Infezione uretra, orchiepididimite e testicolo mobile

Buonasera
Da inizio febbraio, ho accusato un lieve ma persistente bruciore sul glande. Consultato il mio (ex) medico di famiglia, sono stato assolto con diagnosi di candidosi (senza neanche osservazione).cura con antimicotico, ma il dolore persisteva.Mi sono rivolto cosi ha un dermatologo - venerologo, che dopo osservazione, mi ha prescritto tampone uretrale. Risultato: positivo a enterococco faecalis e mycoplasma hominis.Ho iniziato cura con augmentin,ma durante questa cura (senza risultati), hyo iniziato a sentire all improvviso un dolore al testicolo sx. Dolore moderato ma persistente, con risalita e spostamento in avanti nella sacca scrotale rispetto a quello dx. cosi il terzo giorno sono andato in PS e dopo visita urologica con annessa ecografia mi è stata diagnosticata orchiepididimite batterica (supposizione dell urologo)e sono stato liquidato con cura di ciproxin per una settimana. Il dolore mano mano andava diminuendo, ma nel contempo era venuta una febbricola a 37,5 che non mi provocava alcun tipo di sintomo, ma dato che il testicolo sembrava non sistemarsi riandai i PS. L urologo (dopo una bella sbuffata alla mia vista!) mi ha visitato ri-liquidandomi con un altro antibiotico per una settimana (se non sbaglio cefixoral.) La situazione sembrava migliorare, nel frattempo ho prenotato una visita con un primario di urologia di conoscenza familiare, che dopo un attento esame anche ecografico di tutto l apparato urinario, mi ha consigliato una spermiocoltura con antibiogramma per cercare soluzione all infezione batterica dell uretra, tralasciando il "fattore testicolo" che al momento era ok. Piccola parentesi, con il tampone ovviamente feci anche l antibiogramma, portato con me al PS e fatto vedere all urologo che di tutta risposta mi ha prescritto l antibiotico a cui i batteri erano piu resistenti!!!!!!. Detto questo, è passata una settimana dalla sospensione dell antibiotico e ho fatto la spermiocoltura, di cui avro i risultati tra una settimana. Ieri, mentre ero a lavoro (operaio edile) non ho sentito alcun dolore, ma ho sentito una veloce e netta risalita del testicolo (sempre rimasto però nella sacca scrotale). la sera avevo dei piccoli e lievi doloretti ad intermittenza, perciò ho chiamato il primario che mi ha lasciato massima disponibilità su tutto e abbiamo fissato una visita per oggi. Risultato: il testicolo ha subito una subtorsione. Ipoteticamente non ho avuto mai un orchiepididimite, ma una subtorsione anche la prima volta.
Il primario mi ha già prenotato un daysurgery pre operatorio, vuole operarmi il prima possibile per la mobilità del mio testicolo e per prevenire una possibile torsione totale dello stesso. Spiegato il mio quadro clinico piuttosto variegato, volevo chiedervi innanzitutto come devo comportarmi in queste due settimane preoperatorie per evitare una torsione testicolare. Rapporti, lavoro, movimento in genere.in cosa consiste l operazione di fissaggio?In quanto il recupero? è secondo voi la scelta giusta?Grazie!
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Dr. Paolo Piana Urologo 43.1k 1.9k
Gentile Giovanotto,
ci stupisce che lei non abbia assunto da codesto "primario" che la sta seguendo con tanta attenzione le indicazioni che ora sta chiedendo gratuitamente a noi. D'ogni modo, la torsione completa del testicolo è perlopiù cosa da adolescenti, alla sua età diventa assai poco verosimile che accada, soprattutto per il fatto che i lievi disturbi da eccessiva mobilità sono una manifestazione del tutto recente. D'ogni modo, la precauzione di mantenere lo scroto il più fermo possibile, indossando mutande elastiche aderenti, ovvero un sospensorio anatomico dovrebbe darle quella sicurezza aggiunta che va cercando. L'intervento di fissazione del testicolo è assolutamente banale, rapido e perlopiù eseguito in ospedalizzazione diurna. In pratica, dopo una piccola incisione dello scroto, una volta isolato il testicolo dalle sue tuniche (eversione della vaginale), lo stesso viene fissato con un paio di punti alla parete interna dello scroto, inducendo quindi una cicatrizzazione tale da limitarne la mobilità. Vi potrà essere un certo rigonfiamento del testicolo operato, tale da indurre qualche fastidio, compensabile con una blanda terapia anti-infiammatoria. Tutto dovrebbe stabilizzarsi completamente nell'arco di un mese circa. Sarà comunque indispensabile continuare ad indossare il sospensorio anche durante il sonno, ancora per alcune settimane. Si prenda insomma una decina di giorni di tranquillità.

