Prostatite e perdita di peso
Salve.Descrivo la mia trafila che arriverà alla richiesta.5 mesi fa ho iniziato a sentire bruciore nella zona pelvica con aumento di frequenza nell'urinare.Il medico sospettando una prostatite,dopo 2 mesi circa dall'inizio del problema mi ha dato levofloxacina per 8 giorni che mi ha dato problemi tendinei e muscolari con debolezza.Sentendo un urologo,dopo una ecografia,appena finita la levofloxacina mi ha prescritto 6 iniezioni di penicillina 10 supposte di cortisone.Sembrava andasse meglio e si è proceduto con fitofarmaci.Dopo 1 mese la situazione è nuovamente peggiorata.L'urolo mi prescrive allora zitromax.1 cps ogni 12 ore a stomaco vuoto per 1,5 giorni da ripetere la settimana dopo.Migliorata la situazione ma non passato mi prescrive minocin 100mg 1 al di a stomaco vuoto per 8 giorni.Il fastidio persiste.L'urologo mi ha rassicurato che non c'è nulla di grave (tumore) in quanto la prostata è piccola ed il valore di psa dagli esami del sangue è molto basso:0,2. L'urinocoltura è negativa.La mia grande preoccupazione ora è la perdita consistente di peso che ho avuto in questo periodo.5 kg.Ho perso molta ,massa muscolare sulle gambe e sui glutei. Sono molto preoccupato e ho una grande debolezza generalizzata ma in particolare sulle gambe che a volte faticano a reggermi.Gli antibiotici possono avermi fatto perdere questa massa muscolare? Non riesco più ad essere tranquillo.Ho perso la serenità e ho paura di avere una grave patologia.Riepilogo gli esami e i tempi.Febbraio inizio bruciore zona pelvica simile a infiammazione alla vescica.Dopo 3 settimane circa:urinocoltura negativa. A marzo esami sangue:amilasi pancreatica-proteina c reattiva-sodio-colesterolo-trigliceridi-quadro proteico-bilirubina tot. e frazionata-fosfatasi acida totale-fosfatasi prostatica-cpk-amilasemia-ves-psa totale(0,54)-glicemia-creatinina-got-gpt-gamma gt. Unico valore leggermente maggiore del normale :linfociti 48.9 (20.0- 45.0). In seguito levofloxacina 1cps al di per 8giorni poi 6 iniezioni di penicillina + 10 supposte di cortisone.A inizio giugno esame emocromocitometrico e morfologico- ves- triglicerdi-esame chimici-fisico e microscopico delle urine.Tutto nei valori normali. Psa 0.38 psa libero0.23. Aggiungo: Il fastidio iniziato come una simil infiammazione alla vescica, ha cambiato nel tempo.Non sento bruciare quando urino.A volte il fastidio/dolore si sente anche sotto lo scroto e zona inguinale.Ora visto la perdita di massa dai glutei, sento addirittura fastidio quando sono seduto se non ho un cuscino. Mi è stato prescritto anche un tampone uretrale dopo massaggio prostatico che prenoterò lunedi e spero di fare già il prossimo giovedi in ospedale.Ho finito ieri (venerdi) con il minocin , è coretto eseguire il questo esame dopo 6 giorni dal termine della cura antibiotica? Ringrazio in anticipo dei consigli che vorrete darmi.
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Gentile Signore,
tutte le terapie antibiotiche effettuate fino a questo momento sono state "empiriche", ovvero basate su una presunzione di efficacia, solo ora le è stato richiesto di eseguire una valutazione colturale, che però avrà un significato abbastanza relativo, considerato che la situazione è stata in qualche modo "decapitata". Come spesso accade, alla scomparsa della causa infettante non corrisponde immediatamente una risoluzione dei disturbi, che anche privi delle manifestazioni più acute possono continuare a trascinarsi per periodi abbastanza lunghi. In tutto ciò non vi è però un legame così evidente con il suo dimagrimento. Ragionevolmente possiamo ipotizzare che la prolungata assunzione di antibiotici e (forse) la tensione emotiva le abbiano banalmente tolto l'appetito, ma la situazione necessita ovviamente di essere tenuta sotto controllo dal punto di vista medico generale.
Ricordi infine che questi problemi infiammatori della prostata spesso più che ai medicinali rispondono a dei provvedimenti di regolarizzazione dello stile di vita, riguardanti i classici cinque àmbiti: alimentazione, idratazione, funzione intestinale, attività fisica ed attività sessuale.
Saluti
tutte le terapie antibiotiche effettuate fino a questo momento sono state "empiriche", ovvero basate su una presunzione di efficacia, solo ora le è stato richiesto di eseguire una valutazione colturale, che però avrà un significato abbastanza relativo, considerato che la situazione è stata in qualche modo "decapitata". Come spesso accade, alla scomparsa della causa infettante non corrisponde immediatamente una risoluzione dei disturbi, che anche privi delle manifestazioni più acute possono continuare a trascinarsi per periodi abbastanza lunghi. In tutto ciò non vi è però un legame così evidente con il suo dimagrimento. Ragionevolmente possiamo ipotizzare che la prolungata assunzione di antibiotici e (forse) la tensione emotiva le abbiano banalmente tolto l'appetito, ma la situazione necessita ovviamente di essere tenuta sotto controllo dal punto di vista medico generale.
Ricordi infine che questi problemi infiammatori della prostata spesso più che ai medicinali rispondono a dei provvedimenti di regolarizzazione dello stile di vita, riguardanti i classici cinque àmbiti: alimentazione, idratazione, funzione intestinale, attività fisica ed attività sessuale.
Saluti
Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it
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Utente
Gentile Dr. Paolo Piana, la ringrazio per la sollecitudine nella risposta. Mi pare di aver capito che il tampone uretrale fatto in tempi cosi ravvicinati al termine antibiotico non sarà attendibile. Riguardo i provvedimenti di regolarizzazione dello stile di vita riguardante i cinque classici, quali sono i suggerimenti che mi può dare? Le dico subito che fino a poco tempo fa, essendo molto goloso di dolci, ne facevo spesso man bassa. Per quanto riguarda la perdita di peso che reputo non giustificata , provvederò a fare accertamenti clinici e diagnostici.
Cordiali saluti
Cordiali saluti
[#3]
Gentile Signore,
su come debba affrontare la vita chi ha disturbi prostatici è disponibile in rete abbondantissimo materiale, in parte anche in altre sezioni di questo stesso sito. A prescindere dalle terapie già eseguite, il risultato del tampone uretrale va preso sempre con molto senso critico ed attentamente correlato con le reali condizioni locali ed i disturbi riferiti. I falsi positivi non sono rari e possono indurre a prescrivere terapie inutili se non controproducenti.
Saluti
su come debba affrontare la vita chi ha disturbi prostatici è disponibile in rete abbondantissimo materiale, in parte anche in altre sezioni di questo stesso sito. A prescindere dalle terapie già eseguite, il risultato del tampone uretrale va preso sempre con molto senso critico ed attentamente correlato con le reali condizioni locali ed i disturbi riferiti. I falsi positivi non sono rari e possono indurre a prescrivere terapie inutili se non controproducenti.
Saluti
Questo consulto ha ricevuto 4 risposte e 21.8k visite dal 28/06/2014.
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Approfondimento su Prostatite
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