Adenocarcinoma prostatico
Salve, scrivo per conto di mio padre, età 61 anni, in seguito a normali controlli ematici diroutine qualche mese fa gli è stato riscontrato valore alterato del psa 6.2 ml mentre fino a qualche mese prima rientrava nella norma, attualmente dopo ultime analisi è risultato essere di 5.16 ml, per indagare su questo aumento improvviso del psa gli è stata consigliata eco transrettale con la seguente diagnosi
"volume prostatico di 55 cc in toto con adenoma centrale di 25 cc, si apprezza sfumata area ipoecogena di 9 mm a carico della zona di transizione paramediana sx, profili capsulari regolari, vescicole seminali nella norma."
dalla successiva biopsia, purtroppo è risultato l'adenocarcinoma
su un numero di 12 prelievi di tessuto relativamente al lato dx i 6 prelievi hanno dato in pratica risultato di tessuto prostatico benigno ad eccezione della base dx laterale che ha dato tessuto con pin alto grado
sulla parte sx invece
apice sx laterale: adenocarcinoma prostatico gleason 4+4 sec. isup 2005 (5% della biopsia, lunghezza totale frustolo 5 mm)
intermedio sx laterale: adenocarcinoma prostatico gleason 4+5 sec. isup 2005 (90% della biopsia, lunghezza totale frustolo 6 mm)
base sn laterale: adenocarcinoma prostatico gleason 4+5 sec. isup 2005 (90% della biopsia, lunghezza totale frustolo 9 mm)
e' presente permeazione neoplastica perineurale
apice sx mediale: adenocarcinoma prostatico gleason 5+4 sec. isup 2005 (90% della biopsia, lunghezza totale frustolo 7 mm)
intermedio sn mediale:adenocarcinoma prostatico gleason 4+5 sec. isup 2005 (90% della biopsia, lunghezza totale frustolo 9 mm)
base sx mediale:adenocarcinoma prostatico gleason 4+4 sec. isup 2005 (60% della biopsia, lunghezza totale frustolo 7mm)
Alla luce di tutto ciò l'urologo ha disposto urotac con contrasto e ha detto che bisogna procedere con prostatectomia radicale.
In ragione dei dati riportati ritenete sia la migliore strada percorribile? Quali sono le aspettative? Purtroppo siamo molto preoccupati, è stato un fulmine a ciel sereno visto che non ha mai avuto alcun disturbo
"volume prostatico di 55 cc in toto con adenoma centrale di 25 cc, si apprezza sfumata area ipoecogena di 9 mm a carico della zona di transizione paramediana sx, profili capsulari regolari, vescicole seminali nella norma."
dalla successiva biopsia, purtroppo è risultato l'adenocarcinoma
su un numero di 12 prelievi di tessuto relativamente al lato dx i 6 prelievi hanno dato in pratica risultato di tessuto prostatico benigno ad eccezione della base dx laterale che ha dato tessuto con pin alto grado
sulla parte sx invece
apice sx laterale: adenocarcinoma prostatico gleason 4+4 sec. isup 2005 (5% della biopsia, lunghezza totale frustolo 5 mm)
intermedio sx laterale: adenocarcinoma prostatico gleason 4+5 sec. isup 2005 (90% della biopsia, lunghezza totale frustolo 6 mm)
base sn laterale: adenocarcinoma prostatico gleason 4+5 sec. isup 2005 (90% della biopsia, lunghezza totale frustolo 9 mm)
e' presente permeazione neoplastica perineurale
apice sx mediale: adenocarcinoma prostatico gleason 5+4 sec. isup 2005 (90% della biopsia, lunghezza totale frustolo 7 mm)
intermedio sn mediale:adenocarcinoma prostatico gleason 4+5 sec. isup 2005 (90% della biopsia, lunghezza totale frustolo 9 mm)
base sx mediale:adenocarcinoma prostatico gleason 4+4 sec. isup 2005 (60% della biopsia, lunghezza totale frustolo 7mm)
Alla luce di tutto ciò l'urologo ha disposto urotac con contrasto e ha detto che bisogna procedere con prostatectomia radicale.
In ragione dei dati riportati ritenete sia la migliore strada percorribile? Quali sono le aspettative? Purtroppo siamo molto preoccupati, è stato un fulmine a ciel sereno visto che non ha mai avuto alcun disturbo
[#1]
Gentile Signora,
se suo padre è in buone condizioni generali, alla sua età la prostatectomia radicale è certamente la soluzione più ragionevole del problema. Questo intervento viene oggi correntemente eseguito per via laparoscopica, convenzionale o robotizzata, ovvero con un intervento chirurgico a cielo aperto nei centri che eseguono ancora queste procedura. La TAC definirà verosimilmente poco di più, forse maggiormente utile potrebbe risultare una risonanza magnetica nucleare. D'ogni modo, avrà la massima importanza l'esame istologico eseguito sul pezzo operatorio ed il PSA ripetuto in modo cadenzato ogin 3 mesi circa dopo l'intrevento.