Saluti

Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it

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Attivo dal 2014 al 2014
Ex utente
Grazie mille dottore!! Risposta celere ed esauriente! Comunque non ho assunto queste indicazioni dal dottore che mi sta seguendo per una semplice questione logistica: durante la visita ieri, dopo la comunicazione di intervento, il medico è stato chiamato d urgenza in reparto non so per quale motivo e sono rimasto in balia dell assistente. Grazie ancora e un augurio di serena pasqua a lei e tutto lo staff!
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Dr. Paolo Piana Urologo 43.1k 1.9k
Gentile Giovanotto,
si sa che codesti "primari" hanno sempre fretta, non come noi che invece abbiamo tempo da dedicare a questa missione. Ma almeno i loro "assistenti" potrebbero degnarsi di fornire agli ignari pazienti tutte le informazioni del caso! Scherzi a parte, le auguriamo di risolvere presto e nel modo migliore il suo piccolo problema.

Saluti
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Attivo dal 2014 al 2014
Ex utente
Egregio dottore,
ne approfitto se possibile della sua gentilezza per avere un ulteriore "consultino".
Feci come detto tampone uretrale con ricerca di candida spp, chlamidie, germi comuni e mycoplasma, risultato positivo a enterococco faecalis e mycoplasma hominis. Mi chiedevo inanzitutto, è possibile che la ricerca di tutto ciò venne effettuata con "l'utilizzo" di un solo tampone? Comunque, tutto c ho è stata curata con augmentin per una settimana due volte al di, e azitromicina 500mg 1 volta al di per 5 giorni.
Proprio oggi ho ritirato gli esami della spermiocoltura con ricerca di germi comuni, lieviti, chlamydie e micoplasma, come controllo dell avvenuta guarigione. Risultato tutto negativo. Ora, il bruciore è quasi scomparso. Ma il glande si "spella" e la corona, di colore violaceo a differenza del resto, è cosparsa di piccoli papilli. Il mio dubbio è come mai se non c'è presenza di infezioni, continuano questi sintomi? Cosa mi consiglierebbe di fare?
Ancora grazie
Distinti Saluti
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Dr. Paolo Piana Urologo 43.1k 1.9k
Gentile Giovanotto,
probabilmente anche questa materia è troppo ostica per il suo "primario" affaccendato ed il suo imbelle "assistente" ... Noi invece qui siamo dotati di molto tempo, sfera di cristallo e, sopratutto, di bacchetta magica!
Bando all'ironia, la terapia antibiotica effettuata è stata senz'altro efficace, considerata la precoce negativizzazione delle colture. Come quasi sempre accade, a questa fase non corrisponde un'altrettanto rapida scomparsa dei disturbi irritativi, causati ad esempio da una perdita di continuità dell'epitelio della via urinaria, cosa che espone gli strati cellulari profondi all'urina acida. Per quanto riguarda il glande, la disepitelizzazione è causata dalla terapia antibiotica e può rendere più evidenti questi "papilli", ovvero i granuli di Fordyce o papule perlacee, che altro non sono se non una normale variabilità di presentazione della pelle in quel punto. Tutte queste manifestazioni sono destinate a scemare gradualmente nel tempo. Stia sereno.

Saluti
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Attivo dal 2014 al 2014
Ex utente
Sarebbe bello incontrare medici disponibili e chiari come lei. Qui invece ci dobbiamo accontentare del "meno peggio", come ormai per qualsiasi cosa!
Ancora grazie e buon lavoro|!:)
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Attivo dal 2014 al 2014
Ex utente
Rieccomi qui a scrivere. L'operazione di fissaggio testicolare è stata posticipata per i seguenti motivi: da due giorni ho bruciore intenso durante la minzione, devo "fare pressione" per iniziare la minzione e ho stimolo di urinare più spesso rispetto al normale. Dopo una breve visita dall urologo che mi segue, con eco e urinoflussometria (non se si chiama specificatamente cosi questo esame!) mi è stata diagnosticata una prostatite, e per questo mi ha dato cura e detto di attendere fino alla soluzione di questo stato infiammatorio per l operazione.

La cura è CEFTRIAXONE fiale 1 al di per 6 giorni i.m.

circa un mese e mezzo fa, feci tampone uretrale con positività a enterococco faecalis e mycoplasma hominis. curato come già detto in precedenza in un altra richiesta di consulto con augmentin e azitromicina.
Proprio oggi ho ritirato i risultati della spermiocoltura con la ricerca di questi batteri risultata negativa.

Riporto qui l antibiogramma fatto all'epoca del tampone:

AMPICILLINA SENSIBILE MIC <=8
SULBACTAM SENSIBILE MIC =<2
CEFUROXIME RESISTENTE MIC >= 64
CLINDAMICINA RESISTENTE MIC >=8
ERITROMICINA RESISTENTE MIC >=8
IMIPENEM SENSIBILE MIC <=1
LEVOFLOXACINA RESISTENTE MIC >=8
LINEZOLID SENSIBILE MIC <2
MOXIFLOXACINA RESISTENTE MIC >=8
NITROFURANTOINA SENSIBILE MIC =<16
TEICOPLANINA SENSIBILE MIC<=0.5
TIGECICLINA SENSIBILE MIC<=10
VANCOMICINA RESISTENTE MIC > 1

