Aumento infiammazione vescicale

Buon giorno. Sono una ragazza 25enne. Da due anni e mezzo soffro di infiammazione vescice cronica del trigono diagnosticata come cistite interstiziale in seguito a una cistoscopia ambulatoriale (non ho eseguito la biopsia). Eseguo instillazioni di ialuril e amikacina dall'agosto scorso, prima con cadenza settimanale ora ogni due settimane. Ultimamente durante una visita ginecologica mi è stato riscontrato un punto di forte dolorabilità in basso a destra con sede periannesiale, sospetto nodulo di endometriosi. Sto assumendo un progestinico (dienogest) da 18 gg e dovrò proseguire x 3 mesi. Negli ultimi gg il bruciore vescicale è diventato permamente e non capisco a quale di questi fattori sia dovuto:
- riduzione terapia endovescicale
- rapporto sessuale non protetto probabilmente in condizione di scarse difese lattobacillari quindi o infezione o traumatismo seguente
- assunzione del progestinico
- altri eventuali
Aggiungo che lunedì ho preso una bustina di monuril e non è servita, nemmeno laroxyl e rivotril hanno scacciato il fastidio(prescrittemi x inibire dolore a liv SNC). Per dormire devo ricorrere al valium e comunque mi alzo per andare in bagno almeno 2 volte. Prima drl progestinico la mia infiammazione peggiorava prima durabte e poco dopo mestruo per poi regalarmi gg di miglioramento .Ora vorrei capire in che modo e quando l'endometriosi determina infiammazione vescicale (dall'ecografia vaginale non appare alterato il tessuto in corrispondenza della vescica, ma vi è solo quel pto di endometriosi in basso a dx). Aggiungo che ho dolori mestruali il primo gg solo da due anni a questa parte (quindi l'endometriosi non potrebbe essere cosa nuova) e l'ovaio sx micropolicistico.
Spero vivamente possiate darmi maggiori delucidazioni su hp e eventuali esami chiarificatori delle diagnosi parziali che ho in mano e per la sintomatologia (urinocoltura e tamponi cervicovaginali a parte che sto già facendo/programmando).
Grazie
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Dr. Paolo Piana Urologo 43k 1.9k
Gentile Signora,
la sua situazione è certamente complessa anche per i nostri Colleghi che hanno il vantaggio di valutarla direttamente. A distanza non ci pare possibile dire molto, oltre le seguenti considerazioni.
1) La diagnosi di cistite intestiziale è molto articolata e si basa su numerosi fattori, di cui la semplice visione endoscopica è uno,, ma non certo il più determinante. Noi riteniamo indispensabile che all'endoscopia segua il test di idro-distensione per apprezzare la comparsa dei noti sanguinamenti "glomerulari" ed ovviamente un prelievo bioptico. Inoltre deve essere eseguita una indagine urodinamica per studiare oggettivamente la funzionalità della vescica al di là dell'interpretazione dei suoi sintomi.
2) La diagnosi di endometriosi pelvica non può essere basata solo sulla visita diretta. Nel sospetto, è indispensabile eseguire una risonamza magnetica nucleare dell'addome in fase pre-mestruale.
In pratica, ci pare che la sua situazione meriterebbe una serie di approfondimenti diagnostici, perché le terapie empiriche (come ampiamente prevedibile) non pare che stiano dando un gran vantaggio, anzi. Come dicevamo, non neghiamo che si tratti sempre di situazioni difficili da affrontare, anche perché vi è la necessità di una assoluta sintonia tra l'urologo ed il ginecologo, cosa sempre molto difficile da realizzare.

Saluti

Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it

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Utente
Utente
Grazie per la risposta. Eseguii cistoscopia in idrodistensione che mise in vista la vascolarizzazione ossia la zona rossa del trigono infiammato lo scorso anno ad aprile. Il decorso postoperatorio in seguito a biopsia può portare a peggioramenti, ecco perché la scelta immediata di una terapia endovescicale.
Al contratrio di ciò che ha affermato lei, il mio ginecologo ritiene inutile la RMN per endometriosi piccole. Vorrei capire quali informazioni un esame urodinamico mi darebbe in più e se ci sono centri/specialisti uroginecologi che possano sommare le competenze. Attualmente la mia urologa non mi risponde perché assente o per altri motivi e io sono non beatamente lasciata a me stessa e nemmeno il mio ginecologo sa esprimersi ulteriormente sul mio peggioramento.
Quali ulteriori consigli mi da?
Grazie
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Dr. Paolo Piana Urologo 43k 1.9k
Gentile Signora,
tutte le strutture di urologia con rilevanza regionale dovrebbero avere delle sezioni di urologia ginecologica e funzionale, dove ci si dedica a questo tipo di problemi. Nelle cistiti femminili ad andamento cronico è tipica l'assenza di minzioni notturne, cosa che invece accade nel suo caso e può teosicamente sottendere problemi funzionali diversi dall'infiammazione. Questo è il motivo per il quale noi riterremmo opportuno eseguire l'indagine urodinamica.
A margine di questo, a nostro sommesso parere, un piccolo prelievo bioptico può dire moltissimo e non può essere di per sè causa di ulteriori problemi.

