Estero- Prostatite?
Buongiorno,
Ho 35 anni e godo di buona salute.
Mi trovo all'estero per lavoro ed ho delle difficolta "logistiche" per poter essere visitato da un medico specialista di fiducia.
Ho notato gia da un po di tempo un cambio nell'odore dello sperma e nella consistenza.
Dopo un periodo di quasi un mese astinenza da sesso e masturbazione, al momento dell'eiaculazione lo sperma si è presentato giallo, gelatinoso e in poca quantita.
L'eiaculazione invece di provocare una sensazione di liberazione è come se invece fosse "strozzata" "chiusa" ed è come se lo sperma faccia fatica ad uscire.
L' eiaculazione è diventata avvero troppo precoce e provo una sensazione di bruciore nell'uretra dentro glande dopo l'eiaculazione e la punta dell'uretra si presenta arrossata.
Negli ultimi giorni saltuariamente ho una leggera sensazione in zona perineale, simile allo stimolo di dover defecare.
Questa sensazione bruciore nel glande si era presentata a prima volta 3 anni fa in seguito ad un episodio di candida presa dalla mia "partner" ( in quel periodo si ruppe il preservativo in due occasioni mentre praticavamo sesso anale).
Il sintomo venne ignorato dal medico che mi prescrisse solo una pomata per la candida.
Adesso, sotto la direzione telefonica del medico di famiglia ho effettuate le seguenti analisi:
- P.S.A. Libero e Totale ( valori nella norma)
- Analisi Urine e Urinocoltura con valori perfetti
Il medico mi ha detto di assumere per una settimana Ciproxin 500 2 volte al giorno.
Devo purtroppo ingnorare i consigli del mio medico, visto che leggendo su medicitalia le cure di Ciproxin devono essere di almeno 4 settimane.
Se assumessi antibiotici per 7 giorni come da lui indicato, nel caso si tratti di una prostatite batterica, a mio avviso non farei altro che rinforzare i batteri invece di debellarli.
Ora, non intendo criticare i consigli del mio medico di famiglia, visto che la sua superficialita e mancanza di professionalita mi sono gia ben note, piuttosto vorrei avere indicazioni su quali analisi fare per giungere ad una diagnosi, prima di impostare una cura...
Trovandomi all'estero non ho possibilita di affidarmi ad un medico di fiducia e dovro effettuare le analisi ad un centro privato.
Quali analisi devo effettuare per giungere ad una diagnosi "certa" ?
In attesa del vostro prezioso aiuto,
Cordiali Saluti
Ho 35 anni e godo di buona salute.
Mi trovo all'estero per lavoro ed ho delle difficolta "logistiche" per poter essere visitato da un medico specialista di fiducia.
Ho notato gia da un po di tempo un cambio nell'odore dello sperma e nella consistenza.
Dopo un periodo di quasi un mese astinenza da sesso e masturbazione, al momento dell'eiaculazione lo sperma si è presentato giallo, gelatinoso e in poca quantita.
L'eiaculazione invece di provocare una sensazione di liberazione è come se invece fosse "strozzata" "chiusa" ed è come se lo sperma faccia fatica ad uscire.
L' eiaculazione è diventata avvero troppo precoce e provo una sensazione di bruciore nell'uretra dentro glande dopo l'eiaculazione e la punta dell'uretra si presenta arrossata.
Negli ultimi giorni saltuariamente ho una leggera sensazione in zona perineale, simile allo stimolo di dover defecare.
Questa sensazione bruciore nel glande si era presentata a prima volta 3 anni fa in seguito ad un episodio di candida presa dalla mia "partner" ( in quel periodo si ruppe il preservativo in due occasioni mentre praticavamo sesso anale).
Il sintomo venne ignorato dal medico che mi prescrisse solo una pomata per la candida.
Adesso, sotto la direzione telefonica del medico di famiglia ho effettuate le seguenti analisi:
- P.S.A. Libero e Totale ( valori nella norma)
- Analisi Urine e Urinocoltura con valori perfetti
Il medico mi ha detto di assumere per una settimana Ciproxin 500 2 volte al giorno.
Devo purtroppo ingnorare i consigli del mio medico, visto che leggendo su medicitalia le cure di Ciproxin devono essere di almeno 4 settimane.
Se assumessi antibiotici per 7 giorni come da lui indicato, nel caso si tratti di una prostatite batterica, a mio avviso non farei altro che rinforzare i batteri invece di debellarli.
Ora, non intendo criticare i consigli del mio medico di famiglia, visto che la sua superficialita e mancanza di professionalita mi sono gia ben note, piuttosto vorrei avere indicazioni su quali analisi fare per giungere ad una diagnosi, prima di impostare una cura...
Trovandomi all'estero non ho possibilita di affidarmi ad un medico di fiducia e dovro effettuare le analisi ad un centro privato.
Quali analisi devo effettuare per giungere ad una diagnosi "certa" ?
In attesa del vostro prezioso aiuto,
Cordiali Saluti
[#1]
Gentile Signore,
non è assolutamente detto che i suoi sintomi siano per forza dovuti ad una infezione. Anzi, le modalità con cui si sono manifestati i disturbi (vedi astinenza prolungata) propenderebbero per far sospettare una forma di congestione della ghiandola prostatica. In questa situazione, per di più senza alcuna alterazione agli esami delle urine, assumere antibiotici in modo empirico è senz'altro discutibile. Se il disturbo, come parrebbe,,è persistente e non tende ad una risoluzione spontanea, le consiglieremmo se possibile di eseguire anche una coltura del liquido seminale (spermiocoltura) ed assumere antibiotici in modo mirato solo se si dimostra una positività per batteri verosimilmente coinvolti on una prostatite batterica. Nel frattempo ricordi che queste situazioni risentono, ancor più delle possibili terapie, di tutti i comuni consigli inerenti lo stile di vita (alimentazione, idratazione, funzione intestinale, attività fisica e sessuale).
Saluti
non è assolutamente detto che i suoi sintomi siano per forza dovuti ad una infezione. Anzi, le modalità con cui si sono manifestati i disturbi (vedi astinenza prolungata) propenderebbero per far sospettare una forma di congestione della ghiandola prostatica. In questa situazione, per di più senza alcuna alterazione agli esami delle urine, assumere antibiotici in modo empirico è senz'altro discutibile. Se il disturbo, come parrebbe,,è persistente e non tende ad una risoluzione spontanea, le consiglieremmo se possibile di eseguire anche una coltura del liquido seminale (spermiocoltura) ed assumere antibiotici in modo mirato solo se si dimostra una positività per batteri verosimilmente coinvolti on una prostatite batterica. Nel frattempo ricordi che queste situazioni risentono, ancor più delle possibili terapie, di tutti i comuni consigli inerenti lo stile di vita (alimentazione, idratazione, funzione intestinale, attività fisica e sessuale).
Saluti
Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 2k visite dal 18/04/2014.
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Approfondimento su Prostatite
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