Anomalia del giunto pielo-ureteale dx

Il 15 Aprile 2013, sono stata ricoverata 7 giorni per una pielonefrite scoperta dopo 4 giorni di brividi, dolori addominali ed al fianco dx, inappetenza e febbre a 39/40 che non scendeva con nessun antipiretico. Il batterio che mi ha causato la pielonefrite era l'escherichiacoli plurisensibile all'urocoltura GB 16170 PCR 16.68 trattato poi con Ciprofloxacina 500 mg. in compresse per 27 gg. 2 volte al dì. In ecografia si segnalava solo "minuta falda fluida polare superiore al rene dx" e "ectasia-pielica di natura ipotonica". Il 19/04/2014 la VES era a 71... Col passare delle settimane i valori sono tornati nella norma. Di qui il mio "calvario". Imparando a riconoscere i segnali del mio corpo, ho cercato di accorgermi prima delle delle infezioni presenti che, nei mesi a seguire, si sono verificate. Ho quindi avuto altre 3 infezioni importanti trattate, a seguito di urocolture, con:
- 21/08/13 Levoxacim 500 gr.
- 30/12/13 Glaziom 1 gr. punture, 1 al dì per 7 gg
- 22/03/14 Bactrum forte 1 cp, 2 volte al dì per 10 gg (efficace)
Stremata dalle continue infezioni, bruciori alle vie urinarie, dolori al fianco (ogni giorno!!) ed addominali, urine maleodoranti, ho deciso di rivolgermi ad uno specialista:
- 14/03/14 Visita nefrologica all'Ospedale
- 16/04/14 TAC con MDC evidenzia "A carico dell'emuntorio renale dx, ..., si evidenzia una modesta incisura marginale posteriore possibile espressione di sequele pielonefritiche e concomita l'aspetto discretamente ampollare della pelvi renale (diam. max 25 mm) associato a ridotto calibro del giunto pieloureteale complessivamente in accordo con un quadro di anomalia giuntale."
- 14/05/14 Visita nefrologica all'Ospedale
Conferma dell'esito della TAC e rimando a visita urologica per eventuale correzione chirurgica.
- 29/05/14 Visita urologica privata con richiesta di correzione laparoscopica previa esecuzione di scintigrafia renale sequenziale con test al lasix all'Ospedale
- 10/06/14 Scintigrafia renale sequenziale con test al lasix all'Ospedale la quale evidenzia
"si osserva una relativa e modesta contrazione funzionale dell'emuntore dx rispetto al controlaterale. Il contributo funzionale risulta al 39% a dx e 61% a sx. Il quadro scintigrafico appare bilateralmente nei limiti di norma, nonostante una modesta riduzione funzionale a dx per esiti di giuntopatia."
- 17/06/2014 Visita urologica privata il quale cambia idea e decide che per ora non è il caso di operare perchè "tutto sommato i reni funzionano bene". Comunico lui che il dolore è sempre presente ma lui mi dice di prendere Aulin al dolore ed un Acidif un gg si e uno no per "sempre" e "poi fra un anno vediamo..."
... Io sono indignata e combattuta perchè non ne posso più di stare così ed il suo esito non mi soddisfa perchè non mi ha dato ne una cura ne una valida soluzione ma solo un tamponamento e sono stufa di assumere antibiotici che tra l'altro causano solo resistenze. Io sono propensa per l'operazione. Voi cosa avreste deciso? Grazie per l'attenzion
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Dr. Paolo Piana Urologo 43.1k 1.9k
Gentile Signora,
quanto lei ci riferisce è parzialmente sufficiente a definire la situazione, senz'altro risulta indispensabile valutare le immagini della TAC, cosa per noi impossibile. Pare comunque che la sua sia una delle non rare situazioni marginali, in cui i dati a disposizione non evidenziano chiaramente la via da seguire, pertanto ci si deve basare anche su altri fattori, come la presenza e l'intensità dei disturbi ed altri più delicati, non ultima l'entità del condizionamento della sua qualità di vita. A distanza, purtroppo, non si può dire molto di più. Senz'altro però questo tipo di infezione recidivante non è unicamente e direttamente legato ala sofferenza renale, ma -considerando anche il tipo di batteri coinvolti - quasi sicuramente legata ad una funzione intestinale problematica, quale è molto frequente osservare nella donna in età fertile. Al di là delle indicazioni sull'opportunità di un intervento, su cui non possiamo come si ê detto esprimerci nel modo più appropriato, senz'altro le raccomandiamo di porre attenzione all'intestino, cercando di ottenere una funzione la più soddisfacente possibile, ricorrendo a tutto i mezzo classici, ma anche ricorrendo se del caso al parere di uno specialista in gastro-enterologia.

Saluti

Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it