Cistite e prostatite
Buonasera,
Giovedì 10 giugno mi sono recato dal mio medico lamentando un leggero bruciore postminzione e indolenzimento al basso ventre. Il medico mi ha detto che poteva trattarsi di cistite, per questo mi ha prescritto Ciproxin 500, una pasticca al giorno per tre giorni. Faccio la cura e il senso di fastidio al basso ventre sparisce, ma domenica inizio ad avvertire un fastidio nella zona del perineo, come un senso di corpo estraneo vicino al retto, accompagnato da un forte bruciore che dalla punta del pene si estendeva al pube, all'inguine e ai testicoli. Lunedì torno dal mio medico di base che questa volta mi prescrive urinocoltura e analisi del PSA, sospettando una prostatite. Mi prescrive poi Levoxacin in attesa del risultato degli esami. Martedì, fatti gli esami prendo la prima pasticca dell'antibiotico e nel pomeriggio inizio ad avvertire dolori muscolari e ai tendini, al che ho subito interrotto la terapia avendo letto che il Levoxacin può causare questo tipo di problemi, cosa confermata poi anche dal mio medico.
Mercoledì ho ritirato gli esami e non risulta granché.
Il PSA è di 1,7.
Per quanto riguarda le urine ci sono tracce rare di leucociti ed emazie, alcune cellule di sfaldamento e rara flora batterica. Esame delle colture è negativo, l'unico dato un po' alto è il peso specifico di 1030.
Torno dal medico con il quale decidiamo di non intraprendere un'altra terapia antibiotica almeno fino a che non avrò dati più certi. Mi prescrive un'ecografia trans rettale per la prostata e quando gli domando se non sia il caso di farmi vedere prima da un urologo mi dice che comunque è un esame che lo stesso urologo mi avrebbe richiesto e posso sempre recarmici dopo, ed è quello che intendo fare.
Questo è il quadro generale, devo dire che mercoledì e giovedì sono stato abbastanza bene, non ho avuto particolari disturbi a parte quel fastidio al perineo e un po' di bruciore al pene che ho avvertito nuovamente ieri sera anche se in maniera minore.
Oggi ho sentito di nuovo quel senso di bruciore e pesantezza al bassoventre, che si accentua quando sento la necessità di svuotare la vescica; questa mattina ho avuto anche dolore lungo il pene durante la minzione mentre questo pomeriggio non ho né dolore né bruciore.
Ora onestamente non so se pensare ad una nuova cistite, possibile che da martedì possa aver contratto un'altra infezione? (Sempre che la prima sia stata davvero una cistite).
Soprattutto il mio dubbio è: possono considerarsi buoni i risultati di una urinocoltura quando avevo terminato il Ciproxin appena da due giorni?
Adesso onestamente non so cosa fare, se aspettare lunedì per tornare dal medico e farmi prescrivere una nuova urinocoltura oppure recarmi presso la guardia medica domani per iniziare un antibiotico.
Preciso che al momento non ho alcun bruciore ad urinare, sento solo questo fastidio al bassoventre che ogni tanto s'irradia anche alla zona lombare, mi domando se sia possibile avere una cistite senza bruciori o se il mio problema sia solo una leggera irritazione del colon (tendo ad essere abbastanza emotivo quando ho dei disturbi e non riesco a capirne la causa). In tal caso è un problema aspettare fino all'inizio della prossima settimana? Non vorrei che in caso di cistite l'infezione dovesse arrivarmi ai reni.
Riguardo poi l'ecografia trans rettale per la prostata è davvero il mezzo migliore per capire se ho in atto una prostatite? Non sarebbe stato forse meglio fare prima un'analisi dello sperma per evidenziare eventuali batteri?
Un'ultima questione: avendo avuto quell'episodio di intolleranza nei confronti del Levoxacin, potrei comunque assumere il Ciproxin che non mi aveva dato alcun problema oppure mi devo ritenere sensibile a tutti i Chinolonici?
Vi ringrazio in anticipo.
