Neo-formazioni in vescica
Buon giorno,
a febbraio, in seguito ad un episodio di perdita di sangue con le urine, a mia mamma, 75 anni, dopo un'ecografia che non ha rilevato niente di anomalo, le è stata comunque eseguita una cistoscopia (marzo):
AERA VELLUTATA E RILEVATA PARETE POSTERO-SUPERIORE SINISTRA DI 1,5 CM E PICCOLA AREA RETRO.MEATALE OMO-LATERALE
(questa piccola area dovrebbe essere quella che ha sanguinato) ed è stata prenotata per TURV
l'urologo ha richiesto, prima dell'intervento, una TAC con liquido di contrasto (aprile), a torace ed addome, che è risultata nella normalità
come può essere che un'area di 1,5 cm nella vescica non sia visibile né all'ecografica né alla tac, ma solo con la cistoscopia?
e se non è visibile quella anche altre eventuali formazioni a polmoni piuttosto che a reni e/o fegato non sarebbero ugualmente in-visibili?
qual è il limite quindi della tac?
c'è qualche altro esame più preciso che si può effettuare?
grazie per l'attenzione
saluti
a febbraio, in seguito ad un episodio di perdita di sangue con le urine, a mia mamma, 75 anni, dopo un'ecografia che non ha rilevato niente di anomalo, le è stata comunque eseguita una cistoscopia (marzo):
AERA VELLUTATA E RILEVATA PARETE POSTERO-SUPERIORE SINISTRA DI 1,5 CM E PICCOLA AREA RETRO.MEATALE OMO-LATERALE
(questa piccola area dovrebbe essere quella che ha sanguinato) ed è stata prenotata per TURV
l'urologo ha richiesto, prima dell'intervento, una TAC con liquido di contrasto (aprile), a torace ed addome, che è risultata nella normalità
come può essere che un'area di 1,5 cm nella vescica non sia visibile né all'ecografica né alla tac, ma solo con la cistoscopia?
e se non è visibile quella anche altre eventuali formazioni a polmoni piuttosto che a reni e/o fegato non sarebbero ugualmente in-visibili?
qual è il limite quindi della tac?
c'è qualche altro esame più preciso che si può effettuare?
grazie per l'attenzione
saluti
[#1]
Gentile Signora,
per alcuni aspetti di alterazioni della mucosa delle vie urinarie, nulla può superare la definizione dell'ispezione visiva diretta. La relativa facilità nel raggiungere queste zone per via endoscopica rende molto più semplice e diretto eseguire una biopsia, ovvero la rimozione completa della lesione (con successivo esame istologico) piuttosto che cercare di definire con indagini radiologiche (TAC, risonanza magnetica). Da quel che ci riferisce, si tratterà comunque di un intervento endoscopico di poco conto, le ipotesi che una eventuale neoformazione con queste caratteristiche abbia già dato localizzazioni a distanza sono francamente inverosimili.
Saluti
per alcuni aspetti di alterazioni della mucosa delle vie urinarie, nulla può superare la definizione dell'ispezione visiva diretta. La relativa facilità nel raggiungere queste zone per via endoscopica rende molto più semplice e diretto eseguire una biopsia, ovvero la rimozione completa della lesione (con successivo esame istologico) piuttosto che cercare di definire con indagini radiologiche (TAC, risonanza magnetica). Da quel che ci riferisce, si tratterà comunque di un intervento endoscopico di poco conto, le ipotesi che una eventuale neoformazione con queste caratteristiche abbia già dato localizzazioni a distanza sono francamente inverosimili.
Saluti
Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it
[#2]
Utente
Buon giorno,
l'intervento è stato eseguito giovedì 8 maggio,è durato circa 15 minuti, è stata utilizzata l'anestesia epidurale e le due aree rimosse, mostrate a mia madre, sono state definite come lesione "piccola e superficiale", ma è necessario attendere conferma dall'esame istologico.
A noi familiari preoccupa il continuo sanguinamento: da stamane alle 5, quarto giorno dall'intervento, le è stato rimosso il catetere, ma le urine che raccoglie continuano ad essere molto rosse, perfino più colorate che nell'immediatezza dell'operazione.
Grazie ancora per l'attenzione e complimenti per il servizio reso con il sito!
Saluti e buon proseguimento
l'intervento è stato eseguito giovedì 8 maggio,è durato circa 15 minuti, è stata utilizzata l'anestesia epidurale e le due aree rimosse, mostrate a mia madre, sono state definite come lesione "piccola e superficiale", ma è necessario attendere conferma dall'esame istologico.
