Rimarginazione ferita dopo cistectomia radicale

gentili Dottori,
mio padre (60 anni ) ha avuto una cistectomia radicale circa 5 mesi fa (4 marzo 2008)con derivazione urinaria esterna per un tumore maligno di tipo infiltrante G2 alla vescica. purtroppo i medici non hanno potuto ricostruire una neovescica perchè hanno trovato l'intestino corto. dall'esame istologico ,per fortuna, il tumore non era esteso ai linfonodi e dopo altri esami tra cui anche la tac l'oncologo ha deciso di non sottoporlo alla chemioterapia , rinviando ulteriori analisi verso fine anno. il problema però è che la ferita principale all'addome non si è rimarginata del tutto .permane un buco da cui più volte al giorno esce pus,provocando arrossamenti e forti bruciori,senza però avere febbre. a volte si formano bolle che poi scoppiano ed escono altri buchetti che cacciano pus. un buhetto si chiude ed un altro si apre. il medico che l'ha operato ritiene che sia tutto normale e che potrebbe trattarsi di una fistola . vuole aspettare ancora per poi decidere. e' normale un caso del genere e perchè succede questo?
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Dr. Diego Pozza Andrologo, Endocrinologo, Chirurgo generale, Oncologo, Urologo 16.1k 474
cara lettrice,

solo il medico che conosce la storia "chirurgica" di suo padre potrà dare i consigli appropriati.
L'ipotesi di una "fistola" non va esclusa ma comunque continui a far rriferimento al reparto di Urologia dove suo padre è stato operato
cari saluti

Dott. Diego Pozza
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