La terapia consigliata non è quella chirurgica, bensì

Salve, chiedo consulto per uomo di 71 anni con diagnosi di adenocarcinoma alla prostata.
Effettuati i seguenti esami:
- Esame del sangue con PSA 42,9
Quindi prescritta ECOGRAFIA, BIOPSIA, SCINTIGRAFIA, infine TAC COLONNA VERTEBRALE.
ECOGRAFIA:
ha evidenziato la presenza di nodularità ipoecogena a sede lobare sx.
BIOPSIA:
ESAME MACROSCOPICO: 1) 11 FRUSTOLI FILIFORMI, GRIGIASTRI, LUNGHI RISPETTIVAMENTE 4 DI CM2 E 7 DI CM 1,5 (TEC:CS/PAT:MPT) 2) 16 FRUSTOLI FILIFORMI, GRIGIASTRI, 5 LUNGHI CM1,5, ED 11 DI CM1 (TEC:CS/PAT:MPT)
ESAME MICROSCOPICO: 1) 11 frustoli di parenchima prostatico, uno dei quali parzialmente infiltrato (per il 20%) da adenocarcinoma prostatico (convenzionale), scarsamente differenziato (G3, sec. WHO - Gleason 4A, sec. Gleason); Gleason Pattern Score: 8 (4+4) 2) 16 frustoli di parenchima prostatico, 14 dei quali parzialmente infiltrati (2 x l'80%, 4 x il 70%, 5 x il 60%, 2 x il 40%, 1 x il 10%) da adenocarcinoma prostatico (convenzionale), scarsamente differenziato (G3, sec. WHO - Gleason 4A, sec. Gleason); Gleason Pattern Score: 8 (4+4). Si segnalano inoltre focali immagini di infiltrazione perineurale.
CONCLUSIONI: 1)Adenocarcinoma, NAS Snomed: T-92000, M-81403, G-F008, G-F503 - 2)Adenocarcinoma, NAS Snomed: T-92000, M-81403, G-F008, G-F503
SCINTIGRAFIA: L'ESAME HA EVIDENZIATO DISOMOGENEA FISSAZIONE DEL TRACCIANTE A LIVELLO DELLA COLONNA VERTEBRALE SOPRATTUTTO A LIVELLO DI L5 E DELLE PRINCIPALI ARTICOLAZIONI SCHELETRICHE SPECIE SACRO-ILIACA SINISTRA, REPERTI MERITEVOLI DI CONTROLLO MORFOLOGICO MIRATO.
TAC COLONNA: L'esame TDM ha evidenziato a carico dei metameri lombari in esame e del bacino marcata e significatica poliartrosi deformante. Non sicure immagini da riferire a lesioni secondarie TDM evidenziabili.

La diagnosi è chiara. La terapia consigliata non è quella chirurgica, bensì:
- BICALUTAMIDE CPR 150MG, con la previsione di iniziare successivamente terapia con BAM previa rivalutazione del PSA T
- Indirizzamento del paziente verso trattamento radioterapico oltre ad un consulto oncologico.

Volevo sentire degli altri pareri in merito alla terapia preferibile da adottare in questi casi. Cosa significa la parte che dice: Si segnalano inoltre focali immagini di infiltrazione perineurale?
Ho sentito che la radioterapia se effettuata esternamente alla prostata può causare l'insorgenza di altre complicazioni.

Ringraziando per le risposte
[#1]
Dr. Paolo Piana Urologo 43k 1.9k
Gentle Signora,
premettiamo che si tratta di un caso di non univoca interpretazione, pertanto non deve stupire se specialisti diversi diano interpretazioni anche sensibilmente differenti. Il PSA relativamente elevato (sebbene non elevatissimo) depone per una malattia assai probabilmnte non più localizzata solo alla prostata. Gli esami giustamente mirati allo scheletro parrebbero aver dato esito negativo, d'altronde in caso di localizzazioni secondarie ossee diffuse i valori del PSA dovrebbero essere ancora più alti. Si può pensare ad un avanzamento extraprostatico locale del tumore, ovvero all'interessamento dei linfonodi regionali. Questo potrebbe essere valutato da una TAC, o meglio una risonanza magnetica dell'addome, più che altro a scopo documentale poiché tutto sommato poco influente sulle scelte terapeutiche. Sta di fatto comunque che con un quadro simile ed un'età superiore ai 70 anni le indicazioni chirurgiche perdono di consistenza e la radioterapia, unita alla terapia ormonale diventa in genere l'ipotesi più praticabile. Pertanto ci sentiamo di condividere l'impostazione data dai nostri Colleghi. La radioterapia ha degli innegabili effetti collaterali, che però paiono sostanzialmente inferiori a quanto si potrebbe andare incontro volendo intervenire chirurgicamente a tutti i costi.

Saluti

Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it

[#2]
Utente
Utente
Ringraziando per la sua risposta chiara, ho un altro chiarimento da chiederle: so che la terapia ormonale può protrarsi non oltre i due anni, in quanto poi diventa inefficace, e la radioterapia non so per quanto possa essere praticata....
Mi domando quindi a fronte di questo cosa ci si può aspettare da qui a qualche tempo ed anche a quale sarà la qualità di vita. Cosa bisogna aspettarsi e sperare da queste terapie?
Ho letto anche che la radioterapia extra prostatica può provocare altri tumori ad altri organi, quali colon etc......
Lei in sostanza non consiglia l'intervento in quanto potrebbe esserci interessamento ai linfonodi esterni, e quindi non si risolverebbe il problema, giusto? Ma se così non fosse?
Ringraziando ancora
[#3]
Dr. Paolo Piana Urologo 43k 1.9k
Gentile Signora,
non è assolutamente vero che la terapia ormonale abbia sempre un'efficacia così limitata. Anzi, tutti gli urologi non proprio di prima nomina hanno dei pazienti in cura da dieci anni o più. Gli effeii collaterali della radioterapia esistono, come in qualsiasi altra forma di atto medico, le cui indicazioni dipendono sostanzialmente da un attento bilancio dei "pro" e dei "contro". In pratica, nel caso di suo padre, chi sceglie questa strategia afferma che l'intervento chirurgico non porterebbe alcun reale vantaggio sulla prognosi e rischierebbe di peggiorare significativamente la qualità di vita.
Le ricordiamo che queste nostre affermazioni sono basate esclusivamente sugli scarni elementi che lei ci ha fornito e non possono considerarsi alla pari di quelle espresse da chi ha l'insostituibile vantaggio di conoscere personalmente il caso ed il paziente.

Saluti
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