Vulvodinia
gentili dottori sono 1 donna di 39 anni affetta da vulvodinia dacirca 9 mesi precisamente dopo aborto ritenuto avvenuto a 19 sett.da allora soffro di bruciori vaginali e sopratutto anali fortissimi che curo con pelvelen forte,lirica da 0,75 e laroxil 9 gg.da dicembre è iniziata anche la cistite dopo rapporti ripetuti x cercare 1 nuova gravidanza,che curo con ausilium,ma questo mese la cistite è arrivata senza che avessi avuto rapporti,faccio presente che 1 volta a sett.uso lavande agena blocagin x ripristinare flora batterica,aiutatemi a capire,ho tanta paura che questo problema non si risolverà più.grazie.
[#1]
Gentile Signora,
lei non ci riferisce se codeste "cistiti" siano state già valutate con urocoltura o da un nostro Collega specialista in urologia. Tutto sommato, la sua situazione parrebbe avere una evidente impronta da squilibrio ormonale genitale, le cui ripercussioni sulle basse vie urinarie sono estremamente frequenti, vista l'assoluta contiguità anatomica. Non ci stupiremmo che lei abbia anche una funzione intestinale problematica. La terapia che sta seguendo per la parte urologica è costituita da un integratore dall'efficacia tutta da dimostrare, comunque le frequenti recidive parrebbero dimostrarne l'inadeguatezza. Queste situazioni a cavallo tra l'interesse urologico e ginecologico sono sempre molto difficili da affrontare in modo efficace. In linea di massima, le consiglieremmo di non assumere antibiotici in modo empirico, continuare a bere molta acqua, fare attenzione alla funzione dell'intestino, eseguire o ripetere un'ecografia dell'addome, ripetere un esame delle urine con urocoltura per almeno tre volte a distanza di 5-7 giorni e sottoporre tutti i risultati ad un nostro Collega. Si valuterà in seguito la necessità di eventuali ulteriori accertamenti o terapie mirate.
Saluti
lei non ci riferisce se codeste "cistiti" siano state già valutate con urocoltura o da un nostro Collega specialista in urologia. Tutto sommato, la sua situazione parrebbe avere una evidente impronta da squilibrio ormonale genitale, le cui ripercussioni sulle basse vie urinarie sono estremamente frequenti, vista l'assoluta contiguità anatomica. Non ci stupiremmo che lei abbia anche una funzione intestinale problematica. La terapia che sta seguendo per la parte urologica è costituita da un integratore dall'efficacia tutta da dimostrare, comunque le frequenti recidive parrebbero dimostrarne l'inadeguatezza. Queste situazioni a cavallo tra l'interesse urologico e ginecologico sono sempre molto difficili da affrontare in modo efficace. In linea di massima, le consiglieremmo di non assumere antibiotici in modo empirico, continuare a bere molta acqua, fare attenzione alla funzione dell'intestino, eseguire o ripetere un'ecografia dell'addome, ripetere un esame delle urine con urocoltura per almeno tre volte a distanza di 5-7 giorni e sottoporre tutti i risultati ad un nostro Collega. Si valuterà in seguito la necessità di eventuali ulteriori accertamenti o terapie mirate.
Saluti
Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 3k visite dal 26/04/2014.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.
Approfondimento su Vulvodinia
La vulvodinia è una patologie che colpisce la vulva, si manifesta con costante bruciore, secchezza e sintomi dolorosi che compromettono la vita sessuale.