Saluti
se suo padre è in buone condizioni generali, alla sua età la prostatectomia radicale è certamente la soluzione più ragionevole del problema. Questo intervento viene oggi correntemente eseguito per via laparoscopica, convenzionale o robotizzata, ovvero con un intervento chirurgico a cielo aperto nei centri che eseguono ancora queste procedura. La TAC definirà verosimilmente poco di più, forse maggiormente utile potrebbe risultare una risonanza magnetica nucleare. D'ogni modo, avrà la massima importanza l'esame istologico eseguito sul pezzo operatorio ed il PSA ripetuto in modo cadenzato ogin 3 mesi circa dopo l'intrevento.
Saluti
Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it
[#2]
Utente
Grazie della risposta dottore, quindi è più probante una risonanza magnetica? Quali esiti potrebbe dare? so che è difficile dare una risposta ma in seguito a intervento quali sono le aspettative di vita? dopo l'intervento è possibile che ci sia bisogno di effettuare la radioterapia? Mi perdoni per la marea di quesiti, ma ci troviamo in una situazione improvvisa, inaspettata e siamo molto sconvolti.
[#3]
Gentile Signora,
la risonanza magnetica moderna definisce perfettamente l'estensione del tumore, anzi oggigiorno si tende ad eseguirla anche prima delle biopsie per poterle "mirare" meglio. Nel caso di suo padre, questo non cambierà le indicazioni, potrebbe invece regolare la radicalità locale dell'intervento. La radioterapia viene eseguita dopo l'intervento solo se l'esame istologico definitivo dovesse individuare uno sconfinamento del tumore oltre il margine di resezione chirurgica. All'atto, questo non è molto verosimile, considerati i valoro del PSA ancora relativamente bassi.
Saluti
la risonanza magnetica moderna definisce perfettamente l'estensione del tumore, anzi oggigiorno si tende ad eseguirla anche prima delle biopsie per poterle "mirare" meglio. Nel caso di suo padre, questo non cambierà le indicazioni, potrebbe invece regolare la radicalità locale dell'intervento. La radioterapia viene eseguita dopo l'intervento solo se l'esame istologico definitivo dovesse individuare uno sconfinamento del tumore oltre il margine di resezione chirurgica. All'atto, questo non è molto verosimile, considerati i valoro del PSA ancora relativamente bassi.
Saluti
[#4]
Utente
ok grazie dottore, un'ultima domanda, la concentrazione totale del tumore nel lobo sx è un "bene" nel senso che può essere ancora circoscritto o il grado elevato dello stesso 4+5 può far pensare ad un'aggressività del tumore che può aver sconfinato anche altrove, mi sembra di aver capito che se è localizzato nella ghiandola prostatica le possibilità di guarigione totale siano possibili.
[#5]
Gentile Signora,
il grado di Gleason pari a 9 caratterizza un tumore con elevata aggressività potenziale, ma non vuol dire che questa si sia già necessariamente espressa, anzi, il valore del PSA tutto sommato ancora basso potrebbe far propendere per una lesione limitata alla prostata. Per questo motivo, l'esecuzione di una risonanza magnetica potrebbe fornire qualche dato in più.
Saluti
il grado di Gleason pari a 9 caratterizza un tumore con elevata aggressività potenziale, ma non vuol dire che questa si sia già necessariamente espressa, anzi, il valore del PSA tutto sommato ancora basso potrebbe far propendere per una lesione limitata alla prostata. Per questo motivo, l'esecuzione di una risonanza magnetica potrebbe fornire qualche dato in più.
Saluti
[#6]
Utente
Salve dottore, l'urologo alla fine ha richiesto la tac, allego il referto
L'esame è stato condotto con tecnica di acquisizione spirale multidetettore (64 strati), in condizioni di base e con somministrazione e.v di MdC, con protocollo di studio multifasico e previa somministrazione di furosemide seguita da bolo di spinta di soluzione fisiologica, ai fini di aumentare il carico idrico e ottenere
una ottimale fase simil-urografica.
Nelle scansioni eseguite in condizioni basali, non si documentano formazioni litiasiche in sede renale nè lungo il decorso delle vie urinarie.
