Adenoca gleason 3 3
buongiorno a mio papà (età 65 ) dopo 2 biopsie prostatiche è stato diagnosticato un microfocolaio di adenoca gleason 3+3(in un frustolo del lobo sinistro).
a gennaio 2014 il psa era di 3,3 ed ora a distanza di 4 mesi è di 9,35..volevo chiedere un parere sul significato di questo innalzamento e sugli esami utili da fare ora..e di un eventuale intervento...grazie attendo una risposta
a gennaio 2014 il psa era di 3,3 ed ora a distanza di 4 mesi è di 9,35..volevo chiedere un parere sul significato di questo innalzamento e sugli esami utili da fare ora..e di un eventuale intervento...grazie attendo una risposta
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La situazione che Lei illustra dovrebbe essere valutata scrupolosamente in quanto una situazione del genere potrebbe comportare un atteggiamento terapeutico attendistico denominato "sorveglianza attiva".
In altri termini, potrebbe trattarsi di un tumore scarsamente significativo per la vita di Suo padre, quindi la sua rimozione potrebbe essere più onerosa (per le conseguenze in termini funzionali ecc) che il mantenimento di un atteggiamento appunto di sorveglianza attiva con controllo bioptico annuale. Cordiali saluti
In altri termini, potrebbe trattarsi di un tumore scarsamente significativo per la vita di Suo padre, quindi la sua rimozione potrebbe essere più onerosa (per le conseguenze in termini funzionali ecc) che il mantenimento di un atteggiamento appunto di sorveglianza attiva con controllo bioptico annuale. Cordiali saluti
Dr. Enrico Conti
Specialista in Urologia e Andrologia
Primario Urologo ASL 5 Spezzino
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Caro Lettore,
Concordo con il collega che la sorveglianza attiva potrebbe essere l'opzione migliore per suo padre.
Tuttavia, per quanto l'innalzamento di PSA potrebbe essere un fenomeno puramente legato ad un fatto infiammatorio occasionale conviene sicuramente ripetere il PSA a breve, a non più di tre mesi dal precedente.
Il programma di sorveglianza attiva va seguito secondo schemi precisi ( per esempio programma PRIAS) ed è fondamentale seguire attentamente il protocollo.
cari saluti
Concordo con il collega che la sorveglianza attiva potrebbe essere l'opzione migliore per suo padre.
Tuttavia, per quanto l'innalzamento di PSA potrebbe essere un fenomeno puramente legato ad un fatto infiammatorio occasionale conviene sicuramente ripetere il PSA a breve, a non più di tre mesi dal precedente.
Il programma di sorveglianza attiva va seguito secondo schemi precisi ( per esempio programma PRIAS) ed è fondamentale seguire attentamente il protocollo.
cari saluti
prof. Bernardo Rocco
Università di Modena e Reggio Emilia
www.bernardorocco.it
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Utente
grazie per la risposta..il medico qui dice che deve ripetere il psa tra 1 mese e 5 giorni prima deve prendere un antibiotico al giorno..se il psa resta uguale o si alza provvederanno ad un altra biopsia se invece si abbassa era solo un infiammazione.noi ci preoccupiamo perchè sappiamo che c è questo piccolo tumore..ho paura che tutto possa peggiorare da un momento all altro..grazie
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Il protocollo di sorveglianza attiva prevede un dosaggio del PSA ogni 3 mesi ed una biopsia dopo un anno solare dalla prima. Il PSA che ha degli sbalzi crea dei problemi soprattutto di "nervi". Di sicuro si può aggiungere che la sorveglianza attiva necessita di una buona attitudine a convivere serenamente con la situazione in atto, quindi non è adatta a tutti gli invidui (e alle relative famiglie..).
Se si deve vivere nell'angoscia e con la paura che il tumore metta la sesta marcia (cosa veramente improbabile ma che purtroppo non può garantire nessuno al mondo), allora è meglio sottoporsi a trattamento!
Cordiali saluti ancora.
Se si deve vivere nell'angoscia e con la paura che il tumore metta la sesta marcia (cosa veramente improbabile ma che purtroppo non può garantire nessuno al mondo), allora è meglio sottoporsi a trattamento!
Cordiali saluti ancora.
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Personalmente mi sono dichiarato subito favorevole alla sorveglianza attiva: con le premesse del dato bioptico mi sembra ragionevole pensare che Suo padre abbia un tumore NON significativo: l'applicazione di un protocollo di sorfeglianza attiva permette di ritornare su tale decisione ed eventualmente trattare la malattia in seguito (se opportuno e necessario).
Mi rendo conto che non è facile decidere nella Vostra situazione, comunque tenga per buono il fatto che lo stesso consiglio Le è stato fornito anche da altri colleghi. Ancora cordiali saluti
Mi rendo conto che non è facile decidere nella Vostra situazione, comunque tenga per buono il fatto che lo stesso consiglio Le è stato fornito anche da altri colleghi. Ancora cordiali saluti
Questo consulto ha ricevuto 10 risposte e 3.1k visite dal 30/04/2014.
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