Ulteriore visita medica per eventuali farmaci pi incisivi
Gent.dottore, ho, 73 anni, prendo Atenol e Coversyl per l'ipertensione e e Crestor per il colesterolo e nell'ambito di controlli medici di routine mi è stata consigliata nel 2013 l'uroflussiometria pur non lamentando particolari problemi urologici, salvo da anni una diminuzione del getto urinario ed un leggero gocciolio post minzione (troppa fretta nell'atto?) Risultato: flusso max/sec 8,8 con tempo 8 sec. Una ecografia nel contempo evidenziava prostata di 35cc con vescica ben distesa e con pareti regolari, mentre il residuo post minzione era di 90 cc. (Le segnalo che 7 anni prima (2006) la prostata risultava di 36cc mentre il residuo 50cc). La visita con esplorazione rettale e controllo PSA 0,83 refertava prostata di medie dimensioni adenomatosa regolare e la prescrizione era Tamsulosina 0,4 e controllo dopo 6 mesi. Dopo la cura che ha provocato, oltre alla prevedibile retroeiaculazione, una diffusa orticaria nel corpo, una seconda UFM nel 2014 rilevava un peggioramento: flusso max 7,4 con tempo di 16 sec. Mi si proponeva allora sostituzione col nuovo Urorec 8mg. Trascorsi alcuni mesi non ho riscontrato miglioramenti soggettivi nella minzione salvo assenza del post gocciolio (maggiore calma nell'atto?) ed ho smesso per il momento la cura. Ora (come del resto da decine d'anni) a parte il ridotto getto, mi alzo per urinare al massimo una sola volta qualche notte, non mi pare avere eccessive difficoltà ad iniziare la minzione nè impellenti necessità nella giornata. A questo punto cosa mi consiglierebbe: vigile sorveglianza dei sintomi senza medicinali, prosieguo con Urorec, ulteriore visita medica per eventuali farmaci più incisivi (del genere Finasteride) o addirittura intervento chirurgico come prospettatomi dalla Urologa nella seconda visita in caso di fallimento farmacologico dei farmaci finora presi (soluzione che mi ha lasciato un poco perplesso). La ringrazio e porgo distinti saluti.
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Gentile Signore,
in assenza di complicazioni particolari, le indicazioni dipendono molto dall'impatto che eventuali disturbi hanno sulla sua qualità di vita. Essendo questo impatto, come lei ci riferisce, piuttosto basso, diremmo che al momento non vi siano particolari provvedimenti da prendere. Se la terapia alfa-litica, sia con tamsulosina che con silodosina non ha portato variazioni sostanziali, non è il caso di insistere. Tutto sommato, crediamo che l'unica cosa da tenere sorto controllo sia il residuo post-minzionale, effettuando un'ecografia ogni 18 mesi circa. La flussometria risente molto di condizionamenti logistici ed emotivi, pertanto i risultati vanno sempre interpretati in modo molto critico. Al limite sarebbe più utile uno studio urodinamico pressione/flusso, ma nel,suo caso ci pare financo eccessivo. A margine le possiamo dire che la terapia con finasteride non sarebbe affatto più incisiva, soprattutto alla sua età in cui l'accrescimento volumetrico è ormai in buona parte avvenuto.
Saluti
in assenza di complicazioni particolari, le indicazioni dipendono molto dall'impatto che eventuali disturbi hanno sulla sua qualità di vita. Essendo questo impatto, come lei ci riferisce, piuttosto basso, diremmo che al momento non vi siano particolari provvedimenti da prendere. Se la terapia alfa-litica, sia con tamsulosina che con silodosina non ha portato variazioni sostanziali, non è il caso di insistere. Tutto sommato, crediamo che l'unica cosa da tenere sorto controllo sia il residuo post-minzionale, effettuando un'ecografia ogni 18 mesi circa. La flussometria risente molto di condizionamenti logistici ed emotivi, pertanto i risultati vanno sempre interpretati in modo molto critico. Al limite sarebbe più utile uno studio urodinamico pressione/flusso, ma nel,suo caso ci pare financo eccessivo. A margine le possiamo dire che la terapia con finasteride non sarebbe affatto più incisiva, soprattutto alla sua età in cui l'accrescimento volumetrico è ormai in buona parte avvenuto.
Saluti
Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it
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Ex utente
Egr. Dottore, ha già ricevuto una Sua pronta risposta al mio problema di IPB che curo con Avodart (utile per il mio Urologo anche se la crescita prostatica alla mia età si é "stabilizzata") e con la ripresa di Urorec per ottenere un miglioramento della curva della UF che dovrebbe passare, secondo il medico, da "piatta" a "campana", non lamentando altri disturbi (ne gocciolamento, nè frequenza minzione, mai notturna, Qmax migliorato da 7.4 a 15ml/s. Il mio dubbio sorto da poco riguarda un intervento di innesto aortico con protesi bisiliaca effettuato nel 2009 e riuscito senza complicazioni: potrebbe l'operazione, data la vicinanca degli organi, avere influito sulla prostata e/o uretra da portarmi ad avere i disturbi minzionali per i quali sono in cura? La ringrazio e porgo distinti saluti. Marino S.
Questo consulto ha ricevuto 5 risposte e 1.6k visite dal 29/06/2014.
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