A noi familiari preoccupa il continuo sanguinamento: da stamane alle 5, quarto giorno dall'intervento, le è stato rimosso il catetere, ma le urine che raccoglie continuano ad essere molto rosse, perfino più colorate che nell'immediatezza dell'operazione.
Grazie ancora per l'attenzione e complimenti per il servizio reso con il sito!
Saluti e buon proseguimento
[#3]
Gentile Signora,
la valutazione del colore delle urine è quanto di più soggettivo possa esistere, in linea di massima le tracce di sangue vengono sopravvalutate dal paziente e dai suoi congiunti. Questo è abituale e non ci stupisce. È normale che alla ripresa della minzione spontanea le urine siano transitoriamente più arrossate, questo è dovuto al fatto che la muscolatura vescicale (il detrusòre) riprende a contrarsi in un certo senso "spremendo" la cicatrice non ancora stabilizzata. Il sanguinamento è comunque perlopiù modesto e non in grado di causare anemiazzazione. Siamo certi che la situazione sia comunque tenuta sotto controllo dai nostri Colleghi che stanno seguendo il caso. Ci chiediamo se sua madre prima dell'intervento assumesse farmaci anti-aggreganti come l'aspirina, ovvero si stia ora attuando una profilassi anti-trombotica (eparina) a dosi particolarmente generose. D'ogni modo, immaginando la minima entità della resezione eseguita, possiamo prevedere che la situazione vada incontro ad una progressiva stabilizzazione nel corso delle prossime 2-3 settimane.
la valutazione del colore delle urine è quanto di più soggettivo possa esistere, in linea di massima le tracce di sangue vengono sopravvalutate dal paziente e dai suoi congiunti. Questo è abituale e non ci stupisce. È normale che alla ripresa della minzione spontanea le urine siano transitoriamente più arrossate, questo è dovuto al fatto che la muscolatura vescicale (il detrusòre) riprende a contrarsi in un certo senso "spremendo" la cicatrice non ancora stabilizzata. Il sanguinamento è comunque perlopiù modesto e non in grado di causare anemiazzazione. Siamo certi che la situazione sia comunque tenuta sotto controllo dai nostri Colleghi che stanno seguendo il caso. Ci chiediamo se sua madre prima dell'intervento assumesse farmaci anti-aggreganti come l'aspirina, ovvero si stia ora attuando una profilassi anti-trombotica (eparina) a dosi particolarmente generose. D'ogni modo, immaginando la minima entità della resezione eseguita, possiamo prevedere che la situazione vada incontro ad una progressiva stabilizzazione nel corso delle prossime 2-3 settimane.
[#4]
Utente
Buon giorno,
in effetti è in cura per ipertensione dal tre anni, ma non può assumere aspirina, essendone in qualche modo allergica/intollerante,
In quanto all'eparina, ora che è stata dimessa, dovrà fare iniezioni nella pancia ancora per almeno 10 giorni e più; inoltre sarà necessario attenersi a precauzioni come non andare in bicicletta, bere almeno 1 litro/1 litro e mezzo di acqua ed altro.
In ospedale, durante la notte scorsa, dopo 19 ore dalla rimozione del catetere si è manifestata improvvisa incontinenza che tuttora perdura: ci è stato spiegato che può succedere e che è necessario attendere almeno una ventina di giorni affinché il disturbo rientri.
Purtroppo il dover bere così tanto aumenta moltissimo il disagio: la notte scorsa non ha potuto dormire perché ogni 30 minuti circa era necessario svuotare la vescica.
A casa, è stata dimessa ieri dopo pranzo, cercherà di bere meno durante tardo pomeriggio e sera, in modo da assicurarsi un sonno continuo, oltre a utilizzare assorbenti adeguati.
Resta ancora da attendere l'esito dell'esame istologico.
Grazie nuovamente...
Saluti.
in effetti è in cura per ipertensione dal tre anni, ma non può assumere aspirina, essendone in qualche modo allergica/intollerante,
In quanto all'eparina, ora che è stata dimessa, dovrà fare iniezioni nella pancia ancora per almeno 10 giorni e più; inoltre sarà necessario attenersi a precauzioni come non andare in bicicletta, bere almeno 1 litro/1 litro e mezzo di acqua ed altro.
In ospedale, durante la notte scorsa, dopo 19 ore dalla rimozione del catetere si è manifestata improvvisa incontinenza che tuttora perdura: ci è stato spiegato che può succedere e che è necessario attendere almeno una ventina di giorni affinché il disturbo rientri.
Purtroppo il dover bere così tanto aumenta moltissimo il disagio: la notte scorsa non ha potuto dormire perché ogni 30 minuti circa era necessario svuotare la vescica.