Giovedì 10 giugno mi sono recato dal mio medico lamentando un leggero bruciore postminzione e indolenzimento al basso ventre. Il medico mi ha detto che poteva trattarsi di cistite, per questo mi ha prescritto Ciproxin 500, una pasticca al giorno per tre giorni. Faccio la cura e il senso di fastidio al basso ventre sparisce, ma domenica inizio ad avvertire un fastidio nella zona del perineo, come un senso di corpo estraneo vicino al retto, accompagnato da un forte bruciore che dalla punta del pene si estendeva al pube, all'inguine e ai testicoli. Lunedì torno dal mio medico di base che questa volta mi prescrive urinocoltura e analisi del PSA, sospettando una prostatite. Mi prescrive poi Levoxacin in attesa del risultato degli esami. Martedì, fatti gli esami prendo la prima pasticca dell'antibiotico e nel pomeriggio inizio ad avvertire dolori muscolari e ai tendini, al che ho subito interrotto la terapia avendo letto che il Levoxacin può causare questo tipo di problemi, cosa confermata poi anche dal mio medico.
Mercoledì ho ritirato gli esami e non risulta granché.
Il PSA è di 1,7.
Per quanto riguarda le urine ci sono tracce rare di leucociti ed emazie, alcune cellule di sfaldamento e rara flora batterica. Esame delle colture è negativo, l'unico dato un po' alto è il peso specifico di 1030.
Torno dal medico con il quale decidiamo di non intraprendere un'altra terapia antibiotica almeno fino a che non avrò dati più certi. Mi prescrive un'ecografia trans rettale per la prostata e quando gli domando se non sia il caso di farmi vedere prima da un urologo mi dice che comunque è un esame che lo stesso urologo mi avrebbe richiesto e posso sempre recarmici dopo, ed è quello che intendo fare.
Questo è il quadro generale, devo dire che mercoledì e giovedì sono stato abbastanza bene, non ho avuto particolari disturbi a parte quel fastidio al perineo e un po' di bruciore al pene che ho avvertito nuovamente ieri sera anche se in maniera minore.
Oggi ho sentito di nuovo quel senso di bruciore e pesantezza al bassoventre, che si accentua quando sento la necessità di svuotare la vescica; questa mattina ho avuto anche dolore lungo il pene durante la minzione mentre questo pomeriggio non ho né dolore né bruciore.
Ora onestamente non so se pensare ad una nuova cistite, possibile che da martedì possa aver contratto un'altra infezione? (Sempre che la prima sia stata davvero una cistite).
Soprattutto il mio dubbio è: possono considerarsi buoni i risultati di una urinocoltura quando avevo terminato il Ciproxin appena da due giorni?
Adesso onestamente non so cosa fare, se aspettare lunedì per tornare dal medico e farmi prescrivere una nuova urinocoltura oppure recarmi presso la guardia medica domani per iniziare un antibiotico.
Preciso che al momento non ho alcun bruciore ad urinare, sento solo questo fastidio al bassoventre che ogni tanto s'irradia anche alla zona lombare, mi domando se sia possibile avere una cistite senza bruciori o se il mio problema sia solo una leggera irritazione del colon (tendo ad essere abbastanza emotivo quando ho dei disturbi e non riesco a capirne la causa). In tal caso è un problema aspettare fino all'inizio della prossima settimana? Non vorrei che in caso di cistite l'infezione dovesse arrivarmi ai reni.
Riguardo poi l'ecografia trans rettale per la prostata è davvero il mezzo migliore per capire se ho in atto una prostatite? Non sarebbe stato forse meglio fare prima un'analisi dello sperma per evidenziare eventuali batteri?
Un'ultima questione: avendo avuto quell'episodio di intolleranza nei confronti del Levoxacin, potrei comunque assumere il Ciproxin che non mi aveva dato alcun problema oppure mi devo ritenere sensibile a tutti i Chinolonici?
Vi ringrazio in anticipo.
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caro utente, è possibile che la diagnosi di prostatite sia esatta, però le consiglio di rivolgersi ad un urologo per impostare una corretta terapia, per quanto rigurada l'ecografia trans rettale, è un esame di secondo livello che va praticato eventualemnte solo dopo la visita
PS: il psa alla sua età non serve a nulla
PS: il psa alla sua età non serve a nulla
Dott. Giuseppe Quarto. Urologo andrologo
rep urologia Ist. tumori Napoli fond Pascale
www.andrologo-urologo.com
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 3.8k visite dal 18/07/2008.
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Approfondimento su Cistite
La cistite è un'infiammazione della vescica che si avverte con frequente bisogno di urinare, con bruciore o dolore. Si può curare con farmaci o rimedi naturali.