Ipertonia collo vescicale

Buongiorno,
ho 34 anni e da circa 5 mesi, durante verifiche per un evento infiammatorio mi è stata diagnosticata l'ipertonia del collo vescicale di tipo congenito. Ho eseguito esami urine con urinocoltura (negativi), vari sangue (tutto ok), uroflussometria, ecografia e visita prostata che hanno portato il mio urologo alla diagnosi. Confermo inoltre che fin da ragazzino ricordo di aver avuto problemi a iniziare la minzione in caso di vescica piena e ultimamente si erano presentati anche gocciolamenti.

Iniziata terapia con Xatral alfuzosina, e devo dire che la situazione è migliorata sensibilmente: voglia di urinare in numero secondo me normale (un paio la mattina, altrettante la sera, di notte quasi mai), e quantità e getto decenti con al massimo, qualche volta, un po' di esitazione a iniziare (quando magari trattenuta per un po' - cosa che cerco di fare il meno possibile).

Tutto ok insomma, se non fosse per i fastidi che periodicamente si presentano alla base, lungo e in punta del pene. Normalmente parliamo di fastidi trascurabili (anche durante la minzione, a volte) quasi costanti ma che aumentano leggermente più o meno ogni 15gg e durano una giornatina. A volte però perdurano e sono un po' più intensi, quasi di bruciore lungo l'uretra e in punta con aumento della sensibilità del glande. Questo influisce su qualità generale della vita (nervosismo e difficoltà di concentrazione), e dell'erezione ad esempio (tra l'altro ho notato una frequenza inferiore di erezioni diciamo "casuali" da quando questa storia è cominciata).

Secondo il mio urologo sono sintomi normali, accentuati magari da stress, ansia per la mia nuova condizione (non nego che la cosa mi ha turbato, specie per la sfera sessuale ovviamente) o cambi di stagione. E per quanto attiene alla "potenza" mi tranquillizza sempre dicendo che il mio difetto non incide su quell'aspetto. Forse non direttamente, ma i fastidi e ogni tanto quell'aumento di sensibilità del glande non aiutano di certo.

Morale chiedo se per quei fastidi, almeno in quei giorni in cui aumentano in modo invadente, si può fare qualcosa (antidolorifico specifico etc) di modo da tranquillizzarmi anche per l'aspetto sessuale. Il mio urologo mi ha consigliato un integratore, Algorest Orofast, che non mi da grandi risultati.

Aggiungo, per chiudere il quadro e per completezza, che soffro ogni tanto di colon irritabile e di emorroidi di primo grado con tenesmo rettale (cose passeggere, di entità trascurabile, già visionate da gastroenterologo con rettoscopia, esami clinici etc), sono un po' ansioso (non prendo nulla a tal proposito) cosa che mi determina nei periodi più sotto pressione, contratture al collo o cefalee tensive, o l'aggravio dei sintomi di una piccola discopatia a livello lombare.

Grazie per l'attenzione, saluti.
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Dr. Giovanni Beretta Andrologo, Urologo, Patologo della riproduzione, Sessuologo 56.8k 1.2k
Gentile lettore,

purtroppo le questioni e le richieste terapeutiche specifiche (antidolorifici ed altro), che lei fa, non possono essere correttamente indicate da questa postazione, soprattutto di fronte ad una problematica clinica complessa come quella che lei presenta; si rilegga eventualmente le linee guida che il nostro sito si è dato per una risposta telematica

Sempre, in questi casi, senza una valutazione clinica diretta, infatti è impossibile formulare una corretta risposta, cioè capire le vere e reali cause dei suoi problemi e dare quindi una indicazione su quali passi successivi fare sia a livello diagnostico ma soprattutto terapeutico.

Bisogna, a questo punto, consultare in diretta un esperto andrologo od urologo.

Un cordiale saluto.

Giovanni Beretta M.D.
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