Consulto per mia madre: risultati urinocoltura
Gentili medici;
mia madre da diversi giorni ha modesto dolore al basso ventre tipo cistite, ma tuttavia non sente bruciare quando urina.
Ha fatto una ecografia in cui è emersa una piccola ciste ovarica che secondo il medico di famiglia non ha nessuna importanza, poi non hanno rilevato calcoli, tuttavia le ha fatto fare alcuni esami del sangue e dell' urina da cui risultano alterazioni solo nell' urinocoltura:
Organismi isolati
Eschericia coli 200000 UFC/ml
Enterobacter cloacae 20000 UFC/ml
Klebsiella pneumoniae SSP 20000 UFC/ml
Stafilococcus coagulasis N. 10000 UFC/ml
Nell' esame chimico-fisico delle urine risulta tutto assente ed invece esame del sedimento, fosfati amorfi, rare emazie, numerose cellule bvu.
Si è recata martedì mattina scorso in laboratorio, ma poiche si era dimenticata a casa i campioni di urina che pensava di aver messo in borsa, ha dovuto urinare in laboratorio in una provetta consegnata da loro.
Domando: considerando che quando sono andato a ritirare i risultati come delegato, ho visto che tali provette le tengono in un cestino di plastica "come fossero uova in un paniere", è affidabile utilizzare un contenitore del genere???
L'ho detto al medico di famiglia, poiche mia madre è momentaneamente allettata per sindrome influenzale, ed a questo punto senza tante chiacchere le ha consigliato di ripetere l' esame perche occorrerebbe raccogliere le urine del mattino appena svegli, secondo lui anche solo aver evacuato prima di recarsi in laboratorio potrebbe rappresentare un rischio di contaminazione ed i contenitori devono essere sterili, aperti e chiusi solo quanto basta per prelevare l' urina. Lui dice che considerando i numerosi batteri la contaminazione non è improbabile.
Pertanto non le ha prescritto antibiotici ed avrebbe speso soldi inutilmente per coltura e abg!!!
Quei contenitori con tappo rosso che ho visto sono contenuti singolarmente dentro ad un sacchettino plastico trasparente, ma ammucchiati in un cestino di plastica sopra al mobiletto dove hanno la stampante e non all' interno di una scatola di cartone che li protegge da eventuali rotture del sacchetto.
Pertanto non le ha prescritto antibiotici ed avrebbe speso soldi inutilmente per coltura e abg!!!
Secondo voi sono affidabili le provette consegnate dai laboratori?
Quindi è il caso di rifare tutto da capo?
Mia madre può recarsi alla asl di nuovo solo martedì mattina prossimo: visto che ha un po di febbre (37.7 °C) con lieve mal di gola, non sarebbe stato meglio prescriverle degli antibiotici considerando la possibilità di una infezione urinaria?
Cordiali Saluti
mia madre da diversi giorni ha modesto dolore al basso ventre tipo cistite, ma tuttavia non sente bruciare quando urina.
Ha fatto una ecografia in cui è emersa una piccola ciste ovarica che secondo il medico di famiglia non ha nessuna importanza, poi non hanno rilevato calcoli, tuttavia le ha fatto fare alcuni esami del sangue e dell' urina da cui risultano alterazioni solo nell' urinocoltura:
Organismi isolati
Eschericia coli 200000 UFC/ml
Enterobacter cloacae 20000 UFC/ml
Klebsiella pneumoniae SSP 20000 UFC/ml
Stafilococcus coagulasis N. 10000 UFC/ml
Nell' esame chimico-fisico delle urine risulta tutto assente ed invece esame del sedimento, fosfati amorfi, rare emazie, numerose cellule bvu.
Si è recata martedì mattina scorso in laboratorio, ma poiche si era dimenticata a casa i campioni di urina che pensava di aver messo in borsa, ha dovuto urinare in laboratorio in una provetta consegnata da loro.
Domando: considerando che quando sono andato a ritirare i risultati come delegato, ho visto che tali provette le tengono in un cestino di plastica "come fossero uova in un paniere", è affidabile utilizzare un contenitore del genere???
L'ho detto al medico di famiglia, poiche mia madre è momentaneamente allettata per sindrome influenzale, ed a questo punto senza tante chiacchere le ha consigliato di ripetere l' esame perche occorrerebbe raccogliere le urine del mattino appena svegli, secondo lui anche solo aver evacuato prima di recarsi in laboratorio potrebbe rappresentare un rischio di contaminazione ed i contenitori devono essere sterili, aperti e chiusi solo quanto basta per prelevare l' urina. Lui dice che considerando i numerosi batteri la contaminazione non è improbabile.