Saluti
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Utente
Utente
Quali problemi funzionali darebbero luogo a infiammazione del trigono vescicale e bruciore (prima incostante che si ripristinava al riempimento della vescica slecie con cibi acidi ed ora costante con accrescimento del prob quando sto in piedi o distesa).
Io penso all'endometriosi vescicale e in altri siti e alla c.i. oltre a queste patologie possibili non ne conosco/non me ne sono state rese note altre.
Ps la c.i. non è di diffusa conoscenza e l'endometriosi è anch'esso un problema insidioso ecco perché la richiesta di un suggerimento vutabile.
Grazie
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Utente
Utente
Aggiungo inoltre che orima dell'assunziine del lrogestinico notavo una ciclicità dei sintomi: aumento durante premestruo, mestruo e alcuni gg dopo e miglioramenti nei gg successivi --> riconducibile a sospetto endometriosi.
Altre cose spiegherebbero questa ciclicità?
Inoltre ho dolori mestruali solo da due anni a questa parte. Ecco tutto. A lei un ulteriore parere.
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Dr. Paolo Piana Urologo 43k 1.9k
Gentile Signora,
i quadri evidenti di endometriosi vescicale hanno un quadro endoscopico inequivocabile e sono origine delle ematurie sincrone con il flusso mestruale (sindrome di Youssef). Se il nidi di endometriosi è più profondo, risulta in genere evidente all'ecografia ed ancor di più alla risonanza magnetica, con buona pace del suo ginecologo. Le altre localizzazioni pelviche possono manifestarsi con una ostruzione degli ureteri, con relativa dilatazione renale. Pertanto la sua situazione non ci pare correlabile con questa diagnosi, almeno non negli aspetti più direttamente legati alla minzione. Ci è stato insegnato che nelle cistiti ad andamento cronico con presentazione atipica (vedi stimoli notturni) l'indagine urodinamica deve essere effettuata per escludere con certezza qualsiasi sospetto di problema neurologico (vescica iperattiva), che comporterebbe un'approccio terapeutico diverso. D'ogni modo nel suo caso l'influenza ormonale è evidente e nelle giovani donne questa è più spesso causata da un deficit di progesterone.

Saluti
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Utente
Utente
Preciso che il mio è bruciore vescicale che per essere alleviato necessita dello svuotamento vescicale (ma attualmente è fisso), ma se lieve lo tollero anche ore fino al pto di max fastidio/dolore. Il progestinico ha in qualche modo interferito forse con la mia problematica. Non ricordo più cos'è il reale stimolo di urinare o almeno non ne sono sicura. È il dolore (non estremo ma fastidioso e che conporta svuotamento) a svegliarmi la notte Io credo vi siano fattori neuro-ormonali che entrano in gioco, non mi è stato escluso nemmeno che l'endometriosi si correli alla sintomatologia (è in un modo o nell'altra proinfiammatoria delle zone coinvolte e leggevo che i nervi possono essere coinvolti anch'essi). Lunedì avrò una visita da un ginecologo esperto di endometriosi e parte dei miei dubbi forse saranno chiariti.
Ridiscuterò con la mia urologa esperta di c.i.,la quale non ritenne l'urodinamica necessaria, il suo ruolo a questo punto.
Cordiali saluti
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Dr. Paolo Piana Urologo 43k 1.9k
Gentile Signora,
la cosa più importante per lei è che entrambi questi specialisti con specifiche competenze trovino un accordo di massima che porti ad una linea d'azione comune. La sindrome dolorosa pelvica cronica è una situazione che necessita obbligatoriamente un approccio multidisciplinare.

Saluti
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Utente
Utente
Lei ha perfettamente ragione, ma sono specialisti di ospedali diversi e purtroppo devo ammetere che ho avuto la sensazione che l'urologa mi affidasse completamente al ginecologo e non ha desiderato parlare a riguardo della "novità" endometriosi e cura prevista. Risultato: lei è assente sia a liv di interessamento che di disponibilità concreta, il ginecologo non sa che cosa dirmi sul bruciore aumentato e dovrò andare da un altro specialista ginecologo e forse anche urologo (difficile è trovare urologi specializzati in c.i. nella mia zona oltre alla presente). Ed altri prob che ora non cito. Ciò non toglie che nella struttura di rif x la mia c.i. si effettuino prelievi del sangue e uno dell'urina prima dell'inizio della terapia x indagare eventuali problemi autoimmuni e infettivi (che nel mio caso non emersero).