effettuato una uretrocistoscopia dalla quale è emerso quanto segue: uretra pervia, capacità vescicale buona. Presenza di sanguinamento in atto che limita notevolmente la visione perfetta dell'organo.
Sembra tuttavia apprezzarsi presenza di grossa neo formazione sanguinante della parete posteriore. Opportuno eseguire T.U.R.B. bioptica.
Quali sono i possibili esiti e come si procederebbe? Se non fosse possibile intervenire, quali sarebbero le alternative. Il medico non mi è sembrato ottimista. Stiamo procedendo bene? Come mai non c'era traccia di sanguinamento nell'esame delle urine?
Vi ringrazio moltissimo.
Sembra tuttavia apprezzarsi presenza di grossa neo formazione sanguinante della parete posteriore. Opportuno eseguire T.U.R.B. bioptica.
Quali sono i possibili esiti e come si procederebbe? Se non fosse possibile intervenire, quali sarebbero le alternative. Il medico non mi è sembrato ottimista. Stiamo procedendo bene? Come mai non c'era traccia di sanguinamento nell'esame delle urine?
Vi ringrazio moltissimo.
[#4]
Gentile Signora,
la resezione endoscopica o quantomeno la biopsia sono utili per valutare l'origine del tumore, ovvero se di origine intestinale che interessa la vescica o viceversa. L'assenza di precedenti di sanguinamento urinario in linea di massima fa propendere per la prima ipotesi. In ogni caso, si presume la necessità di un intervento impegnativo, che necessita della competenza combinata di almeno due specialisti (urologo e chirurgo generale). Presumendo ovviamente che le condizioni generali lo rendano opportuno. Ci tenga aggiornati, se lo desidera.
Saluti
la resezione endoscopica o quantomeno la biopsia sono utili per valutare l'origine del tumore, ovvero se di origine intestinale che interessa la vescica o viceversa. L'assenza di precedenti di sanguinamento urinario in linea di massima fa propendere per la prima ipotesi. In ogni caso, si presume la necessità di un intervento impegnativo, che necessita della competenza combinata di almeno due specialisti (urologo e chirurgo generale). Presumendo ovviamente che le condizioni generali lo rendano opportuno. Ci tenga aggiornati, se lo desidera.
Saluti
[#5]
Utente
Buongiorno, aggiorno sulla situazione. E' stata eseguita biopsia ed aspettiamo l'esito, tuttavia ci è già stato detto che non si può intervenire chirurgicamente in quanto il tumore ha invaso anche le pareti muscolari della vescica, oltre ad esserci infiltrazioni nell'intestino.
A questo punto si deve procedere con la chemioterapia...
A questo punto si deve procedere con la chemioterapia...
Questo consulto ha ricevuto 5 risposte e 5.9k visite dal 24/07/2014.
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