Prostatite?

Avevo aperto un post diverso ma qui è più idoneo.
Da inizio maggio ho un problema.
Premesso che ho 37 anni.
Lo scorso mese inizio avete bruciore durante la mi azione e subito dopo. Difficoltà ad urinare e sensazione di dover spingere l urina.
Il dottore mi da citroxin 1000 per una settimana. Sembra migliorare ma prima di terminare il 5 giorno ricomincia. Faccio le analisi delle urine che danno esito negativo. Tuttavia il dottore mi dice che devo ridarle poiché dovevo attendere 10 giorni dalla fine dell antibiotico. Le ho rifatte e domani le ritiro . tuttavia personalmente non mi sembra di origine batterica. È da dire che da 10 giorni ho dolore all inguine sinistro più precisamente sotto il testicolo sinistro. Urino poco (prima anche troppo), e il bruciore avviene subito dopo la minzione per qualche ora. Pure una sorta di fastidio prima di urinare. Che può essere? È veramente fastidioso. Sono molto ansioso, ma ditemi è possibile siano calcoli o cancro? Ho 37 anni.
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Dr. Paolo Piana Urologo 43.6k 1.9k
Gentile Signore,
innanzi tutto liberi la mente dalle ipotesi più oscure, che sono assai poco verosimili alla sua età e presumibilmente si manifesterebbero in modo assai diverso. Dalla descrizione dei suoi sintomi, l'ipotesi più verosimile è quella di una modesa rritazione della prostata, con causa batterica "decapitata" dall'assunzione dell'antibiotico prescritto in modo empirico. Non è difficile immaginare che i disturbi intestinali du cui lei ha parlato altrove possano essere stati coinvolti nello sviluppo di questo probelma, come accade molto frequentemente. A questo punto è però opportuno che lei si faccia visitare direttamente da un nostro Collega specialista in urologia, recando gli esiti degli esami più recenti e, se possibile, anche una ecografia dei reni e delle vie urinarie. Nel frattempo, beva molta acqua e magari concordi con il suo medico curante la prescrizione di un comune anti-infiammatorio. Faccia comunque molta attenzione alla funzione intestinale, prendendo gli eventuali provvedimenti del caso.

Saluti

Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it

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Utente
Utente
Buongiorno, gli esami hanno trovato enterococco fecalis anchese in nnumero inferiore a 10000.
È resistente agli antibiotici vero?
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Dr. Paolo Piana Urologo 43.6k 1.9k
Gentile Signore,
i risultati della spermiocoltura devono essere sempre valutati in modo molto critico e mai disgiunti da una visita ed una attenta valutazione dei suoi sintomi. Considerata la bassa carica, sconsiglieremmo per ora u trattamento antibiotico e la rimanderemmo alle dicisioni del ostro Collega che la valuterà direttamente.

Saluti
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Utente
Utente
Buonasera,

Grazie per le risposte. Effettivamente escluderei l antibiotico. Tuttavia il dottore mi ha dato amoxillina da prendere 2 volte al di fino a esaurimento (ne avrò per 15 GG). Per ora non ho enormi miglioramenti (dopo 4 giorni): sicuramente sento meno bruciore (ora è più un fastidio al pene prima, durante e dopo). Certo rimane la difficoltà di erezione (un pocgino meglio) e lo strano dolore acuto dietro il testicolo sinistro (ogni giorno 1 o 2 volte per un Oretta). Oggi poi ho dolore alla inguine anche premendo nella zona tra pene e ano ma spostato verso l inguine. Di certo se sta cura antibiotica non da effetti andrò da un urologo. Voi a primo intuito cosa pensate che sia? È cmq molto fastidioso nell insieme. Ah ultimamente ho difficoltà ad andare di corpo, ma potrebbe essere un fattore psicologico poiché al contrario è ormai certo che quando vivo momenti stressanti e di panico e forte nervosismo(faccio un lavoro informatico con molte responsabilità) pareggio i giorni che non sono andato di corpo in pochi minuti.
Tornando cmq al mio problema che potrebbe essere?
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Dr. Paolo Piana Urologo 43.6k 1.9k
Gentile Signore,
ancora una volta insistiamo sul fatto che molto probabilmente la causa prima dei suoi problemi urologici è l'irregolarità della,funzione intestinale ed è su questa che andrebbero concentrate le maggiori attenzioni. Altrimenti continuiamo a curare gli effetti senza cercare di rimuovere le cause, il che è quantomeno vano. La stessa somministrazione di antibiotici è di fatto una lama a doppio taglio. Riteniamo che la visita specialistica di un nostro Collega sia quantomeno indispensabile, ma anche, e forse ancor di più, quella di un gastro-enterologo. Ricordi comunque che queste situazioni, più che delle terapie, risentono delle attenzioni sullo stile,di vita, articolate nelle,cinque componenti essenziali: alimentazione, idratazione, funzione intestinale, attività fisica e sessuale. Su tutto questo aleggia pii ancora la componente emotiva (ansia, stress), in grado di amplificare enormemente la,percezione di qualsiasi disturbo.

Saluti
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