Effetti post intervento ipb e stenosi bulbare

Cari dottori periodicamente ho il bisogno di chiedere la vostra ospitalità per sciogliere dubbi o avere consiglio.Riassumo il problema, per certi versi a voi noto. Il 16 di Dicembre mi sono sottoposto ad una TURP. Prima dell’intervento il chirurgo-urologo ha scoperto che soffrivo anche di una stenosi bulbare, sulla quale è intervenuto prontamente con il metodo Sachsen.Dopo alcuni giorni di degenza ospedaliera sono ritornato a casa per la convalescenza, sostanzialmente gestita normalmente. Dopo un mese vi è stato un primo controllo durante il quale il chirurgo ha solo controllato se l’urina fosse chiara. Ha fissato un secondo controllo dopo un altro mese. N In questo secondo controllo la uroflussometria è apparsa discreta ma non ottimale perché si era avuto un parziale restringimento della stenosi. Vengo sottoposto ad una calibratura di pochi minuti e solo in un punto ho avvertito dolore. Rifaccio la uroflussometria e questa volta risulta regolare. Un terzo controllo viene fissato per il mese di maggio. Nel caso la stenosi si mantenesse, mi ha informato di sottopormi ad un piccolo intervento di dilatazione. la situazione sembra apparire sotto controllo, ma mi rendo conto che anche dopo l’intervento scompare sia il desiderio sessuale che l’erezione. Anzi mi capita dopo circa un mese di soffrire di eretismo notturno e una volta ho avuto una eiaculazione che , a dispetto di quanto dettomi, è risultata non retrograda. Tuttavia il desiderio, molto probabilmente influenzato da una situazione di blocco psicologico, non ritorna. Confesso che ad un certo punto cerco di avere un rapporto sessuale e un secondo dopo circa 20 giorni e entrambi i tentativi non hanno esito esaltante :n particolare, dopo la eiaculazione avverto un forte bruciore, che dura diverse ore;e quando vado ad urinare agli inizi debbo inizialmente attendere ,anche se poco e leggermente sforzarmi per iniziare ad urinare;e alla fine permane un bruciore lungo l’uretra.Potrei fare a meno del rapporto sessuale, ma sono condizionato dal consiglio dell’urologo di riferimento che mi consigliò di avere rapporti regolare perché eiaculare faceva bene alla prostata. Ora vi chiedo: è normale il bruciore posteiaculazione e dopo circa 5 mesi dall’intervento?,i A che è dovuto il calo di desiderio? E’ possibile che viva un blocco psicologico?Che comportamento debbo avere? Informo che durante la giornata bevo un litro e mezzo , in media, di acqua al giorno e il flusso urinario appare normale. Insomma è una situazione non facile da gestire. Una situazione non facile da gestire.
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Dr. Paolo Piana Urologo 43.6k 1.9k
Gentile Signore,
nel suo caso scinderemmo gli aspetti andrologici da quelli più tipicamente urologici di tipo "idraulico". Per questi ultimi, la situazione parrebbe soddisfacente, tutte le stenosi dell'uretra tendono a recidivare in modo variabile, ma in molti casi si realizza una specie di equilibrio funzionale per cui il flusso è soddisfacente ed il restringimento è apprezzabile solo in endoscopia. In questi casi non vi è ovviamente indicazione a far nulla, anzi, metter mano spesso potrebbe alterare l'equilibrio, in sintesi "il meglio è nemico del bene". Per gli aspetti andrologici legati all'attività sessuale è invece più arduo esprimersi, in assenza di altri disturbi, le cause dell'ejaculazione dolorosa sono molto difficili da definire, a distanza di molti mesi è difficile pensare alla persistenza di cause infiammatorie od infettive. Più facile pensare a qualcosa che abbia a che fare con la conformazione anatomica assunta dalla zona dell'intervento (collo vescicale, uretra prostatica). La conservazione dell'ejaculazione anterograda confermerebbe questa ipotesi. La diminuzione del desiderio è invece essenzialmente di tipo pisicologico-reattivo, come rifiuto di una situazione con potenziali risvolti sgradevoli. Per fugare ogni dubbio, noi proporremmo di sottoporla ad una indagine radiologica (uretro-cistografia retrograda e minzionale) con eventuale successiva rivalutazione endoscopica, che potrà rapidamente chiarire se lei abbia ancora necessità di provvedimenti operativi.

Saluti

Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it

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