Reni in sede, regolari per morfologia, dimensioni e struttura, con regolare impregnazione del parenchima renale e buona differenziazione cortico-midollare.
Sono presenti, in entrambi i reni, alcune formazioni cistiche semplici localizzate in sede corticale.
Bilateralmente, si apprezza regolare eliminazione del MdC, con pronta e simmetrica opacizzazione degli ureteri.
Non si documentano segni di idronefrosi d'ambo i lati.
Vescica distesa, esente da alterazioni parietali ed endoluminali.
Si documenta aumento volumetrico della prostata (diametro trasverso pari a circa 50 mm) che mostra densità parenchimale disomogenea.
Non sono presenti significative linfoadenomegalie in sede addomino-pelvica.
Si osservano tenui, sfumate, aree di osteoaddensamento in corripondenza delle ali iliache e delle sincondrosisacro- iliache; tali reperti di significato aspecifico meritano, vista la storia clinica del Paziente, approfondimento diagnostico mediante esame scintigrafico.
In via collaterale si osserva che il parenchima epatico in condizioni di base, appare marcatamente ipodenso come si osserva in condizioni di epatopatia cronica ad impronta steatosica.
Cosa ne pensa?
L'esame è stato condotto con tecnica di acquisizione spirale multidetettore (64 strati), in condizioni di base e con somministrazione e.v di MdC, con protocollo di studio multifasico e previa somministrazione di furosemide seguita da bolo di spinta di soluzione fisiologica, ai fini di aumentare il carico idrico e ottenere
una ottimale fase simil-urografica.
Nelle scansioni eseguite in condizioni basali, non si documentano formazioni litiasiche in sede renale nè lungo il decorso delle vie urinarie.
Reni in sede, regolari per morfologia, dimensioni e struttura, con regolare impregnazione del parenchima renale e buona differenziazione cortico-midollare.
Sono presenti, in entrambi i reni, alcune formazioni cistiche semplici localizzate in sede corticale.
Bilateralmente, si apprezza regolare eliminazione del MdC, con pronta e simmetrica opacizzazione degli ureteri.
Non si documentano segni di idronefrosi d'ambo i lati.
Vescica distesa, esente da alterazioni parietali ed endoluminali.
Si documenta aumento volumetrico della prostata (diametro trasverso pari a circa 50 mm) che mostra densità parenchimale disomogenea.
Non sono presenti significative linfoadenomegalie in sede addomino-pelvica.
Si osservano tenui, sfumate, aree di osteoaddensamento in corripondenza delle ali iliache e delle sincondrosisacro- iliache; tali reperti di significato aspecifico meritano, vista la storia clinica del Paziente, approfondimento diagnostico mediante esame scintigrafico.
In via collaterale si osserva che il parenchima epatico in condizioni di base, appare marcatamente ipodenso come si osserva in condizioni di epatopatia cronica ad impronta steatosica.
Cosa ne pensa?
[#8]
Utente
Buongiorno, voleva aggiornarla, circa un mese fa è stata eseguita le prostatectomia radicale, questo è il referto istologico
Referto
A. Quattro linfonodi reattivi.
B. Un linfonodo reattivo.
C. Cinque linfonodi reattivi.
D. Quattro linfonodi reattivi.
E. Nodulo prevalente di adenocarcinoma prostatico Gleason 4+5 (ISUP 2005) nel lobo sinistro e Gleason 3+4 nel lobo destro.
Invasione neoplastica perineurale intratumorale ed extraprostatica: presente, diffusa. Estensione extra-prostatica: presente, diffusa, a livello del lobo sinistro.
La neoplasia raggiunge il margine chirurgico laterale e basale sinistro per una estensione fino a mm.6. Grado di Gleason 4 presente sul margine di resezione positivo.
La neoplasia infiltra la vescichetta seminale sinistra.
Vescichetta seminale destra indenne.
Restante parenchima prostatico sede di PIN alto grado e prostatite cronica riacutizzata.
La neoplasia interessa il 40% circa del tessuto prostatico esaminato.
F. Tessuto muscolare libero da neoplasia.
G. Tessuto muscolare e periuretrale libero da neoplasia.
Stadio pT3b NO Mx (R1); totale esaminati 14 linfonodi.
Da quello che mi sembra di capire nel lobo sx si è esteso oltre la capsula intaccando la vescicola seminale, i linfonodi sono indenni, il margino chirurgico è positivo, tra una decina di giorni dovrebbe eseguire esame psa dopo di che si valuterà terapia da seguire.
