Uretrite da streptococcus mitis

Gentili dottori,
da un paio di mesi ho un disturbo che non riesco a risolvere. Il tutto è iniziato dopo aver subito un rapporto orale non protetto. Gia' dal giorno successivo ho cominciato a sentire un lieve dolore al pene e pochi giorni dopo bisogno frequente di urinare e lieve bruciore. Mi sono rivolto a un urologo e ho effettuato esame delle urine (tutto nella norma colore limpido, flora batterica scarsa, leucociti nella norma e nitriti assenti), urinocoltura (assenza di crescita di flora batterica) e esame del liquido seminale (negativa la ricerca di flora batterica patogena e negativa per chlamydia e gonococco).
L'urologo ha trovato la prostata leggermente edemosa ma nella norma e un modesto ristagno vescicale. Visti i disturbi, mi prescrive 10 giorni di levofloxacina e stop. Passati i 10 giorni torno dall'urologo perché i disturbi si sono alleviati ma non completamente scomparsi, ovvero resta un leggero pruciore e fastdio postminzionale con un po' di gocciolamento. A questo punto l'urologo mi fa fare 5 giorni di nebicina per via iniettiva.
Passata una decina di giorni dall'ultimo antibiotico, torno dal medico di famiglia, perché la situazione non si è ancora normalizzata. Il medico non è convinto della diagnosi e mi manda da un altro urologo. Questi mi esegue un tampone uretrale per sospetta uretrite non gonococcica. La prostata secondo lui è a posto e non si tratta di prostatite, ma più di uretrite.
Dal tampone con massaggio prostatico (non ho mai avuto secrezione uretrale) risulta tutto negativo tranne che abbondante streptococcus mitis. Poiché è sensibile alla levofloxacina, mi fa fare 15 giorni di questo antibiotico e 2 cp di prostamev al giorno.
Sono trascorsi i 15 giorni e il disturbo non è ancora passato, ma solo più lieve. Resta il fastidio dopo aver urinato e poco più. L'urologo mi ha consigliato di proseguire la cura almeno per una settimana ancora.
Io sto seguendo tutte le indicazioni ma comincio ad essere sfiduciato. Per altro ho letto che lo streptococcus mitis non è patogeno, quindi possibile che debba ancora andare avanti ad antibiotici? E' possibile che il tutto sia stato scatenato dal rapporto orale o è il mio senso di colpa a farmelo ricongiungere a questo? Secondo voi la cura è appropriata?
Grazie per la risposta che vorrete darmi.
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Dr. Paolo Piana Urologo 42.9k 1.9k
Gentile Signore,
il coinvolgimento emotivo ed i sensi di colpa non possono causare i bruciori all'uretra ma ne possono amplificare a dismisura la percezione! In assenza di secrezione uretrale attiva e con tampone negativo (il rilievo di streptococco dovrebbe essere occasionale) questo tipo di disturbi è più facilmente correlabile ad una blanda infiammazione prostatica, che può non dare altro segno di sé, sia alla palpazione che all'ecografia. Insistere con gli antibiotici ci parrebbe vano e forse controproducente, per l'induzione di resistenze batteriche e per lo squilibrio della flora intestinale. Questo tipo di disturbi, più che ai farmaci, è ben noto che rispondano maggiormente alla stretta osservanza di consigli sullo stile di vita (alimentazione, idratazione, funzione intestinale, attività fisica e sessuale). In questa fase, in assenza di febbre o disturbi molto accentuati, le consiglieremmo pertanto molta calma, pazienza, bere molta acqua e ripetere eventualmente gli accertamenti già eseguiti tra qualche settimana.

Saluti

Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it

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Attivo dal 2014 al 2014
Ex utente
Gentile dr. Piana,
la ringrazio tantissimo per la velocità con cui mi ha risposto. In effetti, anche dalle informazioni che avevo potuto leggere in questo sito, più volte era stato ribadito che la presenza di streptococcus mitis non dà origine a patologie e quindi reputavo anche io che l'accanimento di antibiotici fosse troppo. Credo che l'urologo e il mio medico di base, nei quali ripongo tutta la mia fiducia, vogliano solo cercare di fare il possibile per eliminarmi questo fastidioso disturbo che è per altro ormai episodico, vale a dire che nell'arco della giornata mi capita soprattutto bevendo molto, ovvero, poiché bevo molti liquidi (almeno un paio di litri di acqua al giorno), sento questo fastidio uretrale proprio dopo aver urinato. Durante il resto della giornata non ho invece grossi fastidi salvo talvolta stando seduto o piegato. Mai avuto febbre, mai avuto secrezione (se non poche gocce di urina che possono restare talvolta nel pene) e la minzione frequente solo in momenti in cui sono più teso o stressato. Mi ero infatti dimenticato di dirle che tutto questo è avvenuto subito dopo un lungo periodo di forte stress nel lavoro. Concordo con lei che il senso di colpa non può creare bruciore, ma avendo escluso con gli accertamenti tutte le cause infettive, comincio a chiedermi cosa possa aver causato questo fastidioso disturbo che ormai da due mesi non mi abbandona. Secondo l'urologo si potrebbe essere cronicizzata l'uretrite e per questo la sua decisione di andare avanti con la cura.

Sicuramente le farò sapere se ci sono risvolti significativi e la ringrazio ancora.
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Dr. Paolo Piana Urologo 42.9k 1.9k
Gentile Signore,
ad una uretrite cronica che decorre senza secrezione abbiamo sempre creduto molto poco, a meno che vi sia un riscontro endoscopico inequivocabile, cosa che per il momento non parrebbe indispensabile. Come già detto, l'esperienza porta a catalogare queste manifestazioni con il termine molto generico di "prostatite" a componente non necessariamente infettiva. Oltre che dei saggi consigli di vita, talora queste situazioni nelle loro espressioni più fastidiose si giovano anche di cicli di generica terapia anti infiammatoria. Raramente vi è la reale necessità di approfondire gli accertamenti.

Saluti
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