Cistite e bruciore anale
Buonasera, da sabato scorso ho la cistite, ho iniziato ha prendere Cistiberry per la cistite, ma ad oggi ancora ho la cistite ed è molto forte, questo antibiotico sembra che abbia peggiorato la situazione. 3 mesi fa ho fatto l'urinocoltura ma non è uscito niente. Ora ho anche un bruciore anale e le feci non sono molto solide e hanno preso il colore dell'antibiotico che da sul bordò scuro.. ora posso prendere Monuril( prendo anche la pillola anticoncezionale) o devo aspettare qualche giorno? perché ho questi sintomi???
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Gentile Signorina,
il Cistiberry non è un antibiotico, ma un semplice integratore a base di mirtillo rosso, che ha lo scopo di ridurre l'adesione dei batteri alla mucosa delle vie urinarie. La sua efficacia nelle fasi acute può quindi non essere sufficiente. Peraltro in questi casi il primo provvedimento da prendere è quello di bere moltissima acqua (due litri e più al giorno), cosa che è in grado di risolvere le situazioni più semplici. In assenza di febbre ed altre complicazioni, non bisognerebbe mai assumere veri antibiotici alla cieca, ma solo in base ai risultati di una urocoltura. D'ogni modo, se i disturbi sono veramente molto intensi spesso si finisce per transigere a questa regola, facendo comunque assumere ad esempio una sola dose di fosfomicina (Monuril) della quale lei ci parla. Bere molta acqua è comunque essenziale, così come migliorare in qualsiasi modo la funzione intestinale, poiché è proprio dal grosso intestino che derivano quasi sempre i batteri che colonizzano le basse vie urinarie. Questo effetto deve essere perseguito in qualsiasi modo (fermenti lattici, probiotici, yoghurt) in particolare parallelamente all'assunzione di antibiotici. Per quanto riguarda l'anticoncezionale, come in tutte le terapie antibiotiche, prudenza vuole che si utilizzino anche altri mezzi di protezione (es. preservativo) fino ad una settimana dopo la fine della cura.
Saluti
il Cistiberry non è un antibiotico, ma un semplice integratore a base di mirtillo rosso, che ha lo scopo di ridurre l'adesione dei batteri alla mucosa delle vie urinarie. La sua efficacia nelle fasi acute può quindi non essere sufficiente. Peraltro in questi casi il primo provvedimento da prendere è quello di bere moltissima acqua (due litri e più al giorno), cosa che è in grado di risolvere le situazioni più semplici. In assenza di febbre ed altre complicazioni, non bisognerebbe mai assumere veri antibiotici alla cieca, ma solo in base ai risultati di una urocoltura. D'ogni modo, se i disturbi sono veramente molto intensi spesso si finisce per transigere a questa regola, facendo comunque assumere ad esempio una sola dose di fosfomicina (Monuril) della quale lei ci parla. Bere molta acqua è comunque essenziale, così come migliorare in qualsiasi modo la funzione intestinale, poiché è proprio dal grosso intestino che derivano quasi sempre i batteri che colonizzano le basse vie urinarie. Questo effetto deve essere perseguito in qualsiasi modo (fermenti lattici, probiotici, yoghurt) in particolare parallelamente all'assunzione di antibiotici. Per quanto riguarda l'anticoncezionale, come in tutte le terapie antibiotiche, prudenza vuole che si utilizzino anche altri mezzi di protezione (es. preservativo) fino ad una settimana dopo la fine della cura.
Saluti
Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 23.8k visite dal 09/05/2014.
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Approfondimento su Cistite
La cistite è un'infiammazione della vescica che si avverte con frequente bisogno di urinare, con bruciore o dolore. Si può curare con farmaci o rimedi naturali.