Prostatite batterica?
Gentili dottori,
di recente ho notato un lieve ritardo minzionale (circa 10 secondi) che mi ha indotto a fare qualche approfondimento. Preciso che ho notato questo ''sintomo'' da poco, ma non riesco a stimare la sua primissima comparsa. Da ecografia sovrapubica (fatta bevendo un litro d'acqua un'ora prima) risultava:
vescica in sede, normo distesa, a pareti lisce, con assenza a livello endoluminale di immagini ecogene aggettantisi da riferire a calcoli o a patologia espansiva.
Volume di max riempimento pari a 297 cc
Post minzione è presente residuo vescicale con volume max di 72 cc
percentuale di svuotamento pari al 76%
prostata in sede, a contorni ondulati, con diam max di:
long cm 3,8
trasv cm 5,1
a/p cm 3,2
Volume max di 31 cc, peso presunto 32,5 grammi
L'ecostruttura interna risulta disomogenea per pseudo-nodulia di tipo iso-ipoecogeno, come da processo flogistico in atto o pregresso. Vescicole seminali indenni.
Visita urologica:
prostata di dimensioni regolari a consistenza duro omogenea, superficie liscia, congesta alla palpazione, dolente, con secrezione post uretrale.
Ecografia apparato urinario: vescica modicamente repleta a pareti regolari compatibilmente alla metodica. Prostata valutata per via sovrapubica risulta 4,69*3,92*2,92. Ecostruttura omogenea capsula integra lievemente ipercogena come flogosi. Rpm 50cc
Terapia: levofloxacina 500mg 1 cpr dopo pranzo (15 giorni), beclometasone dipropionato supposte (10 gg), Flogeril forte 1 bustina (20 gg) al mattino, Idiprost Gold 1 cpr a stom vuoto (60 gg), Codex 1 bustina mattino (15 gg), esomeprazolo 20 mg 1 cpr la mattina.
Dopo 60 giorni: eseguire esame urine, urinocoltura, spermiocoltura, tampone uretrale
Premesso che nutro un ragionevole grado di fiducia nel medico che mi sta seguendo (non ho mai avuto problemi urologici, è il mio primo specialista di questo tipo), volevo comunque chiedere un vostro commento sull'adeguatezza della terapia.
Poi alcune curiosità: Come mai non è stata richiesta alcuna valutazione del PSA, né spermiogramma e/o esame del liquido prostatico per accertare la presenza di batteri (dalla prescrizione della levofloxacina presumo che il sospetto sia di prostatite batterica cronica)? Da cosa si desume che si tratta di prostatite batterica?
Dovrei sottopormi comunque a questi esami?
Ho cominciato la terapia da 10 giorni ma non vedo miglioramenti nel ritardo minzionale. Quando, plausibilmente, ci si aspetta di cominciare a vedere i primi miglioramenti?
L'attività sessuale durante la terapia è sconsigliata? In subordine: quale "frequenza" è meglio non superare?
C'è da aggiungere che conduco una vita estremamente sedentaria (oltre a essere una persona ansiosa, ma credo si sia capito. D'altronde dubito che pochi non lo sarebbero, con meno di quarant'anni di età e una prostata già in tilt) e assumo Provisacor 10mg, 1 cpr al giorno per ipercolesterolemia familiare.
Grazie in anticipo per la vostra cortese disponibilità
di recente ho notato un lieve ritardo minzionale (circa 10 secondi) che mi ha indotto a fare qualche approfondimento. Preciso che ho notato questo ''sintomo'' da poco, ma non riesco a stimare la sua primissima comparsa. Da ecografia sovrapubica (fatta bevendo un litro d'acqua un'ora prima) risultava:
vescica in sede, normo distesa, a pareti lisce, con assenza a livello endoluminale di immagini ecogene aggettantisi da riferire a calcoli o a patologia espansiva.