Ora la mia domanda è questa: é una cura appropriata questa prescrittami data la resistenza al cefuroxime??
fatto notare questo al mio urologo, mi ha risposto che l antibiogramma è di un mese e mezzo fa, e quindi non ci si può fare affidamento. "proviamo con questo".
date le mie lunghe cure antibiotiche "di prova" che mi hanno fatto effettuare nell arco di questi mesi per via orale, vorrei evitare di fare iniezioni per sei giorni "inutilmente".
Attendo una vostra cordiale risposta!!!
saluti!
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Dr. Paolo Piana Urologo 43.1k 1.9k
Gentile Signore,
lei ci induce a percorrere il terreno minato del giudizio sull'appropriatezza di una terapia consigliata da un Collega. Come forse già le abbiamo detto, noi siamo fondamentalmente contrari ad attuare una terapia antibiotica in modo empirico, ovvero senza riscontri colturali recenti. Questo ad eccezione della presenza di febbre od altre compicazioni evidenti. Sappiamo che questa impostazione non è equamente condivisa da tutti i nostri Colleghi. In qualità di consulenti virtuali, non possiamo aggiungere nulla di più.

Saluti
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Attivo dal 2014 al 2014
Ex utente
Salve Dott. Piana!
Sono qui a scriverle alcuni aggiornamenti, se ha interesse nel leggerli, per lo piu positivi!!
Sabato scorso sono stato finalmente sottoposto all intervento di orchidopessi bilaterale...sono diciamo "rinato"!
L'intervento è andato benissimo, più l'ansia che altro! Zero dolore, zero fastidio, sia durante che soprattutto nel post!
Oggi sono andato in reparto a levare i punti esterni (due per testicolo), che a causa della mia veloce cicatrizzazione stavano "incarnendosi"! Questo è stato il "fastidio" più grosso di tutti, quindi sono molto soddisfatto dell andamento della ripresa! sono tornato finalmente a camminare, muovermi senza preoccupazioni, senza fastidi, e senza la paura di incorrere a torsione. Gli altri fastidi persistono, alcuni giorni ho bruciore all uretra (non durante la minzione ma a tratti durante la giornata), il glande si secca subito se "all'aria aperta" e persiste su di esso un tratto più arrossato e lucido ma senza ne bruciore ne prurito, e all'atto della minzione l urina si presenta perlopiù limpida ma con presenza di filamenti bianchi (pus, muco, o liquido prostatico???? ) e appena bevo un po di meno durante il giorno si intorbidisce. Ora, sentendo un andrologo, abbiamo intenzione di effettuare esplorazione rettale e eco transrettale per vedere in che condizioni è la prostata, uno spermiogramma con coltura, e vari tamponi uretrali per verificare nuovamente la causa dei miei fastidi. Lei pensa sia l'iter giusto da seguire? In più o un "bruciore" su una vena dell asta...nel senso che passandoci il dito sopra la sento bruciare, ma è morbida al tatto. può essere che sia la pelle antestante la vena ad essere irritata, dato che se bagno la parte e passo il dito sopra non provo alcun fastidio! cosa ne pensa lei? il mio urologo riferito questo ha dato poca importanza al sintomo, anzi, non ne ha data proprio. Quindi immagino sia una cosa normale...ma non essendo medico non ne sono sicuro!

Comunque, a parte tutto, sono relativamente contento per l andare delle cose. Almeno abbiamo fatto un passo avanti, un passo verso la guarigione!
E, mi scusi l'ironia del caso, ma finalmente non devo più preoccuparmi delle arrabbiature, e dei relativi giramenti di p...! :D
Grazie per il supporto, cordiali saluti!
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Dr. Paolo Piana Urologo 43.1k 1.9k
Gentile Giovanotto,
evidentemente il problema testicolare e quello "prostatico" non sono collegati, come ampiamente prevedibile. I suoi disturbi sono grosso modo compatibili con una blanda irritazione prostatica. Le irritazioni esterne sono invece di interesse dermatologico, verosimilmente dovute a sensibilizzazione da disinfettanti od anche solo detergenti aggressivi. Le raccomandiamo un'igiene locale non maniacale, utilizzando esclusivamente acqua e detergente neutro. Non applichi creme a caso, che possono contribuire ad accentuare la sensibilizzazione. Per quanto inerente la prostata, gli accertamenti in programma sono certamente appropriati, tenga conto che in questi casi, ben più dei farmaci, può avere effiacia la stretta osservanza di indicazioni inerenti lo stile di vita, che si riassumono nei classici cinque punti: alimentazione, idratazione, funzione intestinale, attività fisica e sessuale.

Saluti
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Attivo dal 2014 al 2014
Ex utente
Se Le può far piacere, la terrò aggiornata sull andamento della situazione, sperando che la situazione possa migliorare di volta in volta!
Per il momento, La ringrazio ancora per il suo tempo e disponibilità, e Le auguro un buon proseguimento di giornata!
Saluti