Prostactetomia
A un mio stretto parente e' stato diagnosticato tramite biopsia un adenocarcinoma alla prostata, score Gleason 3+3, su 12 campioni prelevati due erano all'1% ed uno al 60%. Il PSA è a 6.9. La persona è giovane ha 55 anni e in buonissimo stato di salute, ha deciso di farsi operare ed eseguire una prostactetomia radicale per via chirurgica (visto che per la laparoscopia i tempi di attesa sono piu' lunghi e il suo urologo gli ha detto che per quanto riguarda il risparmio di nervi e muscolatura la tecnica chirurgica e laparoscopica ormai si equivalgono e la differenza sta solo nei tempi di ripresa successivi all'intervento). Vorrei però chiedere a voi un'indicazione dei migliori centri per questo tipo di intervento (prostactetomia radicale) in Emilia Romagna e regioni limitrofe, magari per sentire anche un secondo consulto. GRazie
Caro lettore ,
in questi casi la cosa migliore da fare è consultare in diretta il vostro medico di medicina generale che meglio di noi conosce nello specifico le strutture sanitarie vicine alla vostra residenza e chi vi lavora.
Un cordiale saluto.
Giovanni Beretta
www.andrologiamedica.org
www.centromedicocerva.it
www.centrodemetra.com
in questi casi la cosa migliore da fare è consultare in diretta il vostro medico di medicina generale che meglio di noi conosce nello specifico le strutture sanitarie vicine alla vostra residenza e chi vi lavora.
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Giovanni Beretta
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Giovanni Beretta M.D.
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Utente
Il medico di famiglia non ha saputo dare ulteriori indicazioni, ho visto che per la prostata uno dei migliori ospedali è il San Raffaele di Milano, ma non saprei a quale urologo rivolgermi.
Grazie per un consiglio
Grazie per un consiglio
Eseguiamo l'intervento con approccio laparoscopico extra-peritoneale (senza accedere alla cavita addominale propriamente detta)
Ho personalmente eseguito circa 200 interventi con suddetta tecnica.
I risultati oncologici e funzionali sono sovrapponibili alla metodica tradizionale ("a cielo aperto"), migliori risulltano essere l'immediato post-operatorio (necessità di terapia antalgiche, ripresa delle normali attività e ospedalizzazione).
Non esistono, nel centro in cui svolgo la mia attività differenti liste d'attesa tra le due tecniche.
Ho personalmente eseguito circa 200 interventi con suddetta tecnica.
I risultati oncologici e funzionali sono sovrapponibili alla metodica tradizionale ("a cielo aperto"), migliori risulltano essere l'immediato post-operatorio (necessità di terapia antalgiche, ripresa delle normali attività e ospedalizzazione).
Non esistono, nel centro in cui svolgo la mia attività differenti liste d'attesa tra le due tecniche.
Dott. MIchele Amenta
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 2k visite dal 16/07/2008.
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