Volume di max riempimento pari a 297 cc
Post minzione è presente residuo vescicale con volume max di 72 cc
percentuale di svuotamento pari al 76%
prostata in sede, a contorni ondulati, con diam max di:
long cm 3,8
trasv cm 5,1
a/p cm 3,2
Volume max di 31 cc, peso presunto 32,5 grammi
L'ecostruttura interna risulta disomogenea per pseudo-nodulia di tipo iso-ipoecogeno, come da processo flogistico in atto o pregresso. Vescicole seminali indenni.
Visita urologica:
prostata di dimensioni regolari a consistenza duro omogenea, superficie liscia, congesta alla palpazione, dolente, con secrezione post uretrale.
Ecografia apparato urinario: vescica modicamente repleta a pareti regolari compatibilmente alla metodica. Prostata valutata per via sovrapubica risulta 4,69*3,92*2,92. Ecostruttura omogenea capsula integra lievemente ipercogena come flogosi. Rpm 50cc
Terapia: levofloxacina 500mg 1 cpr dopo pranzo (15 giorni), beclometasone dipropionato supposte (10 gg), Flogeril forte 1 bustina (20 gg) al mattino, Idiprost Gold 1 cpr a stom vuoto (60 gg), Codex 1 bustina mattino (15 gg), esomeprazolo 20 mg 1 cpr la mattina.
Dopo 60 giorni: eseguire esame urine, urinocoltura, spermiocoltura, tampone uretrale
Premesso che nutro un ragionevole grado di fiducia nel medico che mi sta seguendo (non ho mai avuto problemi urologici, è il mio primo specialista di questo tipo), volevo comunque chiedere un vostro commento sull'adeguatezza della terapia.
Poi alcune curiosità: Come mai non è stata richiesta alcuna valutazione del PSA, né spermiogramma e/o esame del liquido prostatico per accertare la presenza di batteri (dalla prescrizione della levofloxacina presumo che il sospetto sia di prostatite batterica cronica)? Da cosa si desume che si tratta di prostatite batterica?
Dovrei sottopormi comunque a questi esami?
Ho cominciato la terapia da 10 giorni ma non vedo miglioramenti nel ritardo minzionale. Quando, plausibilmente, ci si aspetta di cominciare a vedere i primi miglioramenti?
L'attività sessuale durante la terapia è sconsigliata? In subordine: quale "frequenza" è meglio non superare?
C'è da aggiungere che conduco una vita estremamente sedentaria (oltre a essere una persona ansiosa, ma credo si sia capito. D'altronde dubito che pochi non lo sarebbero, con meno di quarant'anni di età e una prostata già in tilt) e assumo Provisacor 10mg, 1 cpr al giorno per ipercolesterolemia familiare.
Grazie in anticipo per la vostra cortese disponibilità
[#1]
Gentile lettore,
primo passo cambiare stile di vita, attività fisica e dieta per abbassare il colesterolo ,oltre alla terapia già indicatale.
Su tutti i dubbi, da lei riferiti, riguardo alle mancate valutazioni colturali risenta ora il suo specialista di riferimento; da questa posizione noi poco le possiamo dire di mirato e preciso se non quello di condividere in parte il suo pensiero, legato alla facile e non sempre positiva predisposizione che hanno molti medici, urologi compresi, di prescrivere ad ogni sintomo, anche aspecifico, un'antibioticoterapia.
Nel frattempo, se comunque desidera avere altre notizie più dettagliate su tali problematiche urologiche ed andrologiche a livello della ghiandola prostatica, le consiglio di consultare, se non ancora fatto, anche gl’articoli pubblicati sempre sul nostro sito e visibili agl'indirizzi:
https://www.medicitalia.it/minforma/urologia/200-le-malattie-della-prostata-stili-di-vita-prevenzione-e-nuove-indagini-diagnostiche.html,
https://www.medicitalia.it/minforma/urologia/1784-prostatiti-croniche-attuali-considerazioni-diagnostiche-e-terapeutiche.html
https://www.medicitalia.it/salute/urologia/7-prostata.html .
Un cordiale saluto.
primo passo cambiare stile di vita, attività fisica e dieta per abbassare il colesterolo ,oltre alla terapia già indicatale.