Pertanto non le ha prescritto antibiotici ed avrebbe speso soldi inutilmente per coltura e abg!!!
Quei contenitori con tappo rosso che ho visto sono contenuti singolarmente dentro ad un sacchettino plastico trasparente, ma ammucchiati in un cestino di plastica sopra al mobiletto dove hanno la stampante e non all' interno di una scatola di cartone che li protegge da eventuali rotture del sacchetto.
Pertanto non le ha prescritto antibiotici ed avrebbe speso soldi inutilmente per coltura e abg!!!
Secondo voi sono affidabili le provette consegnate dai laboratori?
Quindi è il caso di rifare tutto da capo?
Mia madre può recarsi alla asl di nuovo solo martedì mattina prossimo: visto che ha un po di febbre (37.7 °C) con lieve mal di gola, non sarebbe stato meglio prescriverle degli antibiotici considerando la possibilità di una infezione urinaria?
Cordiali Saluti
[#1]
Gentile Signore,
senz'altro concordiamo con il vostro Curante sul fatto che la positività dell'urocoltura sia dovuta a contaminazione da errate modalità di prelievo. Questo per la presenza contemporanea di più batteri di indiscutibile origine intestinale, sia per la sostanziale negatività dell'esame delle urine, che in caso di vera infezione dovrebbe essere francamente alterato, con abbondante presenza di globuli bianchi (leucociti). Sarebbe pertanto opportuno ripetere entrambi gli esami, facendo molta attenzione alle fasi del prelievo, con una buona igiene locale, seguita dalla raccolta delle urine "intermedie" direttamente nel contenitore sterile, che deve essere quindi maneggiato il meno possibile. Non è assolutamente opportuno somministrare antibiotici alla cieca prima di avere i risultati di un'urocoltura affidabile. Importantissimo è invece che la signora beva molta acqua e badi attentamente alla funzione intestinale, assumendo fermenti lattici, probiotici, yoghurt e quant'altro.
Saluti
senz'altro concordiamo con il vostro Curante sul fatto che la positività dell'urocoltura sia dovuta a contaminazione da errate modalità di prelievo. Questo per la presenza contemporanea di più batteri di indiscutibile origine intestinale, sia per la sostanziale negatività dell'esame delle urine, che in caso di vera infezione dovrebbe essere francamente alterato, con abbondante presenza di globuli bianchi (leucociti). Sarebbe pertanto opportuno ripetere entrambi gli esami, facendo molta attenzione alle fasi del prelievo, con una buona igiene locale, seguita dalla raccolta delle urine "intermedie" direttamente nel contenitore sterile, che deve essere quindi maneggiato il meno possibile. Non è assolutamente opportuno somministrare antibiotici alla cieca prima di avere i risultati di un'urocoltura affidabile. Importantissimo è invece che la signora beva molta acqua e badi attentamente alla funzione intestinale, assumendo fermenti lattici, probiotici, yoghurt e quant'altro.
Saluti
Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it
[#2]
Ex utente
Quindi secondo Lei è più probabile una contaminazione da batteri intestinali che una infezione, considerando che mia madre aveva defecato prima di recarsi in centro analisi, e non prevedendo di effettuare la raccolta all' interno del laboratorio, non aveva fatto l' igiene intima necessaria prima del prelievo di urina.
Quindi occorrono le urine del getto intermedio (scartare le prime gocce) dopo aver effettuato igiene intima.
Poi le consiglio di bere molta acqua nel caso fosse vera la presenza di una infiammazione urinaria, considerando che ha dei dolori localizzati a livello della vescica.
Comunque utilizzerà un contenitore acquistato in farmacia, magari più sicuro.
Pertanto si possono considerare nulli i referti dell' urinocoltura e non dell' esame chimicofisico standard dell' urina, vero?.
Grazie della Sua risposta
Cordiali Saluti.
Quindi occorrono le urine del getto intermedio (scartare le prime gocce) dopo aver effettuato igiene intima.
Poi le consiglio di bere molta acqua nel caso fosse vera la presenza di una infiammazione urinaria, considerando che ha dei dolori localizzati a livello della vescica.
Comunque utilizzerà un contenitore acquistato in farmacia, magari più sicuro.
Pertanto si possono considerare nulli i referti dell' urinocoltura e non dell' esame chimicofisico standard dell' urina, vero?.
Grazie della Sua risposta
Cordiali Saluti.
Questo consulto ha ricevuto 4 risposte e 3.5k visite dal 10/05/2014.
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