Una calcolosi renale

Buonasera, sono un collega, medico di base, alle prese da anni con una calcolosi renale. All'ultimo controllo di gennaio, confermato 15 giorni fa dall'ennesima ecografia questi sono gli esiti: Reni con funzione cortico-midollare conservata, normale il dx con aggragato litiasico in sede mesorenale di 1,2 cm.---- A sinistra idronefrosi di 1-2 grado, nessun calcolo evidenziabile. Ma la rx diretta invece mette in evidenza un calcolo di 1-1,2 cm di diametro nel terzo medio dell'uretere----- La TAC conferma tutto.
sto facendo terapia idropinica, non accuso dolori a sn, in passato ho avuto forti coliche, ma ora nulla. Un urologo da me consultato mi ha proposto l'ureteroscopia, ma io ho optato per l'ESWL, in quanto dovrei rimanere qualche notte in ospedale.
Però ancora non sono stato chiamato da lui per la risoluzione del problema...dico devo aspettare? può scomparire la dilatazione? Sono un pò confuso, so che la litotripsia può recarmi fastidi e inoltre noto una certa incertezza dell'urologo.
Grazie.
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Dr. Paolo Piana Urologo 43k 1.9k
Caro Collega,
in base alla nostra esperienza, l'applicazione delle onde d'urto in uretere ha delle percentuali di successo completo talmente basse che da tempo abbiamo desistito dal proporla ai nostri assistiti. In particolare, il tuo calcolo ha dimensioni considerevoli (12 mm) tali da rendere inverosimile una sua ulteriore significativa progressione, anche se aiutato da una idonea terapia espulsiva. La retrostasi pielica rende la risoluzione completa assolutamente necessaria, se non in urgenza, almeno in tempi ragionevolmente brevi. Ci permettiamo spassionatamente di consigliarti una risoluzione per via endoscopica, l'ureteroscopia operativa in mani esperte è da tempo un intervento sicuro, rapido e soprattutto risolutivo, che noi abitualmente pratichiamo in ospedalizzazione diurna ed in anestesia periferica. In situazioni selezionate, non è inverosimile procedere ad un intervento bilaterale.

Cordiali Saluti

Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it

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Utente
Utente
Si, ma l'urologo mi ha anche detto che volendo mi può dimettere il giorno stesso dell'intervento inserendomi 2 stent ureterali....lo so benissimo che l'idronefrosi difficilmente tenderà a regredire. E se uso ad esempio farmaci tipo Omnic? La retrostasi pielica mi turba, se mancava quella probabilmente potevo sperare in una risoluzione o no'
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Dr. Paolo Piana Urologo 43k 1.9k
Caro Collega,
lo stent ureterale per 5 giorni è praticamente una costante di quasi tutte le ureteroscopie. Utilizzando gli stent con i fili distali, la rimozione agevolata può avvenire dall'esterno e quindi evitare una ulteriore endoscopia. Gli alfa-litici, come la tamsulosina (Omnic) sono il cardine della terapia "espulsiva", ma il passaggio di un calcolo di 1 cm è minimamente verosimile, attendersi un miracolo è una scelta del tutto soggettiva. La retrostasi pielica è ovviamente secondaria all'ostruzione ed è causa di un lentissimo, ma inesorabile decadimento della funzione renale.

Cordiali Saluti
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Utente
Utente
a quanto pare non ho altra scelta! Pensi, Collega, che sia inutile monitorare nel tempo la retrostasi? Certamente si tratta di un calcolo difficile da espellere, qualche collega mi ha proposto l'omeopatia per evitare l'intervento....
Cordiali saluti
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Dr. Paolo Piana Urologo 43k 1.9k
Ecco Collega, fai così, affidati all'omeopatia ... Chi pensa di sciogliere le pietre può con buona ragione affermare di saper anche sublimare l'oro, come li alchimisti antiqui! Non possiamo che augurati di risolvere il tuo problema al più presto possibile!

Cordiali Saluti
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Utente
Utente
io non credo all'omeopatia, più che altro volevo sapere come la pensavi....certamente il problema va risolto come hai detto tu, sono d'accordo e lo faro al più presto, sono solo un pò preoccupato, non è il caso di fare dell'ironia che non sopporto in questo momento. Detto ciò chiudo il discorso poichè non c'è altro da dire, ti ringrazio dei tuoi consigli.
Saluti