Su tutti i dubbi, da lei riferiti, riguardo alle mancate valutazioni colturali risenta ora il suo specialista di riferimento; da questa posizione noi poco le possiamo dire di mirato e preciso se non quello di condividere in parte il suo pensiero, legato alla facile e non sempre positiva predisposizione che hanno molti medici, urologi compresi, di prescrivere ad ogni sintomo, anche aspecifico, un'antibioticoterapia.
Nel frattempo, se comunque desidera avere altre notizie più dettagliate su tali problematiche urologiche ed andrologiche a livello della ghiandola prostatica, le consiglio di consultare, se non ancora fatto, anche gl’articoli pubblicati sempre sul nostro sito e visibili agl'indirizzi:
https://www.medicitalia.it/minforma/urologia/200-le-malattie-della-prostata-stili-di-vita-prevenzione-e-nuove-indagini-diagnostiche.html,
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https://www.medicitalia.it/salute/urologia/7-prostata.html .
Un cordiale saluto.
Giovanni Beretta M.D.
http://andrologiamedica.org/prenota-consulto-online/
https://centrodemetra.com/prenota-consulto-online/
[#2]
Ex utente
La ringrazio, dottore. Purtroppo il mio specialista di riferimento, di fronte alle mie (banali) perplessità ha reagito in modo non esattamente conciliante, come se avessi commesso il reato di lesa maestà e contestato la sua (sacra, evidentemente) terapia. Non credo di potergli chiedere altro.
Ma rispetto alla domanda sull'attività sessuale?
L'attività sessuale durante la terapia è sconsigliata? In subordine: quale "frequenza" è meglio non superare?
Potrebbe darmi una risposta su questo tema?
Grazie mille
Ma rispetto alla domanda sull'attività sessuale?
L'attività sessuale durante la terapia è sconsigliata? In subordine: quale "frequenza" è meglio non superare?
Potrebbe darmi una risposta su questo tema?
Grazie mille
[#3]
Gentile lettore,
in presenza di una sospetta prostatite batterica, si consigliano sempre rapporti protetti fino a risoluzione del supposto problema infettivo; infine, se questi non scatenano disturbi o sintomi particolari, si consiglia generalmente di mantenere il regolare ritmo sempre tenuto.
Ultime indicazioni cliniche comunque sempre chiederle al suo urologo di riferimento anche se mi sembra che, in parte, il vostro rapporto di fiducia si sia un pò compromesso.
Cordiali saluti.
in presenza di una sospetta prostatite batterica, si consigliano sempre rapporti protetti fino a risoluzione del supposto problema infettivo; infine, se questi non scatenano disturbi o sintomi particolari, si consiglia generalmente di mantenere il regolare ritmo sempre tenuto.
Ultime indicazioni cliniche comunque sempre chiederle al suo urologo di riferimento anche se mi sembra che, in parte, il vostro rapporto di fiducia si sia un pò compromesso.
Cordiali saluti.
[#4]
Ex utente
Grazie mille. A proposito dell'attività sessuale c'erano differenti correnti di pensiero in giro (molti medici la sconsigliavano, altri la consigliavano per 'liberare' la prostata dai batteri).
La ringrazio per avermi chiarito un po' le idee: mi sembra di aver capito, quindi, che in linea di principio, avere rapporti sessuali durante una terapia anti-infiammatoria della prostata non ostacola la guarigione.
Cordialità
La ringrazio per avermi chiarito un po' le idee: mi sembra di aver capito, quindi, che in linea di principio, avere rapporti sessuali durante una terapia anti-infiammatoria della prostata non ostacola la guarigione.
Cordialità
[#5]
Ha compreso correttamente la mia risposta; detto questo poi ogni situazione clinica ha le sue dovute eccezioni e quindi la rimando ancora una volta al suo urologo od andrologo di riferimento.
Ancora un cordiale saluto.
Ancora un cordiale saluto.
Questo consulto ha ricevuto 5 risposte e 2.5k visite dal 14/04/2014.
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Approfondimento su Prostatite
La prostatite è un'infiammazione della prostata molto diffusa. Si manifesta con bruciore alla minzione, può essere acuta o cronica: tipologie, cause e cura.