Il tempo che le rubo ma se non sono calcoli cosa puo' essere
Spett. dottori, buonasera
scrivo poichè da piu' di due mesi ho un dolore che partedal rene e arrivafino allavescica. tutto è iniziato con un dolore lieve al rene, durato due giorni e passato con una semplice borsa dell'acqua calda, siccome ho gia' avuto negli anni passati coliche renali di cui non hanno mai trovato la causa (dicevano sempre renella) non mi sono preoccupata solo che questa voltami è venuto un male incredibile a livello vescica pèer cui il medico mi ha prescritto l'antibiotico. Dopo 4 giorni di dolore sono andata in PS e fatta ecografia è risultato solo una lieve calicopielectasia di ndd, esami del sangue tutti nella norma a parte la fosfatasi alcalina che era a100. vengo dimessa con diagnosi di renella e con consiglio di prendere il Deflan, tre giorni dopo,urinando espello un calcolino di un millimetro, felice credo che tutto sia passato invece no, faccio ecografiae la pielectasia c'è ancora come pure i dolori, a questo punto mi reco da un urologo in visita privata che mi prescrive tutta una serie di esami a cui il mio medico aggiunge il CEA, piu' esame delle urine.gli esami del sangue sono tutti perfetti, mentre nelle urine si trovano tracce di eritrociti,, 1-5 leucociti cellule epiteliali e numerosi batteri. Chiamo l'urologo che mi consiglia una TAC in bianco ,che faccio regolarmente, a tutto l'addome, come risultato tutto regolare tranne modica ectasia della pelvi renale destra ma nessun calcolo. Martedi' devo fare una pielografia ascendente poichè l'urologo non crede siano calcoli e io mi chiedo, è possibile che senza contrasto questi calcoli, presumendo che ci siano,possano non essere visti? Del resto neppure quello in vescica è stato visto nell'ecografia. Il dolore inizia dal rene, poi mi scende lungo il fianco, mi prende la parte sovrapubica e la gamba, magari passa per una settimana e poi torna e ho notato che se evito i 2 litri di acqua che tutti mi incitano a bere si allevia notevolmente. Mi scuso per il tempo che le rubo ma se non sono calcoli cosa puo' essere?
in attesa di risposta vi ringrazio tanto.
scrivo poichè da piu' di due mesi ho un dolore che partedal rene e arrivafino allavescica. tutto è iniziato con un dolore lieve al rene, durato due giorni e passato con una semplice borsa dell'acqua calda, siccome ho gia' avuto negli anni passati coliche renali di cui non hanno mai trovato la causa (dicevano sempre renella) non mi sono preoccupata solo che questa voltami è venuto un male incredibile a livello vescica pèer cui il medico mi ha prescritto l'antibiotico. Dopo 4 giorni di dolore sono andata in PS e fatta ecografia è risultato solo una lieve calicopielectasia di ndd, esami del sangue tutti nella norma a parte la fosfatasi alcalina che era a100. vengo dimessa con diagnosi di renella e con consiglio di prendere il Deflan, tre giorni dopo,urinando espello un calcolino di un millimetro, felice credo che tutto sia passato invece no, faccio ecografiae la pielectasia c'è ancora come pure i dolori, a questo punto mi reco da un urologo in visita privata che mi prescrive tutta una serie di esami a cui il mio medico aggiunge il CEA, piu' esame delle urine.gli esami del sangue sono tutti perfetti, mentre nelle urine si trovano tracce di eritrociti,, 1-5 leucociti cellule epiteliali e numerosi batteri. Chiamo l'urologo che mi consiglia una TAC in bianco ,che faccio regolarmente, a tutto l'addome, come risultato tutto regolare tranne modica ectasia della pelvi renale destra ma nessun calcolo. Martedi' devo fare una pielografia ascendente poichè l'urologo non crede siano calcoli e io mi chiedo, è possibile che senza contrasto questi calcoli, presumendo che ci siano,possano non essere visti? Del resto neppure quello in vescica è stato visto nell'ecografia. Il dolore inizia dal rene, poi mi scende lungo il fianco, mi prende la parte sovrapubica e la gamba, magari passa per una settimana e poi torna e ho notato che se evito i 2 litri di acqua che tutti mi incitano a bere si allevia notevolmente. Mi scuso per il tempo che le rubo ma se non sono calcoli cosa puo' essere?
in attesa di risposta vi ringrazio tanto.
