Esito ecografia
buongiorno,
ho ritirato ecografia transrettale e riporta seguente esito:
Reni in sede, nella norma per dimensioni e morfologia, corticali normorappresentate, modica ipotonia calico pielica da iperdistensione vescicale. Non idronefrosi, non calcoli. Vescica distesa pareti ispessite, apparentemente indenni da neoformazioni vegetanti, non calcoli.Impronta del lobo medio prostatico sul pavimento. Prostata aumentata di volume complessivamente e di circa cc. 99 e con adenoma sovramontanale di circa 65 cc. Plurime calcificazioni intraparenchimali e periuretrali in esitiflogistici, non lesioni di carattere sostitutivo a carico della porzione periferica, capsula integra.
PSA totale: 8.5 CON RATIO 21% PSA libero 1.79
Già unabiopsia fatta nel 2008 con esito negativo
In cura con teraprost 5 mg 1cp die e aggiunto Ferprost 1 cp die x due mesi poi a settimane alterne.
uroflussometria: tracciato ridotto ed allungato da ostruzione cervico uretrale. Qmax 9ml/s vol esp 250 cc. residuo post minzionale circa 100 cc.
Mi sono state offerte tre possibilità:
- biopsia prostatica a breve (ma con rischio correlato di blocco prostata)
- ripetere il test psa a settembre
- o phi test
Avrei optato per rifare psa a settembre, ma non completamente sicuro.
Esistono altre strade per valutare la presenza di un tumore senza fare esami invasivi e rischiosi?
grazie mille e cordiali saluti.
ho ritirato ecografia transrettale e riporta seguente esito:
Reni in sede, nella norma per dimensioni e morfologia, corticali normorappresentate, modica ipotonia calico pielica da iperdistensione vescicale. Non idronefrosi, non calcoli. Vescica distesa pareti ispessite, apparentemente indenni da neoformazioni vegetanti, non calcoli.Impronta del lobo medio prostatico sul pavimento. Prostata aumentata di volume complessivamente e di circa cc. 99 e con adenoma sovramontanale di circa 65 cc. Plurime calcificazioni intraparenchimali e periuretrali in esitiflogistici, non lesioni di carattere sostitutivo a carico della porzione periferica, capsula integra.
PSA totale: 8.5 CON RATIO 21% PSA libero 1.79
Già unabiopsia fatta nel 2008 con esito negativo
In cura con teraprost 5 mg 1cp die e aggiunto Ferprost 1 cp die x due mesi poi a settimane alterne.
uroflussometria: tracciato ridotto ed allungato da ostruzione cervico uretrale. Qmax 9ml/s vol esp 250 cc. residuo post minzionale circa 100 cc.
Mi sono state offerte tre possibilità:
- biopsia prostatica a breve (ma con rischio correlato di blocco prostata)
- ripetere il test psa a settembre
- o phi test
Avrei optato per rifare psa a settembre, ma non completamente sicuro.
Esistono altre strade per valutare la presenza di un tumore senza fare esami invasivi e rischiosi?
grazie mille e cordiali saluti.
[#1]
A chi si riferiscno questi risultati? Lei risulta registrata/o come una femmina di 42 anni ...
Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it
[#2]
Utente
Buongiorno, ha ragione e mi scuso. Non ci ho pensato di specificare: si tratta di un mio zio, che non ha pc, e mi ha chiesto di sentire un parere. E' un uomo di 57 anni. Si trova in un momento difficile, in quanto decidendo di aspettare fino a settembre per rifare l'esame del psa, vive con l'angoscia di avere qualcosa di serio e non vive quindi l'attesa fino settembre con normalità.
Grazie se potete rispondere. Cordiali saluti
Grazie se potete rispondere. Cordiali saluti
[#3]
Gentile Signora,
l'alternativa meno invasiva per avere qualche notizia in più esiste ed è la risonanza magnetica nucleare. Sta di fatto che si tratta di un approccio molto "nuovo" nello studio dei sospetti prostatici, tanto che non tutte le strutture di radiologia sono in grado di eseguirlo con la,dovuta competenza. Se alla risonanza viene individuata un nodulo, od un'area veramente sospetta, si eseguono dei prelievi bioptici mirati in quel punto preciso. Noi in questa sede non possiamo fornire indicazioni precise, ma parlandone con il suo medico curante e documentandosi un poco, non dubitiamo che riuscirà a trovare la struttura idonea a lei più comoda.
Saluti
l'alternativa meno invasiva per avere qualche notizia in più esiste ed è la risonanza magnetica nucleare. Sta di fatto che si tratta di un approccio molto "nuovo" nello studio dei sospetti prostatici, tanto che non tutte le strutture di radiologia sono in grado di eseguirlo con la,dovuta competenza. Se alla risonanza viene individuata un nodulo, od un'area veramente sospetta, si eseguono dei prelievi bioptici mirati in quel punto preciso. Noi in questa sede non possiamo fornire indicazioni precise, ma parlandone con il suo medico curante e documentandosi un poco, non dubitiamo che riuscirà a trovare la struttura idonea a lei più comoda.
Saluti
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 2.7k visite dal 22/07/2014.
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