A casa, è stata dimessa ieri dopo pranzo, cercherà di bere meno durante tardo pomeriggio e sera, in modo da assicurarsi un sonno continuo, oltre a utilizzare assorbenti adeguati.
Resta ancora da attendere l'esito dell'esame istologico.
Grazie nuovamente...
Saluti.
[#5]
Gentile Signora,
sulla quantità d'acqua da bere bisogna trovare un ragionevole compromesso, però un litro e mezzo al giorno, magari assunto per la maggior parte prima delle 14, non ci pare una quantità così esorbitante. Sul risultato dell'esame istologico saremmo fiduciosi, ci faccia sapere, se lo desidera.
Saluti
sulla quantità d'acqua da bere bisogna trovare un ragionevole compromesso, però un litro e mezzo al giorno, magari assunto per la maggior parte prima delle 14, non ci pare una quantità così esorbitante. Sul risultato dell'esame istologico saremmo fiduciosi, ci faccia sapere, se lo desidera.
Saluti
[#6]
Utente
Buon giorno,
tutto è proceduto per il meglio, a parte il problema incontinenza, fino alla mezzanotte e mezza: ha cominciato a posare sangue con numerosissimi grumi
E' stata operata il 8 maggio, 13° giorno dall'operazione. Ora la stiamo portando al pronto soccorso, come ci ha detto di fare il chirurgo
Ci ha informati che dopo 3 settimane (?) può succedere: si stacca una crosticina, metteranno il catetere o cauterizzeranno, bisognerà vedere...intanto sospendere l'iniezione in pancia che fa al pomeriggio tardi, verso le 18.
Possibile così tanto sangue e grumi per una crosticina staccata?
Cosa dobbiamo aspettarci?
grazie per l'interessamento e buona giornata....
saluti...
tutto è proceduto per il meglio, a parte il problema incontinenza, fino alla mezzanotte e mezza: ha cominciato a posare sangue con numerosissimi grumi
E' stata operata il 8 maggio, 13° giorno dall'operazione. Ora la stiamo portando al pronto soccorso, come ci ha detto di fare il chirurgo
Ci ha informati che dopo 3 settimane (?) può succedere: si stacca una crosticina, metteranno il catetere o cauterizzeranno, bisognerà vedere...intanto sospendere l'iniezione in pancia che fa al pomeriggio tardi, verso le 18.
Possibile così tanto sangue e grumi per una crosticina staccata?
Cosa dobbiamo aspettarci?
grazie per l'interessamento e buona giornata....
saluti...
[#7]
Gentile Signora,
le spiegazioni che le sono state date sono fondamentalmente corrette. La "caduta d'èscara", come viene definita nel linguaggio specialistico è fra le più comuni complicazioni degli interventi endoscopici operativi. Purtroppo il suo verificarsi è perlopiù imprevedibile, anche se viene parzialmente favorito dalla terapia anti-trombotica, che peraltro viene somministrata per altri validissimi motivi. Considerata la relativa esiguità dell'intervento subìto, è molto probabile che questa complicazione si risolva velocemente, prendendo gli opportuni provvedimenti. Il più delle volte la sola applicazione del catetere per ancora poco tempo, unita ad un lavaggio continuo della vescica (cistolùsi) è in grado di stabilizzare la situazione. Raramente vi è necessità di re-intervenire per coagulare ed ancor più raramente queste situazioni si ripetono più di una volta. I nostri Colleghi saranno certamente in grado di gestire la situazione per il meglio.
Saluti
le spiegazioni che le sono state date sono fondamentalmente corrette. La "caduta d'èscara", come viene definita nel linguaggio specialistico è fra le più comuni complicazioni degli interventi endoscopici operativi. Purtroppo il suo verificarsi è perlopiù imprevedibile, anche se viene parzialmente favorito dalla terapia anti-trombotica, che peraltro viene somministrata per altri validissimi motivi. Considerata la relativa esiguità dell'intervento subìto, è molto probabile che questa complicazione si risolva velocemente, prendendo gli opportuni provvedimenti. Il più delle volte la sola applicazione del catetere per ancora poco tempo, unita ad un lavaggio continuo della vescica (cistolùsi) è in grado di stabilizzare la situazione. Raramente vi è necessità di re-intervenire per coagulare ed ancor più raramente queste situazioni si ripetono più di una volta. I nostri Colleghi saranno certamente in grado di gestire la situazione per il meglio.
Saluti
Questo consulto ha ricevuto 7 risposte e 2.8k visite dal 06/05/2014.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.
Approfondimento su Ciclo mestruale
Cos'è il ciclo mestruale? A quale età arriva il menarca? Cosa fare se le mestruazioni sono irregolari? Tutto quello che devi sapere sulle fasi del ciclo.