Alla luce della sua esperienza, quale sarebbe il percorso consigliabile radioterapia, cura ormonale? e quali le aspettative? grazie anticipate
Referto
A. Quattro linfonodi reattivi.
B. Un linfonodo reattivo.
C. Cinque linfonodi reattivi.
D. Quattro linfonodi reattivi.
E. Nodulo prevalente di adenocarcinoma prostatico Gleason 4+5 (ISUP 2005) nel lobo sinistro e Gleason 3+4 nel lobo destro.
Invasione neoplastica perineurale intratumorale ed extraprostatica: presente, diffusa. Estensione extra-prostatica: presente, diffusa, a livello del lobo sinistro.
La neoplasia raggiunge il margine chirurgico laterale e basale sinistro per una estensione fino a mm.6. Grado di Gleason 4 presente sul margine di resezione positivo.
La neoplasia infiltra la vescichetta seminale sinistra.
Vescichetta seminale destra indenne.
Restante parenchima prostatico sede di PIN alto grado e prostatite cronica riacutizzata.
La neoplasia interessa il 40% circa del tessuto prostatico esaminato.
F. Tessuto muscolare libero da neoplasia.
G. Tessuto muscolare e periuretrale libero da neoplasia.
Stadio pT3b NO Mx (R1); totale esaminati 14 linfonodi.
Da quello che mi sembra di capire nel lobo sx si è esteso oltre la capsula intaccando la vescicola seminale, i linfonodi sono indenni, il margino chirurgico è positivo, tra una decina di giorni dovrebbe eseguire esame psa dopo di che si valuterà terapia da seguire.
Alla luce della sua esperienza, quale sarebbe il percorso consigliabile radioterapia, cura ormonale? e quali le aspettative? grazie anticipate
[#12]
Utente
Salve dottore, in attesa della visita dall'urologo lunedì, oggi abbiamo ritirato il risultato delle analisi amatochimiche, grosso modo tutto nella norma a parte la presenza di leucociti ed eritrociti nelle urine, ma soprattutto per quanto riguarda il psa, il valore riportato è di 0,05 ng/ml com' è questo risultato a 6 settimane dall'intervento?
[#13]
Gentile Signora,
a sole sei settimane dall'intervento è assolutamente prevedibile la presenza di minime traccce di sangue e cellule infiammatorie nelle urine. Il PSA è da considerare per ora azzerato, ma il dato non è significativo, poiché è trascorso tropo poco tempo. Abbiamo parlato di sei mesi come termine per poter esprimere un giudizio.
Saluti
a sole sei settimane dall'intervento è assolutamente prevedibile la presenza di minime traccce di sangue e cellule infiammatorie nelle urine. Il PSA è da considerare per ora azzerato, ma il dato non è significativo, poiché è trascorso tropo poco tempo. Abbiamo parlato di sei mesi come termine per poter esprimere un giudizio.
Saluti
[#14]
Utente
Capisco, grazie, dottore, comunque per quanto poco indicativo il psa dimostra per lo meno che l'intervento è riuscito dal punto di vista tecnico o sbaglio? ma aldilà di ciò alla luce del valore del psa la radioterapia adiuvante rimane la prima scelta o si potrebbe procedere con qualcosa di meno invasivo tipo terapia ormonale per qualche mese?
[#15]
Gentile Signora,
che l'ormono-terapia non sia invasiva è una sua convinzione? Non ne saremmo così convinti. D'ogni modo l'attuale apparente sostanziale azzeramento del PSA allenta un certo grado di apprensione che portava con sé l'esito dell'esame istologico. Prima di pensare ad una terapia adiuvante attenderemmo gli ulteriori esiti del PSA, da ripetere ogni paio di mesi.
Saluti
che l'ormono-terapia non sia invasiva è una sua convinzione? Non ne saremmo così convinti. D'ogni modo l'attuale apparente sostanziale azzeramento del PSA allenta un certo grado di apprensione che portava con sé l'esito dell'esame istologico. Prima di pensare ad una terapia adiuvante attenderemmo gli ulteriori esiti del PSA, da ripetere ogni paio di mesi.
Saluti
[#16]
Utente
Dottore perdoni la mia ignoranza, forse più che invasiva intendevo con possibili conseguenze o almeno è questo che ho capito dalle mie ricerche su internet, ad ogni modo mi sembra di capire che secondo lei sarebbe conveniente attendere ulteriori dosaggi del psa prima di procedere con terapia adiuvante. Se non ricordo male l'urologo disse che comunque bisogna intervenire con la terapia entro i 6 mesi dall'intervento, è corretto?
Questo consulto ha ricevuto 17 risposte e 8.3k visite dal 28/04/2014.
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