Ematuria e colite

Gentili Dottori, ho 50 anni ed alcuni mesi fa ho avuto un episodio di fortissimo dolore al centro dell'addome tipo colica. Un primo esame delle urine effettuato due giorni dopo evidenziava micro-ematuria. L'urinocoltura dava esito negativo, scartando la possibilitá di infezioni batteriche. In assenza di nuovi disturbi ho effettuato un nuovo esame delle urine un mese fa, con esiti simili. Mi é stata quindi prescritta un'ecografia pelvica e addominale, nella quale la radiologa vedeva microcalcoli (4-6 mm) in entrambi i reni. Il resto normale, a parte presenza di aria nel colon. Nel frattempo la frequenza minzionale aumentava notevolmente (mediamente ogni 3 ore). Ho effettuato quindi una visita urologica preceduta da una tac, che escludeva presenza di calcoli e altre patologie visibili a carico dei reni e della vescica. Esami del sangue sulla funzionalitá renale non evidenziavano nulla di anormale. Valore PSA molto basso (0,46). Ciononstante l'urologo, considerata la persistente ematuria e la pollachiuria (nonché, ha aggiunto, l'essere io fumatore, anche se moderato) ha deciso di fare una cistoscopia, che per fortuna ha escluso l'ipotesi di tumore alla vescica. Mi ha detto peró di avere notato una notevole ostruzione del canale uretrale e di essere sorpreso che non avessi sintomi maggiori (tipo ritenzione urinaria, dolori minzionali). Mi ha prescritto un farmaco alfa-litico e consigliato nuova visita tra un mese. Ecco le mie domande:
1) è possibile che la radiologa abbia visto giusto e che i microcalcoli o la renella stuggano alla TAC? 2) Ci può essere una relazione tra gli eventuali calcoli, la microematuria e l'ingrossamento della prostata? 3) la sintomatologia descritta potrebbe, almeno in parte, derivare invece da sindrome del colon irritabile, di cui avverto diversi sintomi (gomfiore e fastidio addominale, meteorismo)?
Preciso che vivo all'estero, in un paese privo di strutture mediche affidabili, e che esami e visite specialistiche richiedono spostamenti e spese notevoli presso strutture private (con il sospetto purtroppo che alcuni esami costosi e piuttosto invasivi, tipo tac e cistoscopia, siano stati prescritti con una certa facilità). Grazie infinite per l'attenzione e complimenti per questo servizio.
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Dr. Paolo Piana Urologo 43.6k 1.9k
Gentile Signore,
ad una TAC eseguita con una accettabile perizia non possono sfuggire anchele più clacificazioni del rene e delle vie urinarie. Invece l'ecografia è assai poco attendibile nel giudicare i calcoli all'interno del rene che, a causa dell'interferenza delle anfrattuose cavità, sono sovente scambiati per false immagini, oppure ne vengono definite misure anche doppie rispetto alla realtà. I calcoli possono portare microematuria, ma nel suo caso ovviamente il motivo è altrove. Non vi è nessuna relazione tra calcoli ed ingrossamento della prostata. L'episodio doloroso addominale di cui ci parla parrebbe più facilmente legato alla colite, così come gli attuali disturbibi vari di minore entità. Non deve stupire che questi fastidi di origine intestinale possano accentuare disturbi a livello urinario, legato ad una situazione di ostruzione prostatica forse abbastanza accentuata rispetto alla sua età. E' noto che tutti i disturbi prostatici risentono molto dello stile di vita (alimentazione, idratazione, funzione intestinale, attività fisica e sessuale). A questi temi deve essere rivolta la massima attenzione, forse anche più che alle possibili cure specialistiche dell'urologo.

Saluti

Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it

[#2]
Utente
Utente
Grazie mille, Dottor Piana, per la sua esauriente risposta. Quando dice a proposito della microematuria "il motivo è altrove" si riferisce all'ipertrofia prostatica?
Un cordiale saluto.
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Dr. Paolo Piana Urologo 43.6k 1.9k
Gentile Signore,
certamente sì, avendo escluso le altre cause con ragionevole attenzione.

Saluti
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