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Gentile Signora,
la TAC senza mezzo di contrasto è oggi l'indagine senz'altro più adatta ad evidenziare la presenza di calcoli delle vie urinarie. La presenza del contrasto potrebbe facilmente mascherare la presenza delle concrezioni più piccole, come ad esempio quelle che possono trovarsi nell'uretere. D'ogni modo, come in tutte le indagini mediche, può rimanere sempre un margine di incertezza. Il nostro Collega è molto coscienzioso ed a fronte di una dilatazione e dei sintomi che non regrediscono nonostante la presumibile assenza di calcoli (o la loro espulsione) vuole vederci chiaro con un approfondimento diagnostico come la pielografia ascendente. In effetti, l'esecuzione diretta di una endoscopia (ureteroscopia) potrebbe definire con ulteriore dettaglio la situazione, non solo, ma possibilmente anche rimuovere l'ostacolo, quale esso sia. Per effettuare questa procedura bisogna però disporre di strumenti, tecnologie e competenze particolari, posto che si sia in accordo con queste indicazioni.
Ben consci di essere in controtendenza, in questa fase noi le sconsigliamo vivamente di sottoporsi a carichi eccessivi di liquidi, in quanto non essendo ancora certi della dignosi, non è assolutamente detto che questa pratica sia davvero utile.
A questo proposito, le consigliamo la lettura di questi nostri articoli:
https://www.medicitalia.it/minforma/urologia/1194-coliche-renali-trattare-i-sintomi-o-risolvere-il-problema.html
https://www.medicitalia.it/minforma/urologia/1212-la-calcolosi-renale-e-il-dilemma-dell-acqua-quanta-quando-e-quale-bisogna-bere.html
Saluti
la TAC senza mezzo di contrasto è oggi l'indagine senz'altro più adatta ad evidenziare la presenza di calcoli delle vie urinarie. La presenza del contrasto potrebbe facilmente mascherare la presenza delle concrezioni più piccole, come ad esempio quelle che possono trovarsi nell'uretere. D'ogni modo, come in tutte le indagini mediche, può rimanere sempre un margine di incertezza. Il nostro Collega è molto coscienzioso ed a fronte di una dilatazione e dei sintomi che non regrediscono nonostante la presumibile assenza di calcoli (o la loro espulsione) vuole vederci chiaro con un approfondimento diagnostico come la pielografia ascendente. In effetti, l'esecuzione diretta di una endoscopia (ureteroscopia) potrebbe definire con ulteriore dettaglio la situazione, non solo, ma possibilmente anche rimuovere l'ostacolo, quale esso sia. Per effettuare questa procedura bisogna però disporre di strumenti, tecnologie e competenze particolari, posto che si sia in accordo con queste indicazioni.
Ben consci di essere in controtendenza, in questa fase noi le sconsigliamo vivamente di sottoporsi a carichi eccessivi di liquidi, in quanto non essendo ancora certi della dignosi, non è assolutamente detto che questa pratica sia davvero utile.
A questo proposito, le consigliamo la lettura di questi nostri articoli:
https://www.medicitalia.it/minforma/urologia/1194-coliche-renali-trattare-i-sintomi-o-risolvere-il-problema.html
https://www.medicitalia.it/minforma/urologia/1212-la-calcolosi-renale-e-il-dilemma-dell-acqua-quanta-quando-e-quale-bisogna-bere.html
Saluti
Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it
[#2]
Ex utente
Spettabile dottore
innanzitutto grazie per la risposta cosi' celere, onestamente dopo piu' di due mesi di dolore uno finisce x pensare di tutto. Razionalmente ci si impone calma ma dubbi subdoli, alla fine si insinuano ed avere un parere fuori dalle parti senza dubbio aiuta. In effetti l'endoscopia era l'esame che avrei dovuto fare se la Tac avesse avuto esito positivo, pero' come detto i calcoli non si sono visti per cui l'urologo ha optato per una pielografia, non le nascondo che la fifa c'è anche perchè sono anni che ho una salute di ferro a parte queste coliche ricorrenti, che nonostante gli accertamenti, (5 ecografie addome totale più varie lastre in 20 anni) non si sa bene a cosa siano dovute. Purtroppo pare che io ami i calcoli, operata a 23 anni x quelli alla cistifellea e 6 anni fa uno alla ghiandola salivale sinistra. Laringrazio di tutto e incrocio le dita per domani, buona giornata.
innanzitutto grazie per la risposta cosi' celere, onestamente dopo piu' di due mesi di dolore uno finisce x pensare di tutto. Razionalmente ci si impone calma ma dubbi subdoli, alla fine si insinuano ed avere un parere fuori dalle parti senza dubbio aiuta. In effetti l'endoscopia era l'esame che avrei dovuto fare se la Tac avesse avuto esito positivo, pero' come detto i calcoli non si sono visti per cui l'urologo ha optato per una pielografia, non le nascondo che la fifa c'è anche perchè sono anni che ho una salute di ferro a parte queste coliche ricorrenti, che nonostante gli accertamenti, (5 ecografie addome totale più varie lastre in 20 anni) non si sa bene a cosa siano dovute. Purtroppo pare che io ami i calcoli, operata a 23 anni x quelli alla cistifellea e 6 anni fa uno alla ghiandola salivale sinistra. Laringrazio di tutto e incrocio le dita per domani, buona giornata.
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Ex utente
Spett. dottore buonasera, ieri sono stata sottoposta alla pielografia con precedente anestesia spinale, il referto dice " è stata eseguita una uretero-pielografia retrogada destra,che non ha rilevato patologie calcolotiche nè stenosanti delle vie escretrici. Sono stata dimessa con consiglio di visita gastro enterologica(patologia del colon destro) e neurologica (radicolite). Alla mia domanda del perchè ci fosse l'ectasia della pelvi mi è stato risposto che forse è congenita ma sia l'eco totale del 2010 che quella dello scorso novembre non hanno mai riscontrato ingrossamenti. Ora le chiedo cortesemente, se tutto è nato due mesi fa dall'espulsione del piccolo calcolo come è possibile che sia l'intestino? e il sangue e i batteri riscontrati nell'esame delle urine? Tanto per non farmi mancare nulla stasera mi è pure venuta una colica. Lei crede sia il caso di indagare ulteriormente o devo seguire i consigli datimi alle dimissioni? Per intanto mi sono fatta prescrivere l'esame dellefeci ma sono davvero perplessa. Ringraziandola per larisposta le auguro buona serata.
[#4]
Gentile Signora,
bisognerebbe innanzi tutto comprendere che cosa lei intenda per "colica", ovvero poterla visitare nel momento del dolore. Non è semplice differenziare le molte cause che possono causare un dolore al fianco od alla parte laterale dell'addome, la vera colica renale, causata da una ostruzione più o meno temporanea dell'uretere non ê che una di queste possibilità. Le altre sono state citate dal nostro Collega, che in base agli accertamenti eseguiti si sente di escludere problemi attuali a carico delle vie urinarie. Nelle ore successive ad una strumentazione seppur minima dell'uretere come la pielografia ascendente non deve stupire che si manifesti una vera colica renale, dovuta all'irritazione della sensibilissima mucosa dell'uretere per il passaggio di quanto necessario ad eseguire l'indagine. La situazione dovrà essere comunque valutata molto attentamente nella sua evoluzione nel giro delle prossime sue settimane, iniziando contemporaneamente a far mente locale su eventuali problemi intestinali ed ortopedici. Comunque rimaniamo convinti che una attenta visita diretta potrebbe verosimilmente fare molta chiarezza.
Saluti
bisognerebbe innanzi tutto comprendere che cosa lei intenda per "colica", ovvero poterla visitare nel momento del dolore. Non è semplice differenziare le molte cause che possono causare un dolore al fianco od alla parte laterale dell'addome, la vera colica renale, causata da una ostruzione più o meno temporanea dell'uretere non ê che una di queste possibilità. Le altre sono state citate dal nostro Collega, che in base agli accertamenti eseguiti si sente di escludere problemi attuali a carico delle vie urinarie. Nelle ore successive ad una strumentazione seppur minima dell'uretere come la pielografia ascendente non deve stupire che si manifesti una vera colica renale, dovuta all'irritazione della sensibilissima mucosa dell'uretere per il passaggio di quanto necessario ad eseguire l'indagine. La situazione dovrà essere comunque valutata molto attentamente nella sua evoluzione nel giro delle prossime sue settimane, iniziando contemporaneamente a far mente locale su eventuali problemi intestinali ed ortopedici. Comunque rimaniamo convinti che una attenta visita diretta potrebbe verosimilmente fare molta chiarezza.
Saluti
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Una visita diretta è ovviamente quella mediata dalle mani, dalla sensibilità e dalla preparazione dello specialista, non solo quindi dal monitor del computer che ci divide e che sostanzialmente limita le possibilità di giudizio della nostra consulenza telematica.
Questo consulto ha ricevuto 6 risposte e 2.8k visite dal 06